Tiscali

Recensione Call of Duty

Manuel Orrù Di Manuel Orrù (16 novembre 2003)
Call of Duty - Immagine 8
Un po' di fuoco di sbarramento su porte e finestre prima di muoversi prolunga di molto la vita del soldato.
Questa strategia, però, verrà spesso utilizzata anche dai nemici, che oltre ad essere quasi sempre in superiorità numerica (a volte in maniera schiacciante), tendono spesso ad acquattarsi dietro alberi, rocce e quant'altro è possibile trovare sullo scenario, rendendovi la vita difficile e consigliando la calma piuttosto che l'assalto all'arma bianca.

Naturalmente, come in ogni buon fps che si rispetti, troverete sparsi nei vari livelli di gioco i medikit, che vi ripareranno istantaneamente la pellaccia, e scorte di munizioni sempre utili nel bel mezzo di una missione.


Fante Alexei (Armata Rossa) URSS


La devastante avanzata del Terzo Reich verso Stalingrado è una delle fasi più emozionanti del gioco, lo scenario russo è centrato in gran parte sull'arte del cecchinaggio e fa il verso a ';Il nemico alle porte' di Jean Jacques Annaud, il livello inizierà con un filmato prodotto con il motore del gioco che mostrerà, come nel film di Annaud, le eroiche fasi del contrattacco sovietico sul fiume Volga.
Nel corso delle missioni al fante Alexei sarà chiesto di affrontare difficilissime situazioni contro
la devastante macchina da guerra tedesca guidati dal proprio coraggio e abilità nel tiro, ma soprattutto trascinato dalla voglia di liberà della propria patria. Per sopravvivere bisognerà muoversi in maniera rapida e silenziosa.

Anche dal punto di vista tecnico Call of Duty cerca di raffinare qualcosa di preesistente piuttosto che creare dal nulla: il motore di gioco è un'evoluzione di quello ormai strautilizzato di Quake 3 Arena, anche se forse sarebbe più preciso dire che è un'evoluzione di quello di Return to Castle Wolfenstein; nonostante il motore 3D non sia il massimo della “freschezza”, nel gioco della Infinity Ward svolge al meglio il suo compito. La grafica è infatti molto dettagliata, con una grande cura riposta nella ricostruzione degli ambienti e, purtroppo, una minore posta nella definizione dei modelli dei personaggi. Le animazioni sono generalmente realizzate in modo accettabile, anche se, dopo aver visto un prodotto come Max Payne 2 possiamo dire che il tempo di vita di questo motore sta ormai arrivando al capolinea, com'è possibile notare soprattutto nelle sequenze che descrivono la morte dei soldati e, in modo ancor più netto nelle cadute dei soldati morti dai balconi.

Call of Duty - Immagine 9
Dobbiamo entrare nella casa diroccata.
Call of Duty - Immagine 10
Ripuliamo il campo intorno all'obbiettivo: un'altra MG-42.

In generale, nonostante il buon lavoro di aggiornamento permangono gli storici problemi del motore di Quake 3, come il bad clipping, che è stato comunque drasticamente ridotto rispetto ad altri prodotti (ad esempio Medal of Honor). L'aspetto più importante è, comunque, il fatto che l'engine di Call of Duty non è particolarmente pesante e si comporta bene anche nelle situazioni di maggiore affollamento. La parte sonora del gioco rappresenta uno dei punti di forza del gioco della Activision: ogni arma ha associato il suo rumore caratteristico e gli effetti d'ambiente sono realizzati ottimamente conferendo un maggiore realismo alle battaglie; anche dal punto di vista del doppiaggio è stato fatto un buon lavoro, dando ad ogni soldato un particolare accento (perfettamente distinguibile anche il passaggio dalla parlata tipica degli americani a quella degli inglesi).
Le musiche sono, come richiesto dall'atmosfera di gioco, epiche, quando attaccano in particolari situazioni di gioco, spesso verso la fine della missione o quando la battaglia infuria più violentemente.

Quando la classe non è acqua


La battaglia sulle PR ormai si combattono a colpi di autentici colpi di classe. La confezione stampa di COD ci ha lasciati però piacevolmente colpiti. All'iterno del generoso pacco mandatoci dalla Pulsar, trovavano posto alcuni gadgets tipici della vita del soldato degli anni '40. La foto della fidanzata (bruttina, eh?), le lettere dei parenti, lo zippo per le "paglie" e l'immancabile bandiera russa con i bordi bruciacchiati... che dire...al di là della bellezza scenica del tutto, la visione di quegli oggetti, così semplici ma intrinsecamente così importanti per chi li riceveva, ha strappato qualche attimo i riflessione..

Nonostante la longevità delle campagne (anche se sarebbe meglio chiamarle missioni, visto che sono il più delle volte completamente disgiunte anche dal punto di vista della trama) sia nella media degli fps attuali, dal mio punto di vista assolutamente insoddisfacente soprattutto se confrontata al prezzo dei videogiochi, Call of Duty aggiunge al pacchetto anche un buon supporto al multiplayer: le modalità supportate vanno dal solito Deathmatch, ad alcune modalità a squadre sulla falsa riga di CounterStrike (o se preferite simili alla modalità Assalto del vecchio Unreal Tournament) in cui dovrete recuperare dei documenti o far saltare degli obbiettivi pesantemente difesi; per ultima è presente una modalità in cui dovrete cercare di resistere “dietro le linee nemiche” nonostante la situazione di inferiorità numerica.
L'innovazione maggiore del multiplayer è comunque la Kill Cam, che vi darà la possibilità di rivedere gli ultimi istanti di gioco dalla prospettiva del vostro uccisore.

Call of Duty - Immagine 12
Un Flak Panzer, la principale arma di contraerea tedesca.
Call of Duty - Immagine 13
Il Flak Panzer esplode in un turbinio di luci e fiammate.
12
8,5
Che dire di Call of Duty? Sicuramente il prodotto della Activision non rappresenta una ventata di novità negli sparatutto ad ambientazione storica, ma c'è da dire che il panorama sta diventando troppo affollato perché qualche prodotto spunti decisamente oltre la massa. Ciononostante il gioco si mantiene sempre vario e divertente durante tutte le ore di gioco che gli vorrete dedicare, mostrando di aver recepito i pregi di un po' tutti i concorrenti cercando, al contempo, di limarne al massimo i difetti. La realizzazione tecnica, nonostante l'uso del motore di Quake 3 Arena, ormai molto datato, è di buon livello, con un particolare encomio da rivolgere alla parte sonora del gioco e anche la longevità, tallone d'achille di molti fps si attesta di livelli discreti, grazie anche all'ottima realizzazione della sezione multiplayer. In sostanza un gioco poco innovativo ma comunque ben realizzato e quindi consigliato agli appassionati del genere.
voto grafica8
voto sonoro9
voto gameplay8,5
voto durata7,5