Il ragionamento che fanno da noi di solito č: "10 č la perfezione, e la perfezione non esiste A PRIORI nč in un compito, nč in un'interrogazione. Ergo il 10 non si da mai a nessuno, nemmeno se si trattasse di Einstein o di Dante".
Ragionamento merdoso, ne sono consapevole, ma spesso viene accettato da quelli che lo ascoltano.![]()
Ma se io svolgo un compito senza nemmeno il segno di una penna rossa o di una cancellatura, a me quella sembra proprio la perfezione.
In ogni caso oggi e domani niente scuola. Sono andato a togliere un dente del giudizio e domani dovrņ rimanere a casa per una sorta di riabilitazione.
Don't you think if I were wrong I'd know it?
No, loro intendono con "perfezione" uno stato che non si può superare in alcun modo, e questo mi pare ovvio che sia impossibile in un compito (semmai la perfezione esiste in matematica o comunque nelle materie che adottano dei criteri rigidi e precisi nelle valutazioni). Ma ciò non giustifica IMHO l'inesistenza dei 10; se nella scala delle valutazioni sono presenti, perchè non bisognerebbe darli agli studenti che dimostrano di essere superbi?
Quello che non condivido non è tanto la definizione di "perfezione", bensì il suo accostamento al voto 10.
Ultima modifica di TOB; 16-12-2010 alle 17:06
Ma poi, una scala perfetta non dovrebbe essere quella dove la media dei due estremi dà il 6?
Se neghi il 10, devi partire almeno dal 3. Chi non lo fa non ha ben chiara la griglia matematica.
M'illumino d'immenso.
Shepard
Secondo giorno di occupazione, procede tutto bene ma sono dovuto tornare presto perchè soffrivo davvero troppo per il freddo.