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Risultati da 171 a 180 di 429

Discussione: Galleria Shots

  1. #171
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    Sat Jun 2007
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    Midgar
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    Ebbene io dico a questi invasori, io dico a questi volti ostili, io dico a questi sporchi figli di puttana, che on sarò solo a
    Il discorso è stato davvero favoloso, degno del piu grande dei generali, la frase evidenziata poi, è stata la ciliegina sulla torta.
    Siete fantastici!

  2. #172
    Senior Member L'avatar di GoTeo
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    Wed Feb 2007
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    A casa...... o forse no!
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    Grazie creed
    Goge 92 la tua idea mi piace e sono qui per dirti che la SEGUIROOO!!!!
    cmq ti stò anche scrivendo per mp in modo che ci mettiamo daccordo ,dobbiamo sbrigarci se no ci linciano

    Il mio primo video adesso rimodernato.... "braccio destro di Dante™"
    Ed ecco il secondo OSCAR DBA 2007/2008 :"Miglior critico di ff"
    Mia LongShot con Gogeta_89

  3. #173
    Damned L'avatar di Gogeta_89
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    Tue May 2007
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    Predefinito come promesso....

    Delle aure molto potenti in avvicinamento, signore!
    Sono sicuramente loro! PREPARARSI ALLO SCONTRO, POPOLO SENCHAN!
    Un urlo corale, milioni di voci che si unirono, come se gli Dei stessi avessero donato loro la voce per far sì che l’intero pianeta tremasse di loro. Tutti si misero in posizione da combattimento, come se avessero davanti a loro il più pericoloso dei nemici. Coprivano interamente l’immensa montagna di pietra che avevano usato come appoggio per l’attacco. Sotto di essa c’era una vasta zona desertica, e dal nulla di questo deserto sorgevano meste ma imponenti tempeste di sabbia, come vortici infuriati nel tempo. Il Generale Senchan con Logain e Balwer al seguito sull’attenti attendevano il nemico. Numeroso, folto. Non avevano nemmeno organizzato un piano. Volevano un immenso deserto, culla della battaglia e tomba del riposo per parecchi dei soldati che di lì a poco l’avrebbero affrontati. La montagna rocciosa sembrava simboleggiare con le sue scalfitture e le sue irregolarità un volto minaccioso, crudele, brutale: il volto della guerra, che nera e tempestosa aspettava solo di abbattersi su tutto e tutti. Il solo spezzava la sua superficie con le ombre numerosissime dei soldati, che sembravano non subire nemmeno l’attacco della stella, nemmeno il sudore osava sfiorare le loro pelli chiare; il loro sguardo rivolto verso l’orizzonte, verso quell’unione di mare sabbioso e cielo, lì dove il sole rende confusi i confini, così che pare che il deserto sia talmente sconfinato da divorare anche l’eterno azzurro. Protetti da quell’ombra diurna e notturna assieme, nascevano intanto partorite dal destino le sagome di quelli che sembravano essere molti nemici.
    Ben arrivati, Sayian – cominciò a dire il generale , dopodiché con aria pomposa e superiore, voltandosi verso il suo esercito in alto sulla montagna - Oggi, soldati, si decide il passato, il presente, ed il futuro della nostra razza, confinata nei secoli al ruolo di …
    Generale, sono solo tre mocciosi.
    Noritaka non riusciva a crederci. Sbarrò gli occhi, sperando che questi fossero stati attaccati da un qualche miraggio, sperò con tutte le sue forze che la sua mente fosse confusa, quasi aveva voglia di prendersi a schiaffi per la vergogna. Possibile che il suo glorioso esercito, formato dalla rettitudine di milioni di uomini, formati da secoli di selezione ed anni di duro addestramento, dovesse battersi con un numero così esiguo di nemici? Una folata di vento fece trascinare nell’aria la sabbia pesante del destino dinanzi agli occhi dei tre sayian, dall’aria furiosa e terrorizzata assieme. Oramai atterrati, i loro piedi sembravano desiderare lo sprofondamento, dal terrore. Anche il più forte dell’universo avrebbe avuto a temere un’armata del genere. Urbick, dorato della sua potenza, si incamminò al cospetto dei tre principali nemici, a passi sicuri e decisi. Meravigliosamente tragico era l’effetto dell’oro che lo circondava sporcato dai granelli di sfumatura più scura. Sembrava un generatore d’una piccola tempesta. Logain si fece prendere dai nervi, e sbottò aumentando la sua aura
