"Quant'è vero che questo villaggio si chiama Qask, stavolta ti acchiappo piccolo imbroglione!"
Sorridendo di gioia, l'uomo prese a correre esattamente come Yel, scavalcando numerose recinzioni e guadagnando velocità.
Una vita spensierata, una vita senza preoccupazioni... una vita che presto sarebbe mutata in un incubo.
Una palla di fuoco dorata, grande tre volte il sole, stava calando dolcemente sulle colline che attorniavano il villaggio Qask.
Quel sole si chiamava Wist, Wist era il nome di un antico guerriero che si serviva del fuoco e della luce per sconfiggere gli antichi stregoni, e dunque decisero di dare lo stesso nome al loro sole, così imponente, così possente, che tramontava.
In una piccola radura Yel e l'uomo che lo aveva inseguito erano sdraiati sull'erba, con le braccia dietro la testa, ad osservare quel meraviglioso tramonto.
"Nas, credi che la felicità duri in eterno?" Chiese ingenuamente Yel.
"No... la felicità non dura in eterno, però dobbiamo fare di tutto per farla durare il più a lungo possibile, dobbiamo lottare per i nostri sogni, fare la cosa giusta...anche se questo comporta scegliere la via più difficoltosa..." Rispose amabilmente Nas mentre accarezzava il bimbo con un buffetto sulla guancia.
"Io quando sarò grande lotterò per la felicità, rinuncerò a tutto pur di fare la cosa più giusta!"
"Yel... non bisogna essere adulti per lottare, anche ora tu puoi difendere i tuoi sogni... perché tu, come tutti gli altri bambini, hai un'arma speciale che ferisce più di una lama..."
"Qual'è questa arma? La voglio scoprire!" Disse Yel felicissimo, agitando le braccia.
"L'amore... ricordati che tutto può finire, anche la felicità prima o poi finisce, ma l'amore, il vero amore non finisce mai, l'amore smuove le montagne..."
Per tutta la serata i due restarono ad osservare il cielo stellato, adocchiando, ogni tanto, anche qualche cometa luminosa che formava una scia alta nel firmamento.
Ma un brutto giorno... quasi come se le parole di Nas fossero state una maledizione... la felicità finì, per tutti quanti.
Una sciagura arrivò dallo spazio...