Tiscali

Recensione Chessmaster - L' Arte Di Apprendere

Dopo inglese, sudoku ed enigmistica è venuto il momento di esercitarsi con gli scacchi
Francesco Romagnoli Di Francesco Romagnoli(6 febbraio 2008)
Un altro titolo di scacchi? Ma non ne esistono già abbastanza?
Queste sono le prime esclamazioni sorteci spontanee alla comparizione della custodia di chessmaster sulla nostra scrivania.
Esaurito il nostro lato spontaneo (oseremmo dire viscerale), prende la parola giustamente quello razionale. Così scopriamo, non senza sorpresa, che effettivamente la piattaforma Nintendo DS non è poi così dotata di giochi dedicati a questa disciplina.
Inoltre Chessmaster è da sempre sinonimo di qualità, dato che si tratta sicuramente della saga videoludica più famosa riguardante gli scacchi, da sempre dotata di un elaboratore (anche in questo caso il conclamato “The King”) in grado di impegnare anche i giocatori più abili.
Ecco allora come le cose prendono improvvisamente un'altra prospettiva.
Chessmaster - L' Arte Di Apprendere - Immagine 1
Chessmaster - L' Arte Di Apprendere - Immagine 2
Ecco qui Josh Waitzkin, il nostro maestro in questo gioco
Chessmaster - L' Arte Di Apprendere - Immagine 3
Potremo scegliere di scontrarci con diversi "profili", dotati di un punteggio ELO ed uno stile diversificati
Toccare non vuol dire muovere
In fondo una scacchiera portatile può sempre tornare comoda. Chi adora le sfide enigmatiche, può cimentarsi in partite che possono durare giorni, e spezzettarle a seconda delle proprie esigenze. Abbiamo utilizzato questo software in treno, in viaggi sia di media che di breve durata, e il fatto di poter salvare in qualsiasi momento la partita, ci ha dato la possibilità di fruire del gioco in maniera ottimale, proseguendo con ponderati ragionamenti mossa per mossa, senza la fretta di dover concludere.

Ma questo tipo di utilità la sono in grado di offrire diversi altri apparecchi. Ci sembra giusto quindi andare ad esaminare nello specifico quali caratteristiche rendono unica questa trasposizione videoludica degli scacchi.

Innanzitutto le basi: abbiamo un'interfaccia molto semplice da gestire: si tocca il pezzo che si vuole muovere con il pennino, e poi lo si trascina o si tocca la casella in cui lo si vuole posizionare. La precisione non è inattaccabile ma ci si prende le misure dopodichè nel complesso capita raramente di commettere errori. Graficamente la tastiera è rappresentata in modo minimalista, quasi a voler rincorrere il metodo professionale della rappresentazione su foglio. Nessun tipo di elaborazione tridimensionale quindi.
 
Gioco di scacchi o scacchi da giocare?
Ma questo Chessmaster non consiste solamente di una scacchiera virtuale da viaggio.
Si tratta piuttosto di un'edizione integrata con quei concetti di apprendimento tanto in voga sul portatile Nintendo, come le famose saghe “Brain Training” / “English Training” e via dicendo.
In questo caso l'utilizzo degli scacchi viene inquadrato come mezzo utile a migliorare alcuni attributi quali la memoria, il ragionamento analitico e la concentrazione.
A tenere banco e farci da maestro all'interno di questo software-scuola tale Mr. Josh Waitzkin, un maestro di scacchi di un certo rango, affermatosi a livello internazionale sin dalla tenera età.
Josh ci accompagnerà durante tutto il gioco, partendo dalle basi della disciplina fino a spiegarci le tattiche di gioco avanzate. Ovviamente ci illustrerà anche il funzionamento degli aspetti più ludici di questo software, compresi appunto quelli del “training mentale”.
A fare da supporto infatti agli scacchi nella loro versione “naturale”, avremo una serie di prove e mini-giochi atti a diversificare la sfida ed offrire la possibilità di cimentarci in un qualcosa di più insolito.
 
