Pagina 26 di 31 PrimaPrima ... 162425262728 ... UltimaUltima
Risultati da 251 a 260 di 306
  1. #251
    Senior Member L'avatar di Triny
    Data Registrazione
    Thu Dec 2008
    Messaggi
    344

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Shaoran Visualizza Messaggio
    Al bando l'ipocrisia, dico solo una cosa: Eluana è morta di disidratazione, vittima di un omicidio (o suicidio?) legalizzato. Solo questo dovrebbe far riflettere.
    purtroppo la triste verità è che eluana è morta in un incidente stradale nel '92

    riappropiamoci un po della dimensione familiare e della dignità e libertà di una persona(anche di voler morire si)
    Ultima modifica di Triny; 12-02-2009 alle 22:58

  2. #252
    Cazzaro L'avatar di Shaoran
    Data Registrazione
    Mon Oct 2008
    Località
    da un manga
    Messaggi
    44

    Predefinito

    purtroppo la triste verità è che eluana è morta in un incidente stradale nel '92
    Quella ragazza era ancora viva quando i medici hanno sospeso la nutrizione.

    riappropiamoci un po della dimensione familiare e della dignità e libertà di una persona(anche di voler morire si)
    Certe volte qualcuno dichiara di voler morire in momenti di forte tensione psicologica ed emotiva, ma a mio avviso questo criterio - se pur spiegabile data la situazione - non ha valore. Il paziente (proprio in quanto tale) deve rimettersi nelle mani dei medici che hanno il dovere di provvedere alla sua guarigione. Evitando inutili "accanimenti terapeutici", la speranza è l'ultima a morire

  3. #253
    Moderatore Viandante L'avatar di IISNT
    Data Registrazione
    Tue Dec 2002
    Messaggi
    3,219

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Shaoran Visualizza Messaggio
    Quella ragazza era ancora viva quando i medici hanno sospeso la nutrizione.
    17 anni di stato vegetativo con la corteccia cerebrale irrimediabilmente danneggiata nella sua parte più importante (quella che permette stimoli e coscienza) e vertebra spaccata a tal punto da provocare una paralisi totale sarebbe essere viva?
    Vorrei far notare che la morte viene dichiarata non quando il corpo smette di funzionare (non sarebbero altrimenti possibili i trapianti di cuore) ma quando termina l'attività cerebrale. Eluana aveva la parte superiore danneggiata e divisa dal resto del cervello, il che significa che non può essere dichiarata morta ma non può nè avere stimoli ne pensare ne prendere coscienza. Erano rimasti solo degli impulsi memorizzati nel tronco che permettevano stimoli automatici quale l'apertura degli occhi con l'alternarsi del giorno e della notte.


    Certe volte qualcuno dichiara di voler morire in momenti di forte tensione psicologica ed emotiva, ma a mio avviso questo criterio - se pur spiegabile data la situazione - non ha valore. Il paziente (proprio in quanto tale) deve rimettersi nelle mani dei medici che hanno il dovere di provvedere alla sua guarigione. Evitando inutili "accanimenti terapeutici", la speranza è l'ultima a morire
    Sbagliatissimo, considerando che molti medici sono affetti da morale vitalistica. Lo studio morale della medicina non spetta assolutamente ai dottori, dato che è uno studio molto complicato che richiede del tempo. Questo è campo della bioetica che deve dare le giuste indicazioni.
    Il medico deve agire quando è il caso di farlo, ma servono studi di tutt'altro genere per dare le giuste limitazioni e questi studi vengono appunto compiuto in ambito bioetico.
    Trall'altro non capisco: dici di evitare inutili accanimenti terapeutici e poi consideri omidicidio il caso della Englaro? che è uno degli esempi più lampanti di accanimento terapeutico mai avuto nella storia dell'uomo

    ps:
    Io ora molto freddamente e razionalmente ti dico che se dovesse accadermi qualcosa e la medicina attuale dice che non c'è nulla da fare non voglio essere tenuto attivo senza speranza artificialmente con vitamine, medicine e lavande gastriche. Se io ti dico questo, per quale motivo se domani mi dovesse accadere qualcosa devo essere nelle mani di un dottore che invasato dal senso del dovere ritiene legittima la violazione del mio corpo contro la mia volontà per non farmi morire anche se non c'è più nulla da fare?
    Questo non è un salvare la vita, è un non lasciar morire che priva la persona dell'unica cosa veramente sua: il proprio corpo e la propria dignità
    Ultima modifica di IISNT; 13-02-2009 alle 04:32

