Tecnicamente parlando il gioco è decisamente buono. La realizzazione grafica è ineccepibile, piuttosto curata in tutti suoi aspetti, vale a dire studio ed animazione dei modelli, comprese le espressioni facciali ed il movimento labiale (quest'ultimo ovviamente sincronizzato sul parlato in Americano), oltre che negli effetti speciali, che vanno dalle fiammate del Drago della prima missione, ai vari incantesimi di Illius e dei boss, fino al fiume in piena della foresta degli Yuan-Ti. L'unico appunto negativo sulla grafica può essere fatto esclusivamente al sistema di telecamere, che insistendo nel tentativo di dare all'avventura un taglio “cinematografico” talvolta ricade nel sempreverde errore di cambiare inquadratura nel bel mezzo di uno scontro, col risultato di dare al giocatore qualche istante di sbigottimento, talvolta piuttosto dannoso. È comunque un difetto che va a minare più la giocabilità che non la bellezza estetica. Ottimo anche il sonoro, con brani musicali veramente accattivanti, in pregevole stile Fantasy e giustamente incalzanti nelle numerose situazioni di combattimento. Sufficienti, non eccelsi, i doppiaggi in Italiano: molto migliori quelli in lingua originale (comunque disponibili essendo il gioco multilingua).
Dal punto di vista della giocabilità, Demon Stone si presenta sin dalle prime fasi come trascinante e divertente, complice un sistema di controllo intuitivo ed immediato talmente semplice che non si può parlare di “curva di apprendimento” quanto di “gradino”, agevolmente superabile con un piccolo passo di cinque minuti. Sono presenti due soli difetti sostanziali: il primo è il già citato fastidioso sistema di telecamere e i suoi subitanei cambi di inquadratura, il secondo è il fatto che le situazioni di rissa feroce e caotica sono veramente eccessive, tanto che alla lunga stanca il non riuscire quasi a vedere il personaggio che si sta utilizzando perché circondato da quelle montagne di carne rossa armate di martello che rispondono al nome di Slaad.
Ma il problema più grave, l'unico veramente rilevante, del gioco, è la scarsa longevità: le missioni sono in tutto dieci e ciascuna lunga tra i venti e i quaranta minuti. Fate due rapidi conti e verrete alla conclusione che, perlomeno al livello più semplice, dell'inizio alla fine del gioco passano si e no sei ore. Se aggiungete che il rigiocarlo non aggiunge praticamente nulla all'esperienza precedente, se non l'ebbrezza di tentare la sfida ad un livello superiore o di concluderlo utilizzando meno crediti (illimitati), capirete che dopo averlo finito due o tre volte non avrà più molto da darvi. Un vero peccato, perché sarebbero bastati non tanto un paio di livelli in più ma soprattutto dei livelli più lunghi, studiati in modo da valorizzare equamente tutti i personaggi e possibilmente con meno risse caotiche perché l'intero lavoro guadagnasse qualche mezzo punto.
Nel complesso, comunque, sarebbe un falso definire Demon Stone “brutto” solo per questo motivo: il gioco è sicuramente ben realizzato, divertente, trascinante, accattivante e sostanzialmente avvincente. Una gran bella avventura Fantasy consigliata tanto agli appassionati quanto agli occasionali, ma solo non aspettatevi che possa tenervi compagnia troppo a lungo...
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Un giudizio stringato su Demon Stone si può riassumere nei due aggettivi “bello” e “breve”, uniti da un “ma”. La realizzazione tecnica è ineccepibile, anche se forse non particolarmente innovativa e talvolta viziata da inquadrature oltremodo fastidiose, e la giocabilità è trascinante quanto basta per farlo apprezzare tanto ai neofiti quanto ai più navigati. Ma tacendo alcune scelte a livello di struttura dei livelli, che non riescono a equilibrare sufficientemente l'utilizzo dei tre personaggi e che esasperano le risse, il difetto più grave si riscontra nella brevità generale del titolo. Nel complesso, comunque, un lavoro discreto.



