Visto che ci sono tante persone capaci di definire "campionessa" una tennista che in 15 anni di carriera (da "sogno", cit. Gazzetta) ha vinto 11WTA di cui 9 tornei dell'oratorio, non mi stupisce affatto che ci siano tante persone capaci di affannarsi nel patetico (ed inutile) tentativo di revisionismo storico dell'intera carriera di un pilota, il miglior pilota italiano avuto dai tempi di G.Agostini. Al punto da negare la possibilità di chiamarlo "campione", guai a chi si azzarda a farlo, eh, vergogna ed in ginocchio sui ceci in sala mensa!
Per fortuna la storia di questo sport, come dello sport in generale, non la fanno nè i commenti dei fanboy, nè quelli degli haters, nè tantomeno le noiose diatribe internettiane cui assistiamo oramai da anni divenute oramai più grottesche di un balletto della Lecciso.
Su questa vicenda è del tutto inutile stare a dire la mia, dato che il fulcro del topic (e delle baggianate internettiane post-Sepang) è tutto qui, magnificamente espresso con dono della sintesi nella frase sopra riportata. Cristallino.
Non si tratta di discutere una gara. Si tratta di discutere una stagione intera. Anzi no, non una stagione intera, bensì una carriera intera del pilota più amato&odiato al mondo. Anzi, non si tratta nemmeno di "discutere", bensì solo di distruggere un'intera carriera. Negarla. Infangarla. Rovinarla fino al midollo, gettando merda su tutto il pregresso con un rancore che ho visto poche volte nella storia dello sport professionistico (calcio escluso), e dire che ne seguo tantissimo da 30-32 anni.
Ma per fortuna, anche in questo caso, la storia e la caratura dei singoli atleti/sportivi non la fanno i commenti dei fanboy vs haters, nè tantomeno le acredini internettiane.
Rivolgo un grandissimo, enorme plauso a Max Biaggi, il quale stuzzicato per ovvi motivi al riguardo da diversi giornalisti, con lo scopo di aggiungere altro materiale a questa diatriba ha replicato di lasciarlo fuori facendo capire che queste cose sono affari loro (M vs V), mentre la sua opinione non conta. Magari avessero seguito il suo esempio alcune delle pseudo-verginelle della moto, a quest'ora ci saremmo risparmiati commoventi lettere strappalacrime di ex piloti timorati di Dio degne dei più infimi salotti di Barbara d'Urso, e qualche tweet velenoso di chi in pista era tutto fuorchè un angioletto.
Fa niente, avanti così, finchè i fegati verdi sono quelli altrui non c'è alcun problema![]()