  4. #254
    Cazzaro L'avatar di Shaoran
    Data Registrazione
    Mon Oct 2008
    Località
    da un manga
    Messaggi
    44

    Predefinito

    17 anni di stato vegetativo con la corteccia cerebrale irrimediabilmente danneggiata nella sua parte più importante (quella che permette stimoli e coscienza) e vertebra spaccata a tal punto da provocare una paralisi totale sarebbe essere viva?
    Vorrei far notare che la morte viene dichiarata non quando il corpo smette di funzionare (non sarebbero altrimenti possibili i trapianti di cuore) ma quando termina l'attività cerebrale. Eluana aveva la parte superiore danneggiata e divisa dal resto del cervello, il che significa che non può essere dichiarata morta ma non può nè avere stimoli ne pensare ne prendere coscienza. Erano rimasti solo degli impulsi memorizzati nel tronco che permettevano stimoli automatici quale l'apertura degli occhi con l'alternarsi del giorno e della notte.

    La questione della malattia "irreversibile" non può essere portata al di fuori di ciò che la Scienza è la Medicina hanno concretamente stabilito secondo natura: uno è Morto quando l'encefalo è Piatto. Punto.
    Siccome la questione è diventata ideologica, ed Eluana doveva morire per forza, la situazione relativa al suo reale stato è passata in secondo, anzi in decimo piano!
    Eluana era semplicemente "dormiente".
    Stava "benissimo".Per quel che può valere questo termine in una persona ovviamente costretta in un letto.

    Il problema, infatti, è sorto perchè quando uno sospende l'alimentazione e soprattutto l'idratazione ad una persona, e la sospende in modo netto, la persona non può rimanere in vita più di tanto. Sorpattutto se concorri con delle medicine particolari.
    Eluana è morta di sete. Questo è quanto. Non è stato staccato un macchinario artificiale, che la teneve viva in modo forzato. Non è stata spenta un batteria. Non è stato staccato un arto o un organo meccanico, senza il quale al limite non sarebbe stata possibile l'impulso del cervello.. E' morta di sete.

    Quanto e come questo possa essere definito "morte dolce" o "necessaria" o "inevitabile", lo lascio stabilire a voi.

    Eluana, a mio avviso come tutti gli altri pazienti in situazioni simili, doveve essere lasciata VIVERE e doveva continuare ad essere CURATA, cercando il modo più UMANO per tentare di svegliarla.

    Il suo "stato" era definitio "vegetativo" in modo da usare questo termine come una specie di randello ideologico.

    Chi decide chi è "vegetale"? E come si permette?

    Se uno lo è, perchè non può vivere al nostro stesso modo, allora chi si permette di decidere chi può vivere, perchè ne "vale la pena"? Ma vi rendete conto dell'ABOMINIO di queste definizioni e di questi fatti?

    Insomma, io non vedo nessun "bene" nelle problematiche sollevate pretestuosamente in questi tempi e in questi modi.

