Il punto forte di Road To Rome sono, però, le sei nuove battaglie in cui è possibile cimentarsi: la Battaglia di Anzio e la Battaglia di Salerno, in cui le truppe alleate, dopo lo sbarco, si trovano a far fronte ad un'opposizione molto determinata delle truppe dell'asse in dei combattimenti cittadini; nelle battaglie del Montecassino o del Monte Santa Croce, invece, i protagonisti saranno i legionari francesi, impegnati a schiodare dalle loro postazioni fortificate i militari italiani, lottando anche contro gli svantaggi naturali dati dal terreno collinoso; le ultime due mappe, Operazione Baytown e Operazione Husky, invece, rappresentano i momenti dello sbarco alleato in Sicilia e del successivo avanzamento verso la penisola.
Tecnicamente Road To Rome, non presenta innovazioni particolari rispetto a Battlefield 1942 (che, ricordiamo, è giunto alla versione 1.30): la ricostruzione grafica dei modelli è di ottimo livello con un plauso particolare che deve andare alle animazioni sempre molto fluide e realistiche. Anche le mappe presenti sono sempre sterminate, ma forse un pochino meno delle controparti presenti nell'originale.
Ciononostante, anche Road To Rome rimane abbastanza avido di risorse girando comunque discretamente alla risoluzione di 800x600 sul PC di prova. L'aspetto sonoro del gioco è sufficientemente curato, sebbene gli effetti sonori non rappresentino il massimo come varietà, visto che si limitano praticamente al rumore delle armi e alle voci fuori campo delle comunicazioni radio fra i soldati delle varie squadre. Sebbene sia stato affrontato il problema della scomparsa totale degli effetti sonori che capitava, a volte, con Battlefield 1942, un problema simile si è ripresentato in Road To Rome: è, infatti, capitato che talvolta alcune armi non producano alcun effetto sonoro provocando anche una certa indecisione nel giocatore(non è bello non capire se si sta sparando oppure no).
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Per il resto vale il giudizio espresso a suo tempo su Battlefield 1942: una gran varietà di veicoli e armi, la possibilità di interpretare cinque ruoli diversi, un'ambientazione storica affascinante, una buona cura degli aspetti tecnici ed una modalità multiplayer che rappresenta a tutt'oggi lo stato dell'arte. Cosa volere di più?