Sotto tono il reparto sonoro, con qualche bel passaggio melodico che va a confondersi nel mare di nenie troppo spesso rindondanti e noiose. Meglio è stato fatto dal punto di vista estetico, per quanto il livello di dettaglio non sia eccelso anzi, sicuramente inferiore ad altri maggiori esponenti su Game Boy Advance; in particolare, alcuni schermi sono privi di una qualsiasi forma di parallasse, mentre altri scorci risultano più suggestivi anche grazie ad un discreto utilizzo del finto 3D. Piacevoli invece le brevi scene d'intermezzo e la scelta vivace della palette di colore, in pieno stile Disney. Ad ogni modo, era lecito attendersi qualcosa di più da un titolo sviluppato per la console portatile a 32 bit di Nintendo.
Disney Atlantis L'Impero Perduto può essere il gioco adatto da regalare al proprio figlio o al fratellino minore appassionato di giochi Disney o che abbia apprezzato il nuovo lungometraggio animato. Per il resto rimane un titolo con poca attrattiva verso i giocatori più smaliziati, anche a causa di un livello di sfida e divertimento piuttosto basso e di una realizzazione tecnica sotto tono, se paragonata alle potenzialità hardware del piccolo gioiello firmato Nintendo. Inoltre, i piccoli mini giochi sparsi lungo i livelli non bastano a risollevare una longevità che, a conti fatti, risulta abbastanza modesta. Nota di demerito anche per il sistema di salvataggio mediante password, come sempre assai più scomodo rispetto a un sistema di memorizzazione integrato nella cartuccia di gioco.