Il gioco è dunque essenzialmente il medesimo della versione PS3/PS Vita: ciò non di meno, la versione PS4 propone alcune aggiunte o miglioramenti. Tanto per cominciare, l'intero comparto grafico è ora a 1080p, con modelli ed ambienti maggiormente dettagliati (non possiamo dire altrettanto, invece, delle animazioni) ed un frame rate stabile e fluido. I tempi di caricamento delle aree sono inoltre decisamente ridotti, e sebbene il quartiere sia ancora suddiviso in sotto-aree piuttosto piccole, per lo meno adesso sono sufficienti 2-3 secondi per passare dall'una all'altra ed i passanti sono immediatamente visibili, oltre che molto più numerosi. Inoltre, volendo sarà possibile applicare dei filtri grafici per rendere la visuale monocromatica, o sovraesposta, o “da fumetto”, o altro ancora.
Viene inoltre introdotta la modalità Toybox, tramite la quale potrete giocare sin dall'inizio con l'intera dotazione di armi, indumenti e accessori presenti nel gioco; in questa modalità, ovviamente, saranno disattivati i trofei, ma se vi interessa godervi la storia senza troppi problemi è certamente quello che fa per voi. Altre novità riguardano il controller: tramite il touchpad sarà possibile interagire limitatamente con le ragazze, e se vorrete potrete far riprodurre l'audio dei dialoghi dall'altoparlante. Se trasmetterete la partita in streaming, inoltre, eventuali spettatori potranno intervenire tramite la chat. Saranno infine immediatamente presenti tutti i DLC rilasciati per le versioni PS3 e PS Vita.
In forza del restyle e della maggiore potenza di calcolo, la versione PS4 del gioco appare anche scevra di tutte quelle imperfezioni tecniche notate sulla sorella PS3. Questo è sufficiente per far sì che l'asticella del giudizio si sollevi leggermente, ma solo leggermente: il concept alla base rimane infatti inalterato, così come il sistema di combattimento, legnoso e bizzoso, e naturalmente rimangono anche i dialoghi interminabili. Rimane naturalmente anche il divertimento puerile di “spogliare gli avversari” tra cui, inutile dirlo, abbondano donnine abbigliate secondo vari cliché come le gothic lolita o le maid, ma è un divertimento che si esaurisce ben presto. Chi però avesse un gusto particolare per questo genere di umorismo e fosse disposto a perdonare le molte pecche del gameplay troverebbe nel lavoro di Acquire un free-roaming ricco di missioni secondarie e con una trama tutto sommato da non buttar via, o comunque coerente nelle sue assurdità. Per tutti gli altri, o per ché l'avesse già giocato su PS3 o PS Vita, è certamente meglio passare oltre.
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Nel passaggio alla Next Gen Akiba'S Trip: Undead & Undressed migliora sotto il profilo tecnico e aggiunge qualche piccola chicca. Il tutto è sufficiente per premiare l'impegno con un giudizio leggermente più alto, ma ciò non di meno il gioco conserva ancora la maggior parte dei difetti legati al gameplay. Mantiene però anche la verve e la puerile simpatia del concept, e in questo senso saprà soddisfare i fan di questo genere di umorismo meglio della controparte old-gen.