Chessmaster - L' Arte Di Apprendere - Immagine 4
Questa signora ha uno dei punteggi ELO più bassi del gioco, ma può rivelarsi impegnativa
Chessmaster - L' Arte Di Apprendere - Immagine 5
Questo è il mini-gioco in stile puzzle-game
Chessmaster - L' Arte Di Apprendere - Immagine 6
I mini-giochi servono a stemperare la monotonia con qualche diversivo originale
Troviamo quindi una sorta di puzzle-game in cui eliminare elementi uguali, un altro in cui si deve svelare le caselle mancanti di un dipinto con un numero prestabilito di mosse, un altro mini-gioco simile ad un campo minato. A questi si uniscono enigmi scacchistici più tipici, assimilabili a quelli rintracciabili sulla settimana enigmistica o interfacce simili, quali effettuare uno scacco matto in un numero prefissato di mosse o risolvere situazioni particolarmente intricate.

Mentre con questi ultimi c'è di che sfamare gli appassionati tipici di questi esercizi, sui minigiochi non è tutto oro ciò che luccica. Se da un lato un minimo di differenziazione è necessaria per attrarre una fetta di pubblico più ampia, tra cui coloro che non vivono di solo pane e scacchi ogni giorno, dall'altro è pur vero che questi diversivi non presentano una formula così allettante. Il piegare le meccaniche degli scacchi a concetti videoludici più tipici mette in evidenza una forzatura che finisce con il rendere l'esperienza poco appagante ed abbandonabile dopo non molte sessioni di gioco.
Se a questo si aggiunge che anche la parte “apprendimento” è incastonata male all'interno delle meccaniche di gioco dato che il metodo in cui vengono assegnati punti, e quindi il sistema che determina i nostri miglioramenti, fa sorgere più di un dubbio.
 
Matto per gli scacchi.
Fortuna che questa edizione di Chessmaster non si basa solamente su queste componenti, ma offre una sezione scacchistica di tutto rispetto, con un discreto numero di sfidanti, ognuno caratterizzato da routine di gioco ben personalizzate oltre che ovviamente da un punteggio Elo diversificato.

Anche qui si potrebbe obiettare riguardo una curva di apprendimento piuttosto ripida. Mentre chi è ben rodato in quanto a scacchi comincerà con il leccarsi i baffi, chi è da un po' che non spolverava la sua scacchiera si troverà a sudare già con i personaggi dal livello Elo più basso.
Forse è proprio questo uno dei limiti maggiori di questo Chessmaster: quello di porsi come un programma di apprendimento che vuole iniziare agli scacchi una fetta di pubblico più amplia del solito pubblico di afacinados, ma che all'atto pratico si rivolge soprattutto a questi ultimi, a causa di una mancata progressività nei riguardi dei livelli più inesperti.

L'altro limite molto importante è l'impossibilità di connettersi on-line per sfidare altri utenti a distanza. E' si presente un supporto multyplayer, anche mediante una sola copia del gioco, ma solo tra Nintendo attigui. Anche questo aspetto rafforza l'identità di Chessmaster come una sorta di scacchiera portatile, condita da diversivi originali, ma sguarnita di quegli aspetti in grado di renderlo un titolo adatto a tutti.
 
Chessmaster - L' Arte Di Apprendere - Immagine 7
Più ci alleniamo più le nostre statistiche cresceranno, ma il criterio è discutibile
Chessmaster - L' Arte Di Apprendere - Immagine 8
Questo è il gioco in cui scoprire le immagini dello sfondo con le mosse degli scacchi
Chessmaster - L' Arte Di Apprendere - Immagine 9
Il maestro ci incita...anche se spesso con delle espressioni stranianti...
7
Una scacchiera portatile fa sempre comodo, e visto in tale ottica Chessmaster si rivela un ottimo gioco di scacchi da portarsi appresso pronto per essere utilizzato in ogni occasione. La parte d'apprendimento invece è solo un contorno per donare una saltuaria distrazione di tanto in tanto, meglio non aspettarsi molto di più. Da segnalare anche una curva di apprendimento piuttosto ripida e adatta agli scacchisti già rodati. Peccato invece per l'assenza del multyplayer on-line, avrebbe offerto una maggior profondità sul lungo termine.
voto grafica5,5
voto sonoro5
voto gameplay7,5
voto durata7,5
0 commenti