Tiscali

Recensione Darkspore

Può bastare un buon DNA per fare un ottimo gioco?
Andrea BruniDi Andrea Bruni (6 giugno 2011)
Continua inarrestabile l'espansione dell'universo Spore: prendendo come punto di partenza l'ambiziosissimo strategico/godgame datato 2008, il brand di EA e Maxis si è infatti dimostrato terreno più che fertile per espansioni, varianti sul tema e spin-off di diversa natura. Stavolta è il turno di Darkspore, che, come il titolo può già suggerire, si prende uno stacco dai toni tendenzialmente "soft" visti nel corso della serie per proporre un'ambientazione smaccatamente più uscura e drammatica.
Darkspore - Immagine 1
Nell'Armeria potremo sbloccare nuovi Eroi e formare le nostre squadre
Darkspore - Immagine 2
Al termine di ogni livello dovremo affrontare svariate ondate nemiche, accompagnate per l'occasione da imponenti boss
Darkspore - Immagine 3
Maldri sta per ricevere una "carrozzeria" nuova fiammante
La cornice degli eventi di Darkspore porta come sfondo una guerra sanguinaria che ha sconvolto l'ordine dell'universo, un tempo regnato con saggezza dall'impero dei Crogenitor, un'antica razza di scienziati il cui innato talento per la manipolazione genetica ha permesso la creazione di un esercito di "Eroi" a salvaguardia della pace tra i pianeti. Un equilibrio destinato a spezzarsi a seguito della scoperta di un nuovo tipo di DNA, capace di mutazioni portentose quanto instabile, al punto di trasformare chiunque ne sia esposto in creature aggressive e spietate, i Darkspore. Inutile dire che la situazione sarà destinata a degenerare drammaticamente: i Darkspore sono presto diventati una minaccia fuori controllo, e in breve le resistenze dei Crogenitor e delle armate di Eroi Genetici sono state miseramente schiacciate, lasciando quelle che ormai sono le ceneri dell'impero galattico nelle mani dei terrificanti invasori.

Il nostro ruolo in questa storia ci affida una responsabilità non da poco: siamo forse gli ultimi superstiti della stirpe dei Crogenitor, e sicuramente il baluardo finale delle speranze di debellare una volta per tutte i Darkspore e rendere la galassia un luogo nuovamente ospitale. Abbiamo dovuto attendere più di un millennio, sospesi in un sonno criogenito assieme a un ristretto manipolo di Eroi selezionati, ma i tempi sono finalmente maturi per poter passare alla controffensiva.

Ci tocca essere franchi fin da subito: non aspettatevi troppo dalla trama di Darkspore, che in verità , non solo non riesce mai a decollare, ma proprio fatica ad aggiungere qualsiasi possibile spunto d'interesse rispetto alle premesse sopra riportate. Ma poco male, dopotutto da che mondo è mondo plot raffinati ed espedienti narrativi imprevedibili non sono mai stati la prerogativa primaria su cui gli hack'n slash abbiano mai puntato.

Darkspore difatti intraprende la via del gdr integralmente votato all'azione più frenetica, dove siamo chiamati senza sosta alcuna ad aprirci la strada a mazzate attraverso schiere sconfinate di nemici d'ogni possibile forma e dimensione; un genere che ha incoronato come punto di riferimento il blizzardiano Diablo, e che ha offerto al pubblico per PC validi e apprezzati titoli quali Dungeon Siege, Titan's Quest o il più recente Torchlight.

La prima cosa che si può notare elargendo a destra e a manca le prime mazzate all'interno di Darkspore, è come Maxis abbia allestito un gameplay in tutto e per tutto all'altezza delle esigenze degli appassionati del genere, offrendo un'interfaccia pratica e immediata più che mai, gestibile completamente attraverso il mouse e coadiuvata da una selezione di utilissime hotkeys da tastiera.
Sebbene non ci troviamo di fronte a un gioco dalla complessità esorbitante, abbiamo potuto constatare l'ottima cura riservata alle fasi di tutorial, che ci hanno permesso un apprendimento comodo e graduale di tutto quello che ci tornerà utile per portare a casa la pelle nelle nostre pericolose escursioni interplanetarie, dalle tattiche di combattimento alla gestione ottimale dei nostri Eroi e delle relative abilità.

La peculiarità di Darkspore sta proprio nella vasta varietà di scelta che ci viene offerta nell'organizzare le nostre forze: piuttosto che concentrarsi su un singolo personaggio giocabile oppure su un piccolo party, l'ultima fatica dei creatori di SimCity ci mette tra le mani una folta selezione di creature dalle caratteristiche più disparate, tra le quali potremo pescare di volta in volta per formare squadre di tre elementi da mandare all'azione. Puntare sempre sugli stessi elementi, infatti è una scelta del tutto sconsigliabile e antiproducente, e dovrà essere una nostra priorità formare team equilibrati e avere sempre pronti all'uso Eroi appartenenti a tutte e cinque le diverse categorie che le meraviglie della genetica possono offrirci, in modo da non farci trovare impreparati di fronte a nessuna combinazione di forze ostili (che al pari dei "buoni", possono vantare un quantitativo impressionante di diverse unità, ciascuna dotata di tratti e comportamenti unici).Un altro elemento con cui Darkspore intende distinguersi dalla concorrenza sta nella gestione dell'esperienza e nella crescita dei nostri avatar: se il nostro livello di giocatore è incrementabile grazie ai classici "XP" elargiti da ogni uccisione nemica e ci garantirà l'accesso a tecnologie e oggetti acquistabili (oltre che allo sblocco di Eroi nuovi di zecca!), la potenza della nostra "manodopera" è misurata unicamente attraverso la qualità dei potenziamenti equipaggiati.
Si badi bene che quello a cui siamo a capo non si tratta di un esercito convenzionale da rifornire con armamenti e oggetti vari, ma bensì di un manipoli di armi viventi da potenziare dando "spintarelle" mirate al naturale processo evolutivo.

A tal uopo entra in scena quello che fu il fiore all'occhiello di Spore e che per tutta l'intera saga rimane un elemento del tutto centrale: l'editor di creature. Nell'intervallo tra una missione e l'altra, avremo modo di passare il tempo sulla nostra astronave, attrezzata con un avanguardistico laboratorio, in cui avremo gli strumenti per giocherellare a piacere coi geni dei nostri mostriciattoli, effettuandovi modificazioni puramente estetiche, e soprattutto, i "pezzi" necessari per migliorare parametri vitali e prestazioni in battaglia. Ogni ritocco funzionale necessita di un certo quantitativo quantitativo di DNA per poter essere applicato, e vien da sé che questa risorsa (che pure svolge la funzione di valuta per l'acquisto di equipaggiamenti e migliorie miscellanee) avrà un ruolo del tutto fondamentale, e saremo incoraggiato a non farcene sfuggire neppure un punticino nel corso delle quest.
Darkspore - Immagine 4
Giocare in compagnia garantisce azzuffate particolarmente concitate
Darkspore - Immagine 5
Destreggiarvi tra numerosi nemici sarà un'arte da padroneggiare a tutti i costi
Darkspore - Immagine 6
L'utilizzo delle abilità è spesso accompagnato da "effetti speciali" niente male
12