Recensione Alpha Black Zero

UNIVERSO CHE VAI, RIVOLUZIONE CHE TROVI
In un ipotetico futuro, nell'anno del signore 2366, l'umanità ha ormai da tempo superato i confini terrestri, viaggiando nel cosmo oltre l'ultima frontiera. Sotto l'egida politico – militare di alcune importanti e ricche mega-corporazioni, numerosi pianeti sono stati ormai colonizzati sfruttando la manovalanza e riducendo spesso i coloni in stato di semi schiavitù. Come ovvio risultato di tale stato di cose, il regno degli umani si trova ad essere minacciato da violente lotte intestine. Un'organizzazione ultra-separatista, infatti, preso possesso di moltissime città in tutti i pianeti controllati dalle corporazioni, è ben decisa a smantellare lo strapotere dei loro aguzzini. Ma quella che si presentava come una battaglia mossa da nobili ideali, si trasforma rapidamente in una lotta sanguinosa priva di senso e volta esclusivamente allo sterminio reciproco. A mali estremi, dunque, estremi rimedi. E' il momento di chiamare in guerra il migliore gruppo scelto d'assalto e infiltrazione, l'Alpha black zero, team del quale noi saremo chiamati ad impersonarne il leader, tale Tenente Kyle Hardlaw.
Il titolo in questione inizia con un sontuoso filmato realizzato con lo stesso engine del gioco, di cui parleremo più avanti, ove vedremo il nostro alter ego digitale deferito alla corte marziale. Nel palazzo di Giustizia di Qahira, il più importante “pianeta stato”- in termini politici – della Galassia, un tribunale militare asserisce che noi, vale a dire voi nei panni di Hardlaw, ci siamo macchiati di centinai di omicidi ingiustificati in seno al governo stesso, il SolGov. Il tutto mentre eravamo in missione d'infiltrazione sotto copertura diplomatica dell'ente militare che ci ha assegnato i vari incarichi, e quindi con l'aggravante della presunta impunità di cui pensavamo di poter godere. Altre accuse ci vedono complici di alcune associazioni di estrema destra, composte da assassini della peggior specie e di aver sobillato, istruito e rifornito di armi queste comunità illegali col solo scopo di farle rivoltare contro il governo in carica (il SolGov,appunto).La capitale di Qahira, Olympus City, è divisa in due: da una parte chi è stanco della terribile dittatura del SolGov, dall'altra le corporazioni divise fra interessi economici ed atroci intrighi.
Durante il processo saremo chiamati a difendere la nostra posizione e quella del nostro team, onde evitare di essere messi a tacere per sempre...Riusciremo nell'impresa?

BISOGNO DI RISCATTO
Ovviamente si, altrimenti che razza di supereroi saremmo ? Tutto il gioco viene vissuto come una sorta di enorme flashback, dove rivivremo attimo per attimo tutte le situazioni che ci hanno portato alla scomoda posizione di imputati davanti alla corte marziale.
Questa, complessivamente, è la trama che fa da sfondo all'ultimo prodotto sfornato dai signori olandesi della Kaheon. Fondamentalmente siamo di fronte ad un classico shooter a squadre in terza persona dove comanderemo un team che vanta la bellezza di cinque elementi, ai quali potremo impartire i consueti ed altrettanto classici ordini quali “Copritemi”, “Sparate”, “Mantenete la posizione” e poche altre varianti. In sintesi non dovremo fare altro che avanzare nelle singole missioni, tutte estremamente lineari (se tenteremo di andare verso nuove strade, un muro invisibile ci bloccherà il cammino), uccidere tutti i terroristi e scoprire (svelare?) i retroscena di questa terribile guerra interna. Una volta scelto il bagaglio d'armi in una rosa di tre possibili kit, durante la normale azione di gioco potremo switchare da un personaggio all'altro e, volendo, impersonare uno di essi per tutto il gioco facendo affidamento sull'ottima IA dei nostri compagni. Ovviamente, mantenere il ruolo del leader è decisamente consigliabile, onde poter scegliere noi stessi la tattica di approccio alle varie situazioni di offesa o di difesa che andremo ad affrontare. Rimanendo in tema di IA, ottima anche quella dei nostri avversari.