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Cane nero!
Partendo dal presupposto che il rap americano e quello italiano sono due cose lontanissime (basti pensare che solo qualche gruppo di nicchia tipo i Phlaminio Mafia sono riusciti a farsi apprezzare oltreoceano) direi che in Italia ci sono state due fasi del rap:
La prima, nata negli anni '80, con gente tipo Jovanotti, Neffa, Articolo 31 e la Spaghetti Funk, Frankie Hi-Nrg eccetera che per la maggiore oggi non sono più attivi oppure si sono dati ad altra roba.
Poi c'è stato un vuoto, e ricordo benissimo un'intervista di inizi 2000 dove Frankie sosteneva che il rap italiano fosse morto o comunque in una fase non produttiva. Qualche anno dopo c'è stata la ribalta di gente tipo Mondo Marcio e Fabri Fibra (che comunque si presta a fare altre cagate musicali) che hanno riacceso la luce e fatto emergere tanti rapper che altrimenti sarebbero rimasti nell'ombra.
La riattivazione da parte di Space One della Spaghetti Funk e l'incontro poi con la Dogo Gang (rappresentante della nuova scuola) non possono che far ben sperare per il futuro.
Io ascolto rap da parecchio, complice anche la presenza dalle mie parti di una stimata scuola reggae (le cui sonorità non sono poi così differenti), e a chi si vuole avvicinare a questo mondo farei ascoltare un po' di tutto, partendo dal passato fino ad oggi, anche per sottilineare il fatto che non è che i testi rap sono diventati significativi solo adesso, ma lo sono sempre stati.
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