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Recensione Breath of Fire IV

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (25 febbraio 2001)
La serie Breath Of Fire in occidente non ha mai riscosso il successo sperato. Il terzo episodio, vuoi perché pubblicizzato male, vuoi perché uscito forse un po' di "nascosto" non ha fatto registrare vendite eccelse; il titolo infatti si presentava sotto una buona veste, certo non era ai livelli di Final Fantasy VII, ma si poteva parlare a ragione di un ottimo RPG. Comunque sia, vendette poco e la Capcom stessa è stata fino all'ultimo in dubbio se pubblicare o meno in occidente questo quarto capitolo. Per fortuna nostra ha optato per adattarlo, ed eccolo qui, pronto per essere recensito
Breath of Fire IV - Immagine 1
Discesa nel vuoto, un bel salto in stile La tigre e il Dragone direi....notate la bellezza degli sprite ed i colori
I PRIMI PASSI
Il gioco parte con una presentazione in FMV, tutta in stile anime, che ci introduce nella storia di Breath of Fire IV; chi ha giocato al precendente episodio, avrà piacere nel vedere come siano ancora presenti i suoi vecchi beniamini, Ryu in testa. Una volta iniziato seriamente a giocare, vestiremo i panni di Nina, in viaggio nel deserto a bordo della sua "navicella"; in men che non si dica saremo spazzati via da una creatura che distruggerà il nostro veicolo. Ma poteva essere totalmente negativo come evento? Assolutamente no, infatti grazie al gentile mostro, ci imbatteremo in... ebbene si, Ryu!
Lo troveremo assolutamente senza memoria, ma pronto ad immergersi in una nuova avventura; il tutto per salvare la principessa Elena, in grave pericolo, affrontando ovviamente altre migliaia di quest parallele, in puro stile RPG nipponico
Come potete notare voi stessi, la storia non offre una grandissima originalità, ma è pur sempre distribuita perfettamente nell'arco del gioco e non è esente del tutto da colpi di scena e avvenimenti particolari. Apprezzabile è la quantità di fantasy, la presenza di un'atmosfera da vero gioco di ruolo: non è facile da spiegare, ma è quel tipo di GdR che una volta iniziato, dovrete portare a termine per forza perché il suo mondo, i suoi personaggi diventeranno voi stessi; una full immersion vera e propria per capirci. La caratterizzazione del party non raggiunge certo i livelli di Grandia II, ma è pur sempre tenuta in ottimo conto, anche se a dirla tutta, chi di voi non ha giocato con il precedente episodio, si troverà non poco in difficoltà ad ambientarsi del tutto, soprattutto all'inizio. Niente di preoccupante comunque, nulla che possa compromettere la giocabilità del titolo, ma pur sempre da far notare; dimenticatevi quindi le complessità psicologiche del RPG della console Sega: ma a pensarci bene quanti giochi in commercio di questo tipo hanno quella caratterizzazione?

MA DA VICINO, COME SI PRESENTA?
Tecnicamente Breath of Fire IV è davvero un bel mosaico. Mi spiego meglio, dal punto di vista grafico il gioco presenta lati assolutamente eterogenei: da una parte abbiamo dei poligoni non certo splendidi in quanto a realizzazione e a colori, dall'altra dei personagggi disegnati benissimo e animati superbamente
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