Piaga sociale secondo alcuni, manna dal cielo secondo altri. Parliamo della pirateria nei videogiochi, fenomeno che sta producendo un volume di perdite tali da "convincere" le software house a studiare metodi più o meno alternativi nel tentativo di limitare i danni, specialmente su PC. E mentre il direttore creativo di Splinter Cell Conviction Max Beland difende a spada tratta la scelta di adottare quei DRM che tanto hanno fatto infuriare diversi videogiocatori (per giocare a Silent Hunter 5, Assassin's Creed e lo Stesso Splinter Cell è necessario che il gioco comunichi salvo intoppi con i server di Ubisoft), confermando tra l'altro che il processo di tutela è vitale per il successo del fenomeno gaming su PC, un gruppo di pirati noti con lo pseudonimo " Skid Row " annuncia di aver già bypassato il sistema di controllo, rendendo dunque vano il'estremo tentativo di Ubisoft di proteggere la proprie proprietà intellettuali. E la ruota torna a girare...









