Di Paolo Nobili (20 maggio 2002)
Ma il Bloody Roar sono possibili anche spostamenti circolari, che mostrano l'anima davvero 3D del codice.
Bloody Roar: Primal Fury ha delle mosse basiche che, simili a quelle di altri picchiaduro, possono essere imparate senza affidarsi al training interno: ovviamente se si vogliono eseguire sequenze più complicate (mai così pazzescamente lunghe come in un Tekken Tag), un'occhiata al manuale ed un po' d'allenamento diventano necessari. Il Best Mode non è permanente, ma svanisce usando le mosse speciali o quando l'indicatore in basso a sinistra ritorna a livello zero.
Chi sognava personaggi enormi di Saturn-iana memoria con Primal Fury è accontentato...
In Bloody Roar che anche un abbozzo di sceneggiatura, resa con un fantastico cartone animato in stile manga.
I personaggi vengono scagliati da una parte all'altra dello schermo con perfetta fluidità.
Se tutto ciò non bastasse ad eliminare l'avversario, rimane l'opzione Hyper Beast Move, attivabile in ogni momento a spese dell'energia vitale. Quando viene eseguita, il personaggio si trasforma in una forma bestiale ancora più cattiva (Evidenziata da linee fosforescenti di contorno), il tempo si ferma e la forza raggiunge solo il suo apice. Il tutto per soli 12 secondi di violenza pura: un ottimo modo di combattimento da usare come "ultima risorsa".
L'opzione arcade, con uno straccio sceneggiatura (un torneo tra i migliori uomini-bestia, molto poco originale) inizia e finisce con sequenze realizzate come cartoni animati giapponesi in stile manga (davvero ottime) e propone sequenze di sette combattimenti legati allo sbloccaggio di nuovi protagonisti ed ambienti. La serie di modi aggiuntivi (turbo mode, slow mode, modo super- deformed etc), i personaggi aggiuntivi (l'elefante Ganesham Uranus, Cronos etc), ulteriori scenari (Evil Laboratory, Indian Palace, Chaos Lab) garantiscono un minimo di rigiocabilità alla sezione single player. Immaginate che l'Hyper Mode, l'ultimo modo di gioco disponibile, viene sbloccato al sedicesimo completamento dell'arcade mode...
Signori. grafica da Cubo
Dal punto di vista grafico gli sviluppatori della Hudson hanno pienamente compreso le potenzialità hardware del chip Ati che cova dentro il cubetto. La telecamera che inquadra i personaggi è mobile, e si mette in campo lungo quando i due personaggi si allontanano, zoomando invece sui corpo a corpo. In questi casi i combattenti appaiono di grandissime dimensioni, consentendo di osservare una delle caratteristiche che stanno distinguendo il Game Cube dalle altre console: l'estrema pulizia dell'immagine ed il numero elevato dei poligoni che creano anatomie plastiche, gommose e perfettamente levigate.
I modelli dei contattanti sono molto plastici e levigati, e segnano un'ulteriore evoluzione dai precedenti episodi della saga (su Psx e Ps2)
Quando scrivevo che Prima Fury metterà a dura prova la vostra retina mi riferivo ad effetti come questo...
Il momento che tutti attendono: ed anche un modo per soffermarsi sullo zoom del giaguaro.
