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Hands On Final Fantasy XIV: A Realm Reborn

Terza fase BETA per la rinascita dell'MMORPG di Square Enix
Valerio De VittorioDi Valerio De Vittorio (9 luglio 2013)
Altra vittima, in senso positivo fortunatamente, del restyling è stato il sistema di combattimento. Yoshida ha precisato che quanto provato in questa terza fase BETA è comunque ancora sotto revisione e anche dopo il lancio gli sviluppatori potrebbero decidere di apportare ulteriori modifiche, ascoltando il feedback dell'utenza. Tanta cautela è forse dovuta alla volontà di accontentare diverse tipologie di giocatori, con da un lato quelli che apprezzano un sistema più lento e ragionato, basato su un simil-ATB ed altri desiderosi di un impianto più moderno, magari vicino a quanto visto in TERA o Guild Wars 2, votato all'azione e dal ritmo concitato, con tanto di salti e schivate. Il risultato ottenuto in A Realm Reborn è solido ma forse non del tutto convincente. Il ritmo risulta pacato, permettendo una gestione tattica di skill e attacchi.
Final Fantasy XIV: A Realm Reborn - Immagine 6
La creazione del personaggio vanta un buon numero di opzioni, anche se non raggiunge le vette di altri esponenti del genere
Allo stesso tempo le tempistiche non sono sempre chiare, con tempi di risposta a volte troppo lunghi che impediscono concatenazioni di affondi soddisfacenti, magari mescolando l'auto attack con magie. E' interessante l'idea di bilanciare l'utilizzo di determinate skill associando effetti collaterali, come ad esempio nel caso del Thaumaturge che deve sfruttare con intelligenza l'elemento gelo poco potente ma in grado di abbassare il consumo dei punti magia, con il fuoco che viceversa più viene utilizzato più danni infligge, al costo però sempre maggiore di mana. Ogni Job ha le sue peculiarità, garantendo sulla carta una profondità tattica interessante e promettente.

Il 27 agosto segna poi l'arrivo di Final Fantasy XIV anche su Playstation 3, finalmente. Questa fase BETA ha permesso di provare a fondo la versione console, che si è dimostrata decisamente solida. Come accadde con l'undicesimo capitolo, anche in questo seguito l'interfaccia appare studiata perfettamente per l'utilizzo via pad (utilizzabile anche su PC). Obiettivo non facile, considerata la complessità del titolo. Il secondo scoglio è il comparto tecnico, brillante e dettagliato su PC e che per forza di cose ha subito dei tagli per poter girare comodamente su una console ormai vecchia di sei anni. Il calo è vistoso, soprattutto nella risoluzione a video che sporca l'immagine, ma abituatisi al distacco con la controparte PC, si apprezza la solidità del motore grafico, mentre l'alto livello artistico mantiene gradevole l'aspetto estetico. Permangono fastidiosi rallentamenti, ma parliamo di un codice che ha davanti ancora due mesi di lavorazione.
A Realm Reborn convince, ma ha ancora molto da dimostrare. Preso in mano, il gioco accoglie l'utente, invitandolo ad esplorare il vastissimo mondo, assorbendolo con centinaia di quest e cose da fare. Un progetto così ampio però deve essere in grado di tenere anche sulla lunga distanza. Le aree avanzate dedicate al PvE e soprattutto al PvP sono ancora tutte da verificare, così come i dungeon istanziati finora provati erano divertenti ma molto semplici, per questo ci aspettiamo quest più articolate ed intriganti. Per non parlare del crafting, ancora da provare a fondo, così come elementi interessanti come i nuovi FATE, devono dimostrare di sapersi mantenere coinvolgenti anche dopo mesi. Insomma, il lavoro di Naoki Yoshida deve convincerci che vale la pena abbonarsi per tornare a spendere ore del nostro tempo a Eorzea, il biglietto da visita ci ha ben disposti, il resto lo scopriremo con la versione definitiva in uscita il 27 agosto.

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A Realm Reborn ci sta convincendo. Questa terza fase BETA ci ha risucchiato grazie alla miriade di quest da fare, all'eccellente comparto estetico ed al solido sistema di combattimento. Il restyling è evidente ed apportato con intelligenza, così come appare promettente anche la versione PS3. Questo Final Fantasy ha comunque ancora molto da dimostrare, soprattutto a quanti sono rimasti scottati dall'esperienza passata.