GIOCARE E GIOCARE
Il feeling che si provava con il primo Red Alert è rimasto quantomeno inalterato: molti i mezzi disponibili, sia navali che terrestri, senza disdegnare nemmeno quelli volanti, dotati di potenza estrema. Il divertimento è dato anche dall'ottima intelligenza artificiale: infatti il computer si comporta in maniera astuta, attaccando i mezzi isolati nei paraggi, organizzando giri di ricognizione, circondando con mura le strutture più importanti e piazzando posti di blocco. Ma le innovazioni non riguardano solo l'IA offensiva, bensì anche quella passiva: ora quando il giocatore produce un Ore Truck il mezzo, invece che aspettare che gli venga impartito un ordine, parte subito per il campo di raccolta più vicino. In questa maniera il giocatore è libero di concentrarsi su altri aspetti della partita magari di maggiore importanza
Un'altra piacevole introduzione è l'avanzamento di esperienza delle unità: era presente anche in Tiberian Sun ma lì, per far avanzare una unità, ci voleva molto tempo e spesso capitava di perdere in combattimento il mezzo subito dopo la sua "promozione". In Red Alert 2 invece le unità acquistano esperienza molto più velocemente e lo fanno per gradi: man mano che la loro conoscenza aumenta, essa viene contrassegnata da piccoli simboli a forma di V. Sempre rimanendo in tema di innovazioni: con Tiberian Sun era stata introdotta una comoda funzione grazie alla quale il giocatore poteva vedere dove erano dirette le sue truppe (il percorso era contrassegnato con una linea verde per gli spostamenti e rossa per gli scontri con i nemici); ebbene, in Red Alert 2 questa opzione funziona anche al contrario: quando i nemici stanno per attaccare la base, il giocatore può vedere le "righe bianche" indicanti il percorso delle truppe avversarie e può regolarsi di conseguenza, dislocando truppe in difesa dell'obbiettivo scelto dallo schieramento nemico. In questo modo il giocatore è facilitato nella difesa della base, anche se viene a mancare il fattore sorpresa