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Recensione Battlefield 1942: road to Rome

Manuel Orrù Di Manuel Orrù (5 marzo 2003)
Battlefield 1942: road to Rome - Immagine 8
A bordo di un M3 Grant continuiamo a fare vittime fra i soldati nemici.
Ad aiutarvi negli obbiettivi della battaglia (che sono principalmente salvare la pelle e cercare di uccidere il maggior numero possibile di nemici) sono disseminati sulla mappa un certo numero di veicoli, che nell'espansione è stato ulteriormente aumentato e comprende carri armati, artiglieria pesante, jeep, trasporti per le truppe, anfibi da sbarco (ricordate “Salvate il soldato Ryan”?) e cacciabombardieri; oltre ad aver aumentato il numero di veicoli presenti è aumentata anche la varietà, tramite l'introduzione del bombardiere tedesco BF110, del Mosquito britannico, del carro armato italiano M11-39, dell'M3 Grant, dell'M3 GMC (entrambi degli alleati) e del Jagpanther IV tedesco. Da notare anche la presenza di parecchi pezzi di artiglieria (anticarro) nuovi, sia mobili, come il Pak40 tedesco, sia fissi, come l'AT Gun britannico. Anche dal punto di vista delle armi si notano delle aggiunte: l'esercito italiano ha infatti in dotazione la Breda modello .30, mentre ai britannici è stato dato in dotazione lo Sten SMG; inoltre, sono stati forniti di baionette i genieri, per aiutarli in eventuali combattimenti corpo a corpo.

Il punto forte di Road To Rome sono, però, le sei nuove battaglie in cui è possibile cimentarsi: la Battaglia di Anzio e la Battaglia di Salerno, in cui le truppe alleate, dopo lo sbarco, si trovano a far fronte ad un'opposizione molto determinata delle truppe dell'asse in dei combattimenti cittadini; nelle battaglie del Montecassino o del Monte Santa Croce, invece, i protagonisti saranno i legionari francesi, impegnati a schiodare dalle loro postazioni fortificate i militari italiani, lottando anche contro gli svantaggi naturali dati dal terreno collinoso; le ultime due mappe, Operazione Baytown e Operazione Husky, invece, rappresentano i momenti dello sbarco alleato in Sicilia e del successivo avanzamento verso la penisola.
Battlefield 1942: road to Rome - Immagine 9
Un soldato anticarro nemico al quale restano pochi istanti di vita.
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Due vittime del micidiale fucile di precisione.
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Ricarichiamo il nostro bazooka per prepararci all'azione.
Tecnicamente Road To Rome, non presenta innovazioni particolari rispetto a Battlefield 1942 (che, ricordiamo, è giunto alla versione 1.30): la ricostruzione grafica dei modelli è di ottimo livello con un plauso particolare che deve andare alle animazioni sempre molto fluide e realistiche. Anche le mappe presenti sono sempre sterminate, ma forse un pochino meno delle controparti presenti nell'originale.

Ciononostante, anche Road To Rome rimane abbastanza avido di risorse girando comunque discretamente alla risoluzione di 800x600 sul PC di prova. L'aspetto sonoro del gioco è sufficientemente curato, sebbene gli effetti sonori non rappresentino il massimo come varietà, visto che si limitano praticamente al rumore delle armi e alle voci fuori campo delle comunicazioni radio fra i soldati delle varie squadre. Sebbene sia stato affrontato il problema della scomparsa totale degli effetti sonori che capitava, a volte, con Battlefield 1942, un problema simile si è ripresentato in Road To Rome: è, infatti, capitato che talvolta alcune armi non producano alcun effetto sonoro provocando anche una certa indecisione nel giocatore(non è bello non capire se si sta sparando oppure no).
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Anche la pistola può essere utile, soprattutto a corto raggio.
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Un pezzo di artiglieria anticarro, utile per difendere le postazioni dagli assalti nemici.
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L'artiglieria può essere devastante ma è molto imprecisa...
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Che dire di Road To Rome? Ad un prezzo abbastanza contenuto avete la possibilità di portarvi a casa un numero di novità in grado di migliorare la vostra esperienza di gioco; le nuove mappe sono tutte ben studiate e, soprattutto per noi italiani, di grande attrattività. Inoltre si è provveduto a correggere alcuni dei piccoli difetti che caratterizzavano originariamente il titolo della Electronic Arts, rendendo il gioco ancora più divertente, minimizzando i tempi morti legati agli spostamenti sulla mappa.
Per il resto vale il giudizio espresso a suo tempo su Battlefield 1942: una gran varietà di veicoli e armi, la possibilità di interpretare cinque ruoli diversi, un'ambientazione storica affascinante, una buona cura degli aspetti tecnici ed una modalità multiplayer che rappresenta a tutt'oggi lo stato dell'arte. Cosa volere di più?
voto grafica8,5
voto sonoro7,5
voto gameplay9,5
voto durata9
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