    Sbagliatissimo, considerando che molti medici sono affetti da morale vitalistica. Lo studio morale della medicina non spetta assolutamente ai dottori, dato che è uno studio molto complicato che richiede del tempo. Questo è campo della bioetica che deve dare le giuste indicazioni.
    Il medico deve agire quando è il caso di farlo, ma servono studi di tutt'altro genere per dare le giuste limitazioni e questi studi vengono appunto compiuto in ambito bioetico.
    Trall'altro non capisco: dici di evitare inutili accanimenti terapeutici e poi consideri omidicidio il caso della Englaro? che è uno degli esempi più lampanti di accanimento terapeutico mai avuto nella storia dell'uomo
    Riguardo la Medicina e l' "ordine Medico" in genere, il problema dell' Eutanasia non dovrebbe proprio porsi. Infatti per deontologia, il Medico deve procurare le cure e allievare il dolore. Inoltre la Medicina, come Scienza, deve ricercare metodi Umani di cura nei limiti delle sue possibilità. Non certo fermarsi, oppure trovare espedienti per eliminare i problemi, invece che affrontarli.
    Il medico sta pericolosamente diventando anch'esso esponente di un Partito. La Medicina sta diventando esecutrice di interessi di partito (di qualsiasi "schieramento" si parli).
    Il Codice deontologico, che è al di sopra di tutto e che è davvero come se fosse un codice di "missionari di civiltà", è allegramente ignorato.
    Questo è quanto. Ed è allarmante.
    Quanto il caso Englaro, leggi sopra

    ps:
    Io ora molto freddamente e razionalmente ti dico che se dovesse accadermi qualcosa e la medicina attuale dice che non c'è nulla da fare non voglio essere tenuto attivo senza speranza artificialmente con vitamine, medicine e lavande gastriche. Se io ti dico questo, per quale motivo se domani mi dovesse accadere qualcosa devo essere nelle mani di un dottore che invasato dal senso del dovere ritiene legittima la violazione del mio corpo contro la mia volontà per non farmi morire anche se non c'è più nulla da fare?
    Questo non è un salvare la vita, è un non lasciar morire che priva la persona dell'unica cosa veramente sua: il proprio corpo e la propria dignità
    Te lo spiego subito.
    Trovo che sia assurdo accogliere le volontà dei malati quali "testamenti" per eseguire "sentenze" di morte su di loro in casi di peggioramento.
    Come può essere un malato a decidere della sua vita, in qualsiasi momento, se proprio perchè malato è affidato alla decisione di chi deve curarlo?
    Per farti un esempio: se io in un momento di "iper-sensibilità" psichica stabilisco per iscritto che voglio morire se vado in coma, a prescindere da quello che può succedere, e per questo si esegue questa mia volontà e mi tolgono di mezzo... e se le cure invece potessero aiutarmi?? E se queste cure potessero capovolgere lo stato di coma? La soluzione non ci sarebbe, perchè io comunque ho stabilito che se vado in coma voglio morire! E chi lo dice che in un momento successivo non possa aver cambiato idea, non potendola però metter per i scritto!

    Insomma, si può stabilire legalmente e per via medica il suicidio assistito?

    E la medicina a che servirebbe più?

  5. #255
    Siddharta L'avatar di Buddha94
    Data Registrazione
    Tue May 2008
    Località
    Nirvana
    Messaggi
    15,701

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Shaoran Visualizza Messaggio
    Te lo spiego subito.
    Trovo che sia assurdo accogliere le volontà dei malati quali "testamenti" per eseguire "sentenze" di morte su di loro in casi di peggioramento.
    Come può essere un malato a decidere della sua vita, in qualsiasi momento, se proprio perchè malato è affidato alla decisione di chi deve curarlo?
    Per farti un esempio: se io in un momento di "iper-sensibilità" psichica stabilisco per iscritto che voglio morire se vado in coma, a prescindere da quello che può succedere, e per questo si esegue questa mia volontà e mi tolgono di mezzo... e se le cure invece potessero aiutarmi?? E se queste cure potessero capovolgere lo stato di coma? La soluzione non ci sarebbe, perchè io comunque ho stabilito che se vado in coma voglio morire! E chi lo dice che in un momento successivo non possa aver cambiato idea, non potendola però metter per i scritto!

    Insomma, si può stabilire legalmente e per via medica il suicidio assistito?

    E la medicina a che servirebbe più?
    Ma quì si parla di un coma, tipo lo stato vegetativo, dal quale è praticamente impossibile tornare indietro. E' ovvio che se ci sono curein grado di guarire il malato, nessuno permetterà mai che il malato muoia anche se è scritto nel testamento. Come già detto il testamento serve solo nel caso in cui sia impossibile un ritorno alle condizioni normali.

