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Recensione Battlefield 1942: road to Rome

Manuel Orrù Di Manuel Orrù (5 marzo 2003)
Battlefield 1942: road to Rome - Immagine 1
Nel menù del gioco, le nuove mappe sono evidenziate con una bandierina italiana.
Nonostante sia uscito solamente da una manciata di mesi, Battlefield 1942 sta continuando a fare proseliti nella comunità dedita al gioco online. Riassumendo in un unico titolo un'ambientazione di gioco affascinante, una giocabilità ai massimi livelli e la possibilità di cimentarsi in partite con squadre formate da 20 o 30 giocatori in contemporanea, il prodotto della Electronic Arts riceve ora un nuovo aggiornamento dalla casa madre, tramite l'uscita dell'espansione Road To Rome, che racchiude sei nuove battaglie ambientate sul fronte italiano della Seconda Guerra Mondiale, nuovi eserciti, nuovi armi e nuovi veicoli. Abbiamo analizzato per i lettori di Gamesurf quest'espansione; continuate a leggere se volete saperne di più...

Battlefield 1942 non rappresenta certo il classico first person shooter: dotato di un'impostazione prettamente legata al multiplayer, il prodotto della Electronic Arts trova nelle battaglie in rete fra due eserciti di giocatori il suo “habitat” naturale. Anche utilizzando la modalità single-player, però, Battlefield 1942 riesce a differenziarsi dai suoi concorrenti per la presenza contemporaneamente su schermo di un centinaio di bot (anche se il numero può essere scelto a seconda delle prestazioni del PC su cui state giocando) che simulano alla perfezione i due eserciti e mantengono inalterata la componente fondamentale del gioco: la cooperazione ed il gioco di squadra.
Battlefield 1942: road to Rome - Immagine 2
La jeep è il mezzo più comodo per spostarsi rapidamente.
Battlefield 1942: road to Rome - Immagine 3
Un punto fondamentale della mappa di Salerno è rappresentato dall'isolotto che permette il passaggio del fiume.
Battlefield 1942: road to Rome - Immagine 4
Una coppia di soldati si prepara all'azione.
Come ricorderete sicuramente, il gioco in se era particolarmente semplice: ogni squadra riceveva all'inizio della battaglia un numero prestabilito di punti (tickets) e doveva cercare di far diminuire quelli della squadra avversaria, o eliminandone i componenti o, preferibilmente, conquistando e mantenendo il controllo di alcuni punti segnati sulla mappa con delle bandierine e dislocati, solitamente, nelle posizioni cruciali dell'ambiente di gioco.

Per ottenere il controllo di questi avamposti è sufficiente avvicinarsi e stazionare in zona per una manciata di secondi, preferibilmente dopo aver eliminato ogni resistenza del nemico. Il controllo della maggioranza degli avamposti presenti su una mappa, oltre che rivelarsi fondamentale ai fini della copertura offerta ai soldati, fa diminuire i tickets della squadra avversaria: quando essi raggiungono lo zero allora la battaglia è finita e la squadra che mantiene un avanzo di punti viene dichiarata vincitrice. Durante l'azione di gioco è possibile interpretare il ruolo di cinque specialisti: lo scout (cecchino), il soldato d'assalto, il soldato anticarro, il medico ed il geniere, ognuno dotato delle proprie caratteristiche peculiari e del proprio equipaggiamento d'ordinanza. Nell'espansione Road To Rome, oltre ad americani, britannici e tedeschi, presenti già in Battlefield 1942, sono presenti due eserciti supplementari: le forze di liberazione francesi (schierate con gli alleati) e, naturalmente, l'esercito italiano (ad interpretare il ruolo di cattivi).
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Un razzo anticarro si dirige verso il bersaglio.
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L'interno dei veicoli non fornisce una gran visuale...
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Colpito e affondato!
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