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Recensione Ecco the Dolphin: Defender of the Future

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (20 febbraio 2002)
Ecco è in grado di nuotare a varie velocità, proiettarsi rapidamente in avanti per colpire col suo muso (utile per eliminare gran parte dei nemici o per rimuovere ostacoli poco coriacei) e persino spiccare alti balzi sopra la superficie dell'acqua. In quanto delfino, Ecco ha anche bisogno di emergere di tanto in tanto per ripristinare la riserva di ossigeno presente nei suoi polmoni (indicata da una barra nella parte alta dello schermo). Controllare Ecco risulta semplice sin dai primi minuti di gioco grazie ad un sistema di comandi completo e ben studiato e ad una telecamera ottima (modificabile, all'occasione, in un tipo di inquadratura libera)
Ecco the Dolphin: Defender of the Future - Immagine 2
La prima apparizione del protagonista, il delfino Ecco
Colpisce molto il livello di immedesimazione che può colpire i giocatori in Ecco the Dolphin: Defender of the Future: dopo qualche minuto di gioco verrà naturale comportarsi esattamente come un delfino, curiosando fra i fondali marini, compiendo acrobazie fuori dall'acqua e giocando con gli altri animali
FRA PESCI E CRISTALLI
La singolare giocabilità di Ecco the Dolphin: Defender of the Future risiede nella stretta necessità di interagire con la florida fauna subacquea. Ecco avrà infatti a che fare con numerose specie di pesci e cetacei, alcuni amichevoli e altri decisamente ostili
Per comunicare o interagire con altri animali il protagonista fa uso del suo sonar che viene lanciato come un vero e proprio proiettile. Colpendo animali con il sonar si ottengono numerosi differenti effetti: se il "colpo" viene indirizzato su un delfino, per esempio, sarà possibile parlarci
Particolare importanza è ricoperta dalle canzoni che Ecco può imparare durante la sua avventura: queste speciali varianti del sonar permettono di ottenere capacità aggiuntive. La "canzone degli squali" ad esempio consente di stordire per qualche istante i pescecani, permettendo di colpirli agevolmente o di fuggire, mentre la "canzone delle testuggini" fa in modo che le amichevoli tartarughe marine seguano il protagonista
Imparare ad utilizzare al meglio le canzoni e le abilità di Ecco è la chiave per proseguire nel gioco, ma allo stesso tempo può essere uno dei suoi maggiori difetti: capire bene come procedere infatti può spesso risultare difficile, spingendo il giocatore a trascorrere molto tempo in esperimenti di dubbia utilità. Fortunatamente la versione PlayStation 2 comprende una nuova tipologia di cristalli (assenti nell'edizione per Dreamcast) che, una volta interrogati tramite il sonar, forniscono chiari indizi su come proseguire nel gioco, unitamente ad una nuova funzione di puntamento automatico del prossimo obiettivo utile. Mantenendo premuto il pulsante del sonar è anche possibile richiamare una dettagliata mappa della zona circostante. L'inserimento di tutti questi aiuti aggiuntivi rende il gioco più accessibile, ma allo stesso tempo rischia di ridurre la longevità a poche ore di divertimento subacqueo. Una citazione speciale va rivolta ai branchi di pesce che si possono trovare nel mare: Ecco può infatti nutrirsi di pesci di piccole dimensioni, badando bene però alla loro specie poiché se alcuni permettono di ripristinare parte della sua energia vitale o di curare avvelenamenti, altri tipi di pesce potrebbero a loro volta avvelenare Ecco o magari stordirlo
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