Oddio alle medie chiunque stia più di mezz'ora a studiare è da ricovero, quindi è logico che ci sia un aumento delle ore di studio, ma arrivare a 9 ore ce ne vuole.
Oddio alle medie chiunque stia più di mezz'ora a studiare è da ricovero, quindi è logico che ci sia un aumento delle ore di studio, ma arrivare a 9 ore ce ne vuole.
Io sono convinto che sia il metodo di studio il problema: personalmente ho una grande qualità, utilissima nello studio, che è la pronta e facile comprensione. Mi basta leggere una volta il testo, qualunque sia la lunghezza, e immediatamente assimilo le informazioni, e quasi sempre ripeto ciò che ho letto, possibilmente a voce alta, di modo che le idee si fissano naturalmente, il tutto senza il minimo ausilio della memoria (cercate, per quanto le materie lo rendano possibile, di non studiare a memoria, il più grande errore).
Quindi le varie letterature (greco, latino e italiano), filosofia, fisica e biologia e chimica (anche se meno) sono subito assimilabili, mentre per la storia è più difficile perchè è tutta mnemonica. Inutile, imho, leggere e sottolineare, perdita di tempo, è la mente che sottolinea le cose necessarie automaticamente.
Le versioni, nei primi anni di liceo, sono un problema (in generale il primo anno di Liceo è un problema, tutto nuovo e più lento perchè c'è da rodare): ci si mette molto a completarle, anche se, se si è fatto un buon ginnasio, si dovrebbe essere abbastanza veloci. Poi personalmente, ho sempre trovato vari rimediucci per le versioni, che mi hanno aiutato con il tempo. Con il passare degli anni, le versioni diverranno sempre meno un problema: ricordi metà vocaboli senza cercarli sul dizionario, alcuni costrutti possono essere addirittura tradotti all'impronta, in generale (almeno personalmente) l'importanza delle versioni decresce, a vantaggio dei classici latini e greci da portare all'orale.
Insomma, per me è un problema di ambientamento e di abitudine, e soprattutto di metodo di studio.
Come fai a dire che non ti ha mai dato problemi se ti sta completamente sfasando la routine giornaliera?
Non puoi basarti sulla tua esperienza delle medie: mondo diverso, dove spesso studiare diventa un optional e dove è sufficiente ripassare il giorno prima del compito.
Forse il libro è mal realizzato o la prof spiega male, ma ti assicuro che io in storia sono sempre uscito con 8 o 9 a fine anno pur avendo un libro complicato, dormendo in classe e studiandola massimo un'ora il giorno prima. Magari avrò una predisposizione per tale materia, ma ciò non toglie che tu possa tranquillamente superare queste difficoltà con un metodo di studio più adeguato.
Magari avrai anche ragione sul libro di testo, ma ti assicuro che è anche un tuo problema, lo è sempre, il quasi lo lascio per quei poveri cristi che si ritrovano ad essere "istruiti" da qualche imbecille che legge il giornale ed assegna tutto per casa.
M'illumino d'immenso.
Shepard
Mi succede esattamente la stessa cosa.Io sono convinto che sia il metodo di studio il problema: personalmente ho una grande qualità, utilissima nello studio, che è la pronta e facile comprensione. Mi basta leggere una volta il testo, qualunque sia la lunghezza, e immediatamente assimilo le informazioni, e quasi sempre ripeto ciò che ho letto, possibilmente a voce alta, di modo che le idee si fissano naturalmente, il tutto senza il minimo ausilio della memoria (cercate, per quanto le materie lo rendano possibile, di non studiare a memoria, il più grande errore).
A dire il vero io trovo la storia una materia fortemente logica, fatta più di rapporti causa/conseguenza che di nomi, guerre e date.Quindi le varie letterature (greco, latino e italiano), filosofia, fisica e biologia e chimica (anche se meno) sono subito assimilabili, mentre per la storia è più difficile perchè è tutta mnemonica.
Certo, questi ultimi tre fattori sono importanti ma io cerco sempre prima di memorizzare la logica di un periodo storico, poi i nomi pian piano s'incollano da sé.
Mamma mia, quanto ti quoto. Mi viene da ridere quando trovo gente che con il loro bravo evidenziatore rosa sottolineano qua e là sperando che la cosa possa giovare loro.Inutile, imho, leggere e sottolineare, perdita di tempo, è la mente che sottolinea le cose necessarie automaticamente.
Non trovo utilissimi neanche gli schemi, visto che secondo me una buona mente è in grado di organizzare le idee dentro di sé senza riportarlo su carta e, soprattutto, trovo gli schemi un limite allo spessore che si vuole dare ad un'interrogazione: quando lo schema ce l'hai dentro la testa o, meglio ancora, si improvvisa ogni volta, puoi permetterti di spaziare tra più discipline o attingere anche da materiale esterno che già conosci.
Tornando IT, la prima assenza dell'anno *_*
Il giorno in cui ti troverai davanti a 1200 pagine da studiare e dare tutte in una botta, vedremo se penserai ancora che è la mente a creare schemi ed evidenziature varie.
Ma chissà se con l'università attuale vi ritroverete mai a doverlo fare.
In realtà i metodi di studio variano da persona a persona e sono tutti validi, l'importante è raggiungere lo scopo. Schemi ed evidenziature servono a fissare nella mente immagini e strutture su cui attorno costruire discorsi più complessi.
Un buon metodo di studio è leggere una prima volta, ripassarci sopra mettendo in evidenza gli aspetti più importanti e cercando di fissare i concetti, infine ripassare una terza volta ripetendo a voce alta. Questo di solito è il consiglio che do.
Poi ognuno è fatto a modo suo e il cervello di ognuno è differente. Solitamente il metodo che descrivi tu è adatto per le scuole superiori (poche pagine, tempi brevi, memoria a breve termine), meno adatto per gli studi universitari (molte pagine, anzi molti testi, tempistiche lunghe, uso della memoria a lungo termine).
A torme, di terra passarono in terra,
Cantando giulive canzoni di guerra,
Ma i dolci castelli pensando nel cor;
Per valli petrose, per balzi dirotti,
Vegliaron nell’arme le gelide notti,
Membrando i fidati colloqui d’amor.
Non so che dirti, penso di essere una persona che si adatta facilmente, infatti alle medie il mio "metodo" era piuttosto differente (mi limitavo a seguire in classe e a ripetere la spiegazione in base a cosa avevo capito senza toccare libro a casa, in breve), quindi non vedo perché la mia elasticità mentale non dovrebbe permettermi di trovare un'eventuale nuova soluzione se questa in futuro non dovesse andare più bene.
A torme, di terra passarono in terra,
Cantando giulive canzoni di guerra,
Ma i dolci castelli pensando nel cor;
Per valli petrose, per balzi dirotti,
Vegliaron nell’arme le gelide notti,
Membrando i fidati colloqui d’amor.
Quando parlavo di sottolineare mi riferivo proprio a quanto detto da Naoto. Non dico che dovevo studiare 1200 pagine, anche perchè in un solo pomeriggio sarebbe stato impossibile, ma già 10 capitoli risultavano belli sostanziosi e sottolineare le parti importanti ti aiutava a regolarti con i vari argomenti di una materia, tant'è che di fianco ad ogni paragrafo ci mettevo due o tre paroline che mi aiutassero a capire di quale argomento trattare senza andare a spulciare tra i paragrafi stessi, cosa che ti faceva perdere solo più tempo. In ogni caso appunti is the way. Un prof ama sentirsi ripetere quello che ha detto.