
La cosa più bella che distingue il motore grafico da quello, molto simile, di RE è il fatto che questo reagirà in maniera molto fluida e fedele all'esposizione di alcune sue sezione alla luce della torcia,rendendo l'utilizzo di questo strumento a dir poco vitale e dando nel contempo un aspetto più "vero" ad un "falso" ambiente 3D. È principalmente questa innovazione a far emergere questo gioco dal panorama degli adventure.
COSA ODONO LE MIE ORECCHIE
La realizzazione degli effetti sonori e ottima: spari, passi (differenti a seconda del pavimento), versi dei mostri, doppiaggi (in inglese) e tutti i vari rumori che sentirete sono ricreati allo stato dell'arte.
La musica, per quanto sia composta in MIDI di buon livello, è secondo me eccessiva: è presente in tutto il gioco in maniera a dir poco ossessiva, e solo abbassandone il volume si riuscirà a godere appieno del resto del sonoro, senza confonderlo coi suoni ritmici dell'accompagnamento. Peccato: sarebbero bastate poche musiche, ma meglio curate e concentrate in alcuni punti-chiave, per dare al tutto un aspetto migliore...PRIMA IMPRESSIONE, GIOCABILITA' E LONGEVITA'
Devo dire che la prima impressione mi ha un po' deluso: a primo acchito, infatti, non riuscivo a capire cosa al di fuori della storia (che pure presenta dei punti in comune, tra i vari cliché) differenziasse questo titolo dal primo RE. Inoltre, i combattimenti all'inizio si rivelano veramente impegnativi a causa dell'esiguo numero di armi e munizioni (Aline parte totalmente disarmata!!!).
Andando avanti, però, mi rendevo conto della bellezza dell'innovazione dell'uso della torcia e del fatto che fosse a dir poco affascinante il fatto che la (bellissima) storia proseguisse secondo gli stessi avvenimenti a prescindere dal personaggio. L'atmosfera di terrore e di tensione, che solo Undying mi ha fatto provare dopo il primo RE, è realizzata in maniera eccelsa, compresi mostri che compaiono dal nulla alle nostre spalle, rumori sentiti attraverso porte che conducono a stanze vuote, ante di armadi che si muovono da sole, quadri che cambiano aspetto dal buio alla luce e così via.
Alla fine, sono rimasto a lungo attaccato allo schermo, deciso più che mai ad andare avanti per vedere cosa si celasse dietro la prossima porta, e adirandomi con la mia stupidità quando non riuscivo a risolvere quel maledetto enigma (e pensare che, quasi sempre, la soluzione era davanti ai miei occhi e io non riuscivo a vederla...).
Un gioco da finire e da rigiocare con l'altro personaggio... praticamente due giochi in uno, da finire in successione o parallelamente, a seconda di come preferite.