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Demente precario
“Questo è senza dubbio Mecha bu! La sua aura somiglia moltissimo a quella di Majin Bu, ma è molto più sinistra e fredda!” disse Pan, la quale ovviamente si riferiva al Bu ciccione amico di suo nonno Satan, ovvero l'unico che mai avesse conosciuto. “Che potenza... è molto superiore a Hildegard... e se eravamo impotenti contro di lui temo che contro questo mostro potremo fare ancora meno!” commentò amaro Turble. “Beh, ciò non ha la minima importanza, dal momento che saremo solo io e Pan ad affrontarlo!” asserì Bra. “Aspetta un momento! E' vero che fondendovi in Bran e trasformandovi in Super saiyan perfetto diventereste indubbiamente molto più forti rispetto a tutti noi, ma se vi daremo una mano ciò per voi rappresenterà solo un vantaggio!” ribatté Shora. “Non è così!” lo contraddisse Trunks, che poi proseguì “Anche a me piacerebbe dare il mio contributo alla battaglia, ma non dobbiamo scordarci la natura del nemico che ci troveremmo ad affrontare! Immagini cosa succederebbe se quel mostro ci assorbisse? E' quasi certo che ne sia in grado se Majin Bu aveva questo potere! E se ciò accadesse invece di aiutare Bran finiremmo soltanto col metterla maggiormente in difficoltà!”. Pan annuì “E' proprio questo il punto! Ero certa che Trunks lo avrebbe compreso immediatamente! Il vostro aiuto sarà sempre e comunque prezioso e ben accetto! Ma non contro questo avversario! Contro di lui ce la dovremo cavare da sole!”. “Ciò tuttavia non significa che resteremo con le mani in mano! Mentre le ragazze affronteranno Mecha Bu noi andremo su Marte e regoleremo i conti con Ghiller! Non dimenticatevi il motivo per cui mi sono alleata con voi!” disse Zaina. Il gruppo concordò all'unanimità. Mentre Bran si sarebbe scontrata con Mecha Bu sulla Terra, Trunks, Shora, Black Tiger, Turble, Abo, Kado, Arier e la stessa Zaina sarebbero partiti alla volta del pianeta rosso per sgominare una volta per tutte la malvagia coalizione. “Aspettate un momento! Avrete bisogno di un mezzo di trasporto...” osservò Bulma. “Non sarà necessario! Io sono in grado di viaggiare nello spazio aperto e di creare una barriera d'aria che permetta agli altri di raggiungere tranquillamente Marte volando! Comunque ti ringrazio Bulma!” sorrise Arier. L'ennesima, terribile battaglia stava per avere inizio. Avrebbero mai avuto fine quella drammatica guerra tra bene e male valevole per la sorte dell'universo?
Nel frattempo, in un pianeta lontano, a qualcuno non sfuggì quella presenza a lui tanto familiare. Del resto l'aura di Mecha Bu era talmente potente da poter essere avvertita praticamente in tutto l'universo, per quanto in maniera sempre più flebile man mano che aumentava la distanza dalla Terra, al punto che molti avrebbero potuto non farci particolare caso. Ciò però non poteva valere per colui che aveva creato Majin Bu migliaia di anni prima: il mago Bibidi.
“Ehi! Questo è il mio Majin Bu! No... non è lui! Però ci somiglia davvero parecchio!” constatò il redivivo mago, quale si trovava all'interno di quella che aveva tutta l'aria di essere la stanza di un palazzo. “Hehehe! Sembra che chiunque sia stato a crearlo ti abbia surclassato! Il tuo Majin Bu non si avvicinava nemmeno lontanamente alla potenza di questo, o sbaglio?” disse una figura dall'aspetto giovanile che se ne stava seduto sul trono al centro della stanza. Era completamente avvolto da un mantello viola che rendeva impossibile esprimere valutazioni sulla sua conformazione fisica, in quanto tutto ciò che si poteva scorgere di lui era la testa. Non doveva tuttavia essere particolarmente alto. I suoi lineamenti erano giovani e morbidi come quelli di un ragazzino, i suoi capelli erano di color ambra pettinati in maniera bizzarra, a ciuffi, in maniera quasi identica a quella di Gohan da normale quando aveva partecipato al Cell Game. I suoi occhi erano invece grandi e di un nero molto vivo, il suo sguardo era quello di una persona dall'intelligenza estremamente vivace, e la frecciata lanciata a Bibidi era una conferma in merito al fatto che il senso dell'ironia di certo non gli difettava. A dispetto del suo fare vivace e fanciullesco egli doveva possedere una personalità fortissima, in quanto sul suo volto troneggiava la “M” tipica dei seguaci di Bibidi, così come di quelli del figlio, eppure egli non sembrava affatto essere sottomesso al mago, come la sua irriverenza dimostrava. “Non ha importanza! Qualche mascalzone ha approfittato nel mio lavoro e dei miei sforzi! Se lo costruisca da solo il proprio mostro se proprio ne vuole uno!” disse il pittoresco mago battendo i piedi per terra e agitando i pugni in aria in segno di una collera che non poteva che risultare buffa agli occhi del proprio interlocutore, che infatti sorrise a metà tra il divertito e l'intenerito, benché sapesse di avere di fronte qualcuno che nella sua vita era stato causa della morte di innumerevoli creature per il fatto di aver creato Majin Bu. “Adesso vado li e gli insegno io a...” fece Bibidi che però venne fermato dalla voce ferma dell'altro. “E come pensi di fare? Il mostro ce l'ha lui! Mica tu! Andresti soltanto a farti ammazzare! “ disse colui che stava seduto sul trono. “In effetti... però mi da fastidio lasciare le cose come stanno senza fare nulla!” confidò il mago con un'espressione di dispiacere quasi tenera se non fosse stata stampata sul volto di uno dei più brutti esseri che mai fossero apparsi nell'universo. “Sei troppo irruento, caro Bibidi! Hai talento con la magia! Infatti sei stato tu il primo a creare Majin Bu, ma ogni tanto dovresti fermarti a riflettere di più su quello che fai! Come quando hai liberato il tuo mostro prima ancora di esserti accertato di saperlo controllare! E cosa hai ottenuto così facendo? Hai attirato su di te le ire dei Kaiohshin, uno dei quali ti ha fatto la pelle! Se fossi stato capace di controllare il tuo mostro non saresti stato sconfitto! Avresti dovuto ragionare di più, e pensare ad un modo per rendere maggiormente obbediente quella creatura! Ma ti ha tradito la fretta! La nemica di ogni persona ambiziosa! Ne so qualcosa, dal momento che essa tradì anche me! E ciò mi costò la vita! Tuttavia io sono qualcuno che impara bene le lezioni!” disse egli. “E allora che cosa facciamo? Colui che ha creato quel mostro potrebbe minacciare tutto l'universo, e dunque anche noi! E probabilmente nemmeno tu saresti capace di batterlo!” chiese il mago. “Elaboreremo una strategia! Deve comunque essere lui a venire da noi per poter rappresentare una minaccia, e quando ciò accadrà ci saremo già organizzati a dovere” rispose con tranquillità l'altro, assumendo un'espressione pensierosa. Chi era quel personaggio misterioso? Quali intenzioni lo animavano? Che ruolo avrebbe avuto in quello stato di frenesia in cui versava l'universo con tanti personaggi con diversi fini esortati dagli eventi ad agire?
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