  6. #256
    No all'islamizzazione!
    Data Registrazione
    Sun Apr 2007
    Località
    In your nightmares!
    Messaggi
    12,690

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da kakashi94 Visualizza Messaggio
    Ma quì si parla di un coma, tipo lo stato vegetativo, dal quale è praticamente impossibile tornare indietro. E' ovvio che se ci sono curein grado di guarire il malato, nessuno permetterà mai che il malato muoia anche se è scritto nel testamento. Come già detto il testamento serve solo nel caso in cui sia impossibile un ritorno alle condizioni normali.
    Bene, detto questo posso votarmi all'EUTANASIA, in quanto priva di cervello...come tanti...del resto! Anzi, dirò ai miei genitori di farmi morire in fretta e senza dolore!Se questa sarà la nuova legge del futuro! Oh, mamma!!!

  7. #257
    Cazzaro L'avatar di Shaoran
    Data Registrazione
    Mon Oct 2008
    Località
    da un manga
    Messaggi
    44

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da kakashi94 Visualizza Messaggio
    Ma quì si parla di un coma, tipo lo stato vegetativo, dal quale è praticamente impossibile tornare indietro. E' ovvio che se ci sono curein grado di guarire il malato, nessuno permetterà mai che il malato muoia anche se è scritto nel testamento. Come già detto il testamento serve solo nel caso in cui sia impossibile un ritorno alle condizioni normali.
    Il punto è proprio questo. Nessuno può sapere se lo stato in cui si trova un paziente sia irreversibile o meno, e nessuno meno che mai può permettersi di decidere sulla sorte del paziente stesso.
    Non si scherza così facilmente con la vita. Il destino (o il volere di Dio, dipende dal fatto se ci credi o meno) è mutevole e a noi sconosciuto. Neppure la scienza è in grado di spiegare certi avvenimenti e certi "miracoli". Nessuno, in sostanza, può sapere cosa riserva il destino.

    Ti faccio alcuni esempi.

    Terry Schiavo si è risvegliato dopo 20 anni di coma e stato vegetativo ---> link

    Un altro ancora dopo 2 anni di coma cui i medici lo avevano dato per "irreversibile" ---> link

    Simone Massa si è risvegliato dopo 11 anni di Coma ---> link

    E potrei continuare all'infinito.

    Se avessero staccato a loro la spina? E se anche Eluana si fosse svegliata dopo 20 anni come quel ragazzo? Meditate

    Bene, detto questo posso votarmi all'EUTANASIA, in quanto priva di cervello...come tanti...del resto! Anzi, dirò ai miei genitori di farmi morire in fretta e senza dolore!Se questa sarà la nuova legge del futuro! Oh, mamma!!!
    Un commento più intelligente no eh?
    Ultima modifica di Shaoran; 13-02-2009 alle 16:41

  8. #258
    Siddharta L'avatar di Buddha94
    Data Registrazione
    Tue May 2008
    Località
    Nirvana
    Messaggi
    15,701

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Shaoran Visualizza Messaggio
    Il punto è proprio questo. Nessuno può sapere se lo stato in cui si trova un paziente sia irreversibile o meno, e nessuno meno che mai può permettersi di decidere sulla sorte del paziente stesso.
    Non si scherza così facilmente con la vita. Il destino (o il volere di Dio, dipende dal fatto se ci credi o meno) è mutevole e a noi sconosciuto. Neppure la scienza è in grado di spiegare certi avvenimenti e certi "miracoli". Nessuno, in sostanza, può sapere cosa riserva il destino.

    Ti faccio alcuni esempi.

    Terry Schiavo si è risvegliato dopo 20 anni di coma e stato vegetativo ---> link

    Un altro ancora dopo 2 anni di coma cui i medici lo avevano dato per "irreversibile" ---> link

    Simone Massa si è risvegliato dopo 11 anni di Coma ---> link

    E potrei continuare all'infinito.

