Il giudizio sul sonoro, pur non essendo negativo, non può però ritenersi altrettanto entusiasmante: se da un lato è vero che i temi musicali, tutti realizzati in un misto di arie orientali e giri armonici hard rock, sono tutti assolutamente piacevoli ed adattissimi alle varie situazioni, è anche vero un'innegabile fatto: molti sono GLI STESSI di DW4Empires! Va bene che squadra che vince non si cambia, ma ogni tanto un po' di varietà non guasta. Niente da eccepire per i doppiaggi, tutti in lingua originale, salvo per il fatto che anche i sottotitoli sono irrimediabilmente in Inglese, e che nei filmati in Computer Grafica mancano del tutto.
Dal punto di vista della giocabilità, il titolo è immediato tanto nel concept quanto nei comandi, con la difficoltà che si differenzia discretamente tra i tre livelli e che progredisce sensibilmente dall'inizio alla fine delle mini-campagne in modalità Mosou. L'intelligenza artificiale non è delle migliori, coi nemici che si limitano a venirvi addosso a morire ad ondate, e con solo i generali che rappresentano una vera minaccia tattica, minaccia che si può imparare a contrastare più che efficacemente con l'aiuto del gregario e le mosse di coppia, o conservandosi opportunatamente i Mosou Fury. Nei singoli scenari si verificano spesso degli “eventi di trama”, il più delle volte l'arrivo di un nuovo generale dall'una o dall'altra parte o l'apertura o la chiusura di qualche strada, che mirano a rendere il gioco più vario del semplice “vai avanti a ammazza tutti”, cosa che comunque è destinata alla lunga a verificarsi.
Purtroppo, però, questi eventi di trama sono talvolta anche eccessivi, tanto che alcune volte sono veramente noiosi: può in pratica capitare che vi prodighiate con fatica per assicurare alle vostre forze un punto cruciale della mappa solo per vedervelo sottrarre dall'arrivo inaspettato di un generale nemico; quando la cosa si verifica più di una volta a scenario, si può dire che il conseguimento dell'obiettivo finale sia osteggiato in maniera sleale...
Nel complesso, però, questo quinto Dynasty Warriors dimostra di essere indubbiamente il più valido della serie progressiva (dal punto di vista strategico, lo spin-off “Empires” del quarto rimane impareggiabile), che col gran numero di personaggi disponibili, ciascuno con la sua seppur brevissima campagna, può riempire numerose ore di divertente e rilassante massacro di soldati cinesi. Certo, le innovazioni tecniche ed al gameplaying non saranno sufficienti a farlo amare a chi non ha gradito i precedenti titoli, ma sicuramente i fan saranno più che soddisfatti, e i neofiti potrebbero trovare in lui un valido punto d'inizio.
12
7,5
Dynasty Warriors 5 migliora numerosi aspetti della saga, introducendo nuovi eroi ma soprattutto nuove unità, nonché la possibilità di avere un gregario e le conseguenti mosse di Musou in coppia. Quella che lascia un po' perplessi è la brevità delle singole campagne, e per quanto appaia evidente che per portarle a termine tutte occorra diverso tempo, è altresì evidente che a lungo andare la cosa possa essere ripetitiva. D'altronde questa è la natura propria dei Dynasty Warriors dal 2 in poi: una serie lineare di scenari via via più complessi, sebbene gli elementi di trama all'interno dei singoli scenari non manchino, tutt'altro. Consigliato a chi volesse avvicinarsi alla serie con un prodotto d'alta qualità, oltre che a tutti i fan sfegatati, ma altresì sconsigliato a chi non è mai stato soddisfatto dalle battaglie campali Koei.



