Tiscali

Recensione Disney Atlantis L'Impero Perduto

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (13 gennaio 2002)
I livelli da affrontare non sembrano costituire un totale troppo impressionante: sono diciotto e di lunghezza non eccelsa, ma almeno brillano per una certa varietà a sfavore di una poco stimolante linearità. All'inizio di ogni schermo vengono presentati gli obiettivi necessari per passare al quadro successivo; questi possono spaziare dal liberare i marinai, intrappolati per la mancanza di corrente elettrica nei propri alloggi, sino al riordino dei piccoli frammenti che vanno a costituire uno o più cristalli importanti per le fasi finali del gioco. Alcune di queste prove, in aggiunta, sono anche complicate da un limitato quantitativo di tempo a disposizione per il loro compimento... pena la perdita di una vita o la comparsa della scritta "Game Over", che può sopragiungere minacciosa anche nel caso che la nostra energia vitale, a causa di caldaie mal funzionanti o cavi elettrici impazziti, vada malauguratamente esaurendosi. Per fortuna, lungo i vari livelli sono disseminati piccoli bonus vita o punti di rifornimento energia che costituiscono una vera manna dal cielo nel corso delle situazioni più intricate
Disney Atlantis L'Impero Perduto - Immagine 2
Aggrappati a quelle liane, cerchiamo un modo per raggiungere quelle gemme
UN MONDO ANNACQUATO
La gestione dei controlli, come sempre nel caso delle console portatili, risulta molto intuitiva con la croce direzionale a gestire i movimenti e i due tasti superiori a gestire le azioni più comuni: col pulsante A si salta e ci si aggrappa ad appigli sospesi, fondamentale per attraversare alcune zone pericolose, mentre col pulsante B si possono compiere diverse azioni, tra cui interagire con leve e bottoni, lanciare candelotti di dinamite, chiavi inglesi, boomerang o usare trivelle per spostarsi da un piano all'altro nell'ambito di uno stesso livello
Purtroppo quel che è discutibile è la velocità con la quale avviene il tutto: lo sprite di Milo, seppur bene animato e ricco di buffe espressioni come da tradizione dei classici Disney, risulta veramente troppo frenetico nei suoi spostamenti e a tratti è assai arduo da controllare. Centrare una scala non è operazione così immediata come dovrebbe essere, cosa ben più marcata al momento di spiccare un balzo da una piattaforma all'altra... che spesso si tramuta in una rovinosa caduta
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