    Come osate presentare davanti ai nostri occhi un simile affronto? - sbracciò con la mano destra, ad indicare la montagna ospite dei militi – credete forse che abbiano voglia di giocare questi uomini? – i suoi capelli biondi s’afflosciarono sulle spalle, appesantiti dal sudore – un altro passo e ti scateno contro tutto il milione di uomini che c’è qui dietro!
    Maledizione, TACI LOGAIN! – l’uscita di Balwer fu pacata, tranquilla, autoritaria. Aveva mantenuto il sangue freddo, e stava valutando la situazione. Vide Urbick giungere petto a petto con Noritaka, silente. – Avevi promesso che avremmo avuto la nostra guerra, Re dei sayian – sputò a terra, formando un grumo di saliva e polvere in terra – invece vedo solo tre elementi. Proviamo un profondo rispetto per il vostro coraggio – in questa parola si sentì una leggera ironia percuotere a frustate l’aria – ma a questo punto vi suggerisco di lasciar perdere. Vuol dire che staneremo la rabbia repressa della nostra armata contro la popolazione della terra. Andate a casa, qui siete solo d’impiccio.
    L’unico congelato, che non era riuscito ad aprire bocca era Noritaka. Quel misero Urbick stava lì, di fronte a lui, mostrando tutta la sua inferiorità almeno apparente, quasi come avesse scritto in fronte che la battaglia era già vinta. Eppure, non riusciva a capacitarsi della paura che provava tenendolo di fronte. Come se oltre all’aura di sayian, possedesse un’altra aura, più potente, che incuteva timore come coltellate al petto. Di questi suoi tumulti interiori, il corpo non mostrava che un leggero, impercettibile tremolio al sopracciglio dell’occhio destro. Lo scutò ancora una volta, dalla testa ai piedi. Poi passò ai suoi compagni. Una ragazza, un ragazzo. Sguardi rabbiosi. Sguardi potenti. Occhi sicuri. In tre contro un milione … gli tornò in mente la vicenda storica delle termopili … ma lì era diverso, un numero esiguo di Spartani vinse per la posizione strategica, qui non c’è che la vastità di un deserto pronto ad abbracciare almeno altro imponente esercito. Delle parole dei suoi supposti on udì che un soffio all’orecchio, un nulla. Avvertì le labbra secche come divorate da una zecca assetata di sangue.
    Tu parli troppo. – Urbick, continuando a tenere gli occhi fissi su quelli di Noritaka, sollevò la mano destra, mostrando il palmo alla faccia di Balwer – Un'altra parola e ti faccio fuori per primo.
    La montagna sussurrò i un coro di risatine e di battute. S’udirono voci di disapprovo, offese, bestemmie. “Lascia perdere moccioso” “Vi schiacciamo come merda” “Tornate dalla mamma” e delle più offensive non preferisco trascrivere.
    Generale! Si decide a dare l’ordine? – Logain aveva urlato strabuzzando gli occhi, con le vene che pervasero tutto il suo collo e la sua testa.
    Un lampo nel deserto non s’era mai visto, e nessuno ebbe ad immaginare che quel bagliore fulmineo che aveva accecato per un istante gli occhi di tutti non fosse altro che l’inizio di uno strano scontro. I pugni di Noritaka e di Urbick s’erano incontrati in una crudele danza, e nello stesso istante Kenji ed Hikaru si gettarono rispettivamente su Logain e Balwer. Per gli istanti successi la vista dei comuni mortali non fu che una confusione di oro, sabbia, sabbia ed oro. Il combattimento a sei sfuriava con un’intensità apocalittica. Come dei veri Gladiatori, si sfidarono senza esclusione di colpi, a patto che fossero leali. Non si tentò di gettare sabbia negli occhi, non si tentarono futili inganni. Un combattimento leale, che, per spirito di ubbidiente, non fu interrotto a lungo tempo da nessuno dei presenti sulla roccia impetuosa. Avrebbero aspettato il minimo segnale da parte dei loro comandanti, e di quei tre non sarebbe rimasta alcuna traccia.





    Hihi non credete che sia tanto semplice, non finisce certo così hihi manca ancora la parte più bella. Voglio lasciarvi un altro pò con il fiato sospeso finalmente GoTeo mi ha mandato le direttive, e sono riuscito a stendere questa parte. Ovvimanete si avvicina la fine della shot (ahimè) ma non crediate che non ci saranno nuovi colpi di scena.Commentate mi raccomando.
    GoTeo, spero ti piaccia
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  4. #174
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    Davvero bellissima questa