FINO ALLA FINE
Al palazzo del supremo tutto appariva tranquillo. Dende e Popo, uno affianco all’altro, osservavano il cielo scuro, lo sguardo perso all’orizzonte, mentre Mr.Satan camminava nervosamente avanti ed indietro, sospirando di tanto in tanto. Non riusciva proprio a star lì senza far niente…
“Che rabbia…” mormorò rallentando il passo ed abbassando lo sguardo. Sua figlia, le palpebre pesanti, stava dormendo. A pochi metri da lei però un’altra donna si stava lentamente stiracchiando, appena svegliatasi.
“Oh oh” fece Popo riconoscendola e dando una lieve gomitata al supremo, che impallidì.
“Ah, che dormita…” sbadigliò la donna tirandosi a sedere “Ma dov’è Goku? E Goten?”
“Ecco, Chi Chi…” cercò di tranquillizzarla Dende avvicinandosi “Devi sapere che Goku, Vegeta e…”
“Dov’è il mio bambino?” esclamò lei alzandosi in piedi di scatto e puntando un dito verso il supremo, che indietreggiò preoccupato “E Gohan dov’è? Rispondimi!”
“Calmati…” rispose lui mentre anche Bulma, disturbata dalle grida dell’amica, si svegliava “Abbassa la voce!”
“Qui si mette male…” pensò Mr.Satan allontanandosi di soppiatto, evitando accuratamente di essere notato dalla moglie di Vegeta, che pochi secondi dopo iniziò ad inveire contro suo marito, che aveva osato portarsi via il suo bambino.
Il pianeta Namecc appariva silenzioso. Goku, Vegeta, suo padre e Seafer erano immobili, i volti tesi e concentrati. L’intera isola dove si trovavano era avvolta dal fumo. L’impatto dello scontro fra il Final Flash di Gotenks e l’attacco di Cyder era stato impressionante. Ognuno, in cuor suo, si chiedeva cosa fosse successo. Probabilmente la prima delle tre battaglie che avrebbero stabilito il destino dell’intero universo era conclusa. Gli occhi dei tre sayan e del demone saettavano veloci qua e là, alla ricerca di una traccia, di un indizio che svelasse loro quale dei due combattenti avesse avuto la meglio. Poi, lentamente, la nube iniziò a diradarsi e la zona dove un attimo prima si erano scontrati i formidabili colpi tornò visibile. Passò qualche istante di pura tensione, mentre finalmente le due sagome apparirono nel fumo. Poi tutti li videro.
“Incredibile…” sussurrò Re Vegeta. Entambi i guerrieri erano a terra, a pochi metri di distanza l’uno dall’altro, sdraiati in posizione scomposta. I lunghi capelli di Gotenks, adagiati sul terriccio fino a qualche minuto prima ricoperto d’erba bluastra, sembravano formare una sorta di letto al ragazzo, il cui corpo era rannicchiato come quello di un bambino.
“Cosa… Cos’è successo?” mormorò Vegeta, muovendo qualche lento passo in avanti.
“Penso che il primo scontro si possa definire concluso” rispose suo padre, la voce leggermente incrinata “Nessuno dei due è riuscito a spuntarla” Tutti rimasero fermi, senza sapere cosa dire. Nessuno era in grado di capire se i due guerrieri fossero ancora vivi o meno. Poi improvvisamente una voce ruppe il silenzio.
“No… Non credete sia finita…”
“Che cosa?” esclamò Re Vegeta, incredulo, guardandosi intorno “Chi ha parlato?” Goku era immobile, la bocca spalancata per lo stupore. Quindi scorse un movimento.
“Gotenks!” urlò il marito di Chi Chi, sempre più sorpreso, mentre il sayan, graffiando il terreno, cercava faticosamente di voltarsi sulla pancia ed appoggiarsi sulle ginocchia, mettendosi a carponi.
“Io…” continuò il ragazzo, la voce bassa e rotta, dandosi un’ultima spinta e riuscendo ad alzarsi “combatterò…”
“Non è possibile…” sussurrò Re Vegeta, esterefatto.
“Io… combatterò…” ripetè Gotenks barcollando sulle gambe malferme “Fino… alla fine…” Quindi mosse qualche passo incerto verso il corpo del suo avversario, ancora a terra.
“Forza Cyder!” gridò il sayan con tutto il fiato che aveva in corpo, davanti agli sguardi attoniti di Goku, Vegeta, suo padre e Seafer “Tirati su! Il nostro scontro non è ancora finito!”
“Non riuscirà mai ad alzarsi…” osservò Vegeta “Non può farcela…”
“Inutile ammasso di ferraglia!” urlò ancora Gotenks, un bagliore folle negli occhi, prendendo il robot per un braccio e sollevandolo di peso, dando fondo alle sue ultime energie “Hai forse paura?” Quindi gli mollò la mano, facendolo cadere a terra come un peso morto. Passò qualche istante di silenzio, poi un lieve gemito risuonò nell’aria e Cyder, davanti ad un sorriso divertito del suo avversario, mosse un braccio, appoggiandovisi e mettendosi lentamente a sedere.
“Hai ragione…” mormorò il robot alzandosi con una smorfia di dolore “Lo spettacolo deve continuare…”
“In guardia!” esclamò la fusione tra Trunks e Goten, sempre più vicino alla pazzia completa, barcollando verso l’avversario “In guardia!” Poi caricò scompostamente un pugno, pronto a colpire.
“Vuoi ancora combattere?” urlò Cyder, la voce resa acuta dalla rabbia e dal dolore “Folle!” Gotenks restò fermo un istante, sorridendo, poi tirò avanti la mano serrata, con la quale colpì il suo avversario in pieno volto. Il robot, incapace di difendersi, caracollò all’indietro, ridendo, per poi andare a sua volta all’attacco e sferrare anche lui un pugno alla testa del suo avversario.
“Combatti!” urlò Cyder mentre Gotenks indietreggiava, un taglio sanguinante nel punto dove le nocche del servo di Seafer erano entrate in contatto con la sua pelle. Quindi si lasciò colpire nuovamente dalla mano del sayan, per poi ribattere allo stesso modo.
“Non è più un vero scontro… Vanno avanti solo con la forza della disperazione…” osservò Goku, la voce rotta, abbassando lo sguardo “Di questo passo si uccideranno…” Un pugno. Poi un altro. Ed un altro ancora. I due guerrieri barcollavano, le mani serrate che continuavano a colpire le guance dell’avversario, riempendole di lividi e rivoli di sangue.
“Forza, ammasso di ferraglia!” urlò Gotenks “Puoi fare di meglio!” Quindi sferrò un altro colpo al volto di Cyder, che rischiò di cadere, ma ancora una volta trovò la forza di contrattaccare, colpendo il pieno il suo avversario e facendolo caracollare all’indietro, per poi riuscire ad imprimere nuovamente le suo nocche sulla guancia del sayan.
“Non ce la faccio più…” pensò il ragazzo, sfinito. Improvvisamente uno schiocco echeggiò nell’aria e lo scintillio che attornava il suo corpo scomparve, mentre i suoi capelli tornavano normali, così come i suoi occhi: la fusione si stava per sciogliere. Gotenks restò immobile, anche lui stupito.
“E’ finita…” si disse “E’ finita…” Quindi cercò nuovamente di colpire Cyder al volto, stavolta con meno determinazione, senza più forze. Il robot, con un ghigno, si abbassò rapidamente, evitando l’attacco del sayan, per poi sferrargli un pugno nello stomaco.
“Gotenks!” urlarono Goku e Vegeta in contemporanea, mentre il ragazzo, si accasciava sul braccio del suo avversario.
“E’ stato un bellissimo scontro…” pensò sputando sangue mentre Cyder portava indietro la mano e gli tirava uno schiaffo al volto.
“Non ti difendi più?” esclamò il robot.
“Magari ne avessi le forze…” sussurrò il sayan sorridendo ed osservando il suo avversario indietreggiare di qualche passo per poi portare le mani al fianco del proprio corpo.
“Kame…” mormorò Cyder, lasciando che le ultime energie confluissero nelle sue braccia, nel corpo mortale che gli avrebbe potuto finalmente concedere la vittoria.
“Grazie papà…” sussurrò lentamente Gotenks, incapace di muoversi, rivolto sia a Goku sia a Vegeta, guardando l’energia formarsi fra le mani suo avversario.
“Hame...” La voce di Cyder risuonava nell’aria, come un canto di morte, riempendo il pianeta di una sconfinata angoscia.
“Addio” fu l’ultima parola sussurrata dalla fusione tra Goten e Trunks. Poi tutto sembrò fermarsi, in un lunghissimo istante di silenzio, mentre un bagliore azzurrino scintillava vicino alle braccia del robot.
“HA!” Fu un attimo. Poi il potentissimo raggio d’energia partì dalle mani di Cyder, tese in avanti, diretto verso Gotenks, che rimase immobile, incapace di muoversi, l’ultimo sorriso sulle labbra. Quindi, fra lo stupore generale, in un lampo di luce, il sayan scomparve, investito dalla potenza dell’attacco, che conteneva tutte le ultime forze del robot. Goku e Vegeta gridarono, mentre il corpo della fusione tra i loro figli svaniva nel nulla, come se i due ragazzi non fossero mai esistiti. Poi tutto finì. Il cielo tornò buio, mentre Cyder caracollava in avanti, come a chiedersi se potesse davvero essere andata così, se davvero quell’incredibile scontro potesse essere terminato.
“Goten…” mormorò Goku, le lacrime che gli sgorgavano dagli occhi, mentre le sue mani si serravano nell’aria, mostrando la sua disperazione.
“Trunks…” sussurrò Vegeta, incredulo “No…” Tutto era immobile.
“Questa volta lo scontro è davvero concluso” disse suo padre, il re dei sayan, anche lui profondamente scioccato dal modo in cui si era concluso il combattimento. Poi, improvvisamente, due sagome all’apparenza composte da pura luce dorata sfrecciarono nell’aria, dirette verso Cyder. Il robot restò immobile, senza sapere cosa fare, gli occhi sbarrati, mentre Goten e Trunks, trasformati in supersayan di secondo livello, le palpebre chiuse, i pugni serrati, gli trapassavano il busto, spezzandolo in due. Fu un attimo. Quindi caddero a terra, svenuti, i capelli tornati scuri, le luci dorate che si spegnevano, mentre le tenebre tornavano ad espandersi sulla superficie di Namecc, coprendo il corpo di Cyder, spezzato in due dalla pura forza della disperazione dei due sayan.
Rispondi Citando
(senza parole) ,un combattimento bellissimo soprattutto la fine quando i due piccoli sayan solo con la forza della disperazione sono riusciti a distruggere Cyder
Originariamente Scritto da st jimmy90