    Se avessero staccato a loro la spina? E se anche Eluana si fosse svegliata dopo 20 anni come quel ragazzo? Meditate



    Un commento più intelligente no eh?
    Ma questi sono casi isolati su migliaia di persone nelle stesse condizioni.
    E poi come pensi si sentirebbe una persona che all'improvviso si sveglia dopo venti anni che è stata sdraiata su un letto, attaccata a dei macchinari e il suo corpo è stato vittima di una sorta di accanimento terapeutico?
    Inoltri in questi casi non era avvenuta la morte cerebrale.

  9. #259
    No all'islamizzazione!
    Data Registrazione
    Sun Apr 2007
    Località
    In your nightmares!
    Messaggi
    12,690

    Predefinito

    [QUOTE=Shaoran;1554449]Il punto è proprio questo. Nessuno può sapere se lo stato in cui si trova un paziente sia irreversibile o meno, e nessuno meno che mai può permettersi di decidere sulla sorte del paziente stesso.
    Non si scherza così facilmente con la vita. Il destino (o il volere di Dio, dipende dal fatto se ci credi o meno) è mutevole e a noi sconosciuto. Neppure la scienza è in grado di spiegare certi avvenimenti e certi "miracoli". Nessuno, in sostanza, può sapere cosa riserva il destino.

    Ti faccio alcuni esempi.

    Terry Schiavo si è risvegliato dopo 20 anni di coma e stato vegetativo ---> link

    Un altro ancora dopo 2 anni di coma cui i medici lo avevano dato per "irreversibile" ---> link

    Simone Massa si è risvegliato dopo 11 anni di Coma ---> link

    E potrei continuare all'infinito.

    Se avessero staccato a loro la spina? E se anche Eluana si fosse svegliata dopo 20 anni come quel ragazzo? Meditate

    Quanto ti dò ragione, collega...ma purtroppo la maggioranza non aspetta anni...vuole la guarigione subito...o MORTE!QUESTA è LA CULTURA, PURTROPPO!

  10. #260
    Cazzaro L'avatar di Shaoran
    Data Registrazione
    Mon Oct 2008
    Località
    da un manga
    Messaggi
    44

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da kakashi94 Visualizza Messaggio
    Ma questi sono casi isolati su migliaia di persone nelle stesse condizioni.
    E poi come pensi si sentirebbe una persona che all'improvviso si sveglia dopo venti anni che è stata sdraiata su un letto, attaccata a dei macchinari e il suo corpo è stato vittima di una sorta di accanimento terapeutico?
    Inoltri in questi casi non era avvenuta la morte cerebrale.
    Casi isolati? Sono solo alcuni esempi, tra i più significativi. Non voglio affermare che l'eccezione fa la regola, ma questi esempi la dicono lunga sui facili criteri usati nel porre termine ad una vita umana.
    Come si sentirebbe una persona "resuscitata" da uno stato vegetativo? Tutto dipende anche dall'ambiente che circonda tale persona. Se familiari e parenti le stanno vicino aiutando a superare e a vivere meglio la sua condizione, essa affronterebbe il tutto con molta più facilità, cercando di recuperare gli anni perduti in un letto. Io se uscissi da uno stato vegetativo ne sarei entusiasta e cercherei di vivere la vita che mi resta, perchè vivere la vita è un qualcosa che mi spetta e che nessuno ha il diritto di togliermi!
    Quindi, di contro sarebbe meglio sopprimiere chiunque subisca una simile disgrazia? Con quale criterio se la stessa concezione di morte è relativa? Facciamo come i nazisti? Non è abominevole?

    Quanto alla morte cerebrale, essa non è una cosa immutabile e definitiva. Ci sono molti casi di pazienti risvegliati da uno stato di "morte cerebrale". In Giappone sono riusciti a sviluppare la tecnica dell'ipotermia cerebrale controllata, che sembra sia riuscita a rianimare pazienti in stato di coma profondo.
    Col progresso medico molte cose stanno cambiando. Le cellule cerebrali che sembravano così immutabili in realtà non lo sono (anzi, esiste anche il trapianto delle cellule staminali).
    Soprattutto, come scritto sopra, esistono i "miracoli" medici!

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •