Nuovo episodio!
EPISODIO 14: LO SHIN KAZE KEMPO
Nel frattempo, nella distorsione dimensionale ubicata sopra la torre del palazzo di Latan, lo scontro tra Arier e l’angelo caduto aveva avuto inizio, e subito lo zefiriano aveva avuto modo di rendersi conto di come non sarebbe stato affatto semplice venire a capo di quella contesa. Malgrado egli sfruttasse la propria peculiare abilità di cambiamento di consistenza attraverso la concentrazione e la dispersione delle molecole d’aria che lo componevano, non riusciva a mettere a segno nemmeno un colpo. Al contrario, l’angelo caduto era riuscito a colpire diverse volte il compagno di Elore nel momento in cui questi assumeva consistenza nel tentativo di attaccare, dimostrando dei riflessi e una rapidità formidabili. “Beh? Non sai fare niente di meglio? Un po’ mi deludi, lo sai? Mi sembravi un tipo in gamba, ma se questo è il massimo che sei in grado di mostrarmi, l’unico rischio che corro è quello di addormentarmi!” disse Latan, per poi voltarsi di scatto e colpire ancora una volta Arier con un calcio in pieno petto, facendolo precipitare sul tetto della torre. “E’ impressionante… il mio modo di combattere non l’ha disorientato nemmeno per un istante… sarà anche un folle, ma è un autentico maestro nel combattimento! La sua fama di eroe leggendario è del tutto meritata! Capisco come possa aver ucciso tutti quei demoni… tenergli testa è un proposito che rasenta l’utopia! Tuttavia, non posso permettermi di gettare la spugna! Devo vincerlo, o sarà la fine della pace per l’universo intero!” pensò tra se e se lo zefiriano, rialzandosi. “Perché affannarti in maniera tanto patetica? Ormai dovrebbe esserti chiaro come sia impossibile per te opporre resistenza! Agitarti in questo modo sconclusionato non fa altro che inficiare la tua dignità e la mia considerazione nei tuoi confronti!” disse Latan. Sul volto del compagno di Elore apparve un’espressione di sdegno. “Fintanto che avrò anche solo un flebile barlume di forza, io lo userò per combatterti, Latan! Io non mi arrenderò mai a te! Mettitelo in testa!” ribatté perentorio lo zefiriano. “Quanta fierezza sprecata nel perpetrare una causa sbagliata… i Kaioh non meritano di avere al proprio servizio combattenti come te…” commentò l’angelo caduto. “Tsk… la divinità che tentò di portarmi dalla sua parte usò le stesse parole! Ma, così come non ascoltai lui, non vedo perché con te dovrebbe essere diverso!” disse divertito Arier. L’angelo caduto si accigliò “Presto ti darò una valida ragione… la tua volontà non ha per me un valore tale da indurmi ad esitare nel prendermi ciò che desidero… se non vuoi concedermi la tua essenza di tua spontanea volontà, vorrà dire che la prenderò con la forza! Del resto… non posso anteporre le tue esigenze a quelle dell’intero universo, ti pare?” e così dicendo spalancò le grandi ali nere per poi scagliarsi a tutta velocità contro l’avversario. L’angelo caduto sferrò un pugno, che passò attraverso il corpo dello zefiriano, che aveva perso di consistenza all’ultimo istante, prima però che Arier potesse contrattaccare, Latan sbatté le ali generando uno spostamento d’aria tanto violento da allontanare il corpo aereo dell’allievo di Dai Kaioh, impedendogli quindi di colpirlo. “Così non va… dovrò ricorrere a quella tecnica! Avevo intenzione di sfoderarla al torneo contro Goku, ma direi che la situazione in cui mi trovo ora ha la priorità… è giunto il momento che dimostri che questi anni di allenamento sono serviti anche a me! Se avessi affrontato Latan prima di conoscere Goku, sarei stato spacciato, ma forse con questa nuova potenza ho qualche possibilità di cavarmela!” pensò Arier, deciso a sfoderare la sua arma finale, tentando il tutto per tutto per debellare la minaccia rappresentata dall’angelo caduto.
Dunque Arier aveva un asso nella manica, capace di consentirgli di sviluppare una potenza ancora superiore rispetto a quella che utilizzava abitualmente, e si apprestava ad utilizzarlo per contrastare l’apparentemente imbattibile Latan. Un potere, a cui nel frattempo Elore aveva già fatto ricorso, non più disposta a permettere a Kram di intralciarle la strada, e fortemente determinata a annientare una volta per tutte quella donna spietata. Con un violento calcio, la zefiriana mandò la seguace di Latan a schiantarsi contro una colonna vicina. Malgrado la capacità difensiva di Kram e la maggiore mole, quest’ultima sembrava del tutto incapace di resistere ai colpi dell’avversaria. “E’ diventata improvvisamente più forte… dunque prima non stava facendo sul serio!? Temo di averla sottovalutata! Questo però non significa affatto che mi lascerò sconfiggere da quel soldo di cacio!” pensò tra se e se la guerriera malvagia per poi attaccare la zefiriana tramutando il proprio braccio destro in una mazza chiodata a catena, cercando di colpirla prima che potesse perdere consistenza. Un rumore sordo fece comprendere a Kram come il suo tentativo di colpire Elore fosse riuscito, e ciò fece sorridere compiaciuta la seguace di Latan. La sua gioia fu però di breve durata in quanto la sua palla chiodata andò letteralmente in frantumi. Elore riapparve del tutto illesa, con la sua nocca protesa in avanti. Kram non riusciva a crederci. Elore era riuscita a distruggere la sua arma con un semplice pugno? Ebbe appena il tempo di porsi questo interrogativo che la zefiriana, con un guizzo, afferrò la catena della mazza e con uno strattone deciso tirò Kram verso di se, per poi colpirla con un altro, violento, pugno all’addome. La seguace di Latan rimase senza fiato per la violenza del colpo subito, ma non ebbe nemmeno il tempo di piegarsi del tutto, che Elore la colpì con un montante sotto il mento facendola volare di nuovo al tappeto. Kram, che nel frattempo aveva fatto tornare normale il proprio braccio, si rialzò faticosamente, riuscendo a malapena a rimettersi a sedere. “Come fai ad essere tanto potente? In cosa sei cambiata rispetto a prima?” chiese un’incredula seguace di Latan. Elore, che camminava a passo lento verso l’avversaria, rispose “E’ il frutto dei miei allenamenti contro Goku… avevo intenzione di utilizzare questo potere contro il tuo signore! Fondamentalmente non avevo alcun intenzione a calcare la mano con te… mi sarei accontentata di toglierti di mezzo senza eliminarti… questo sarebbe stato nelle mie possibilità visto che, a differenza tua, non avendo un organismo vero e proprio, avrei senza dubbio vinto, nel momento in cui tu avessi iniziato a stancarti! Ma ora che ho capito che rispetto al tuo signore tu non sei meno malvagia, non mi farò alcuno scrupolo nel rischiare di eliminarti!”. “Continuo a non capire di cosa tu stia parlando!” disse Kram, visibilmente alterata, rimettendosi in piedi. “Non sono ancora del tutto in grado di controllare questa potenza… come è emerso dai miei allenamenti esclusivi con Arier… doveva essere una sorpresa anche per Goku, anche se contro di lui non lo avrei utilizzata al torneo, non volendo, appunto, che mi scappasse un colpo troppo potente, non essendo io, a differenza di Arier, ancora capace di controllare perfettamente la mia forza, ma contro di te, non ho alcuna ragione di trattenermi!” spiegò la zefiriana, per poi perdere consistenza e ricomparire alla spalle di Kram, e facendola cadere in avanti dopo averla colpita con un potente calcio alla schiena. “Le sconfitte patite contro Goku hanno spinto noi stessi a migliorare… ed è stato così che abbiamo iniziato a studiare un nuovo stile di combattimento! Quello che hai visto in precedenza, era l’arte marziale del pianeta Zefiro, il Kaze Kempo… consistente nell’uso della propria capacità di modificare la concentrazione delle nostre molecole d’aria per combattere! Un arte marziale che lo stesso Arier ha inventato! Questa è una versione perfezionata… perché mentre le nostre molecole si concentrano e si diradano, noi ora facciamo in modo che esse ruotino anche su se stesse, in modo da produrre energia! Questo ci dà un surplus notevole in termini di velocità e potenza! Questa evoluzione dell’arte marziale originale è quella che noi abbiamo denominato… Shin Kaze Kempo!” affermò Elore. “Tutto questo non ha importanza! Puoi inventarti tutte le tecniche strampalate che vuoi, ma non riuscirai a sconfiggermi!” affermò determinata Kram. E così dicendo, Kram iniziò a concentrarsi in maniera particolare, cosa che mise in allarme Elore, la quale si rese conto di come la seguace di Latan stesse per ricorrere a qualcosa di speciale. “Non pensavo che sarei dovuta ricorrere alla mia tecnica finale! Sei più in gamba di quanto credessi! Ma l’avermi spinta a tanto sancisce il capolinea della tua esistenza!” affermò la seguace di Latan per poi iniziare a ruotare vorticosamente su se stessa. “Che cosa diavolo avrà in mente?” si chiese la zefiriana, concentrandosi al massimo, pronta a contrastare la prossima mossa dell’indomita avversaria, di qualsiasi cosa si fosse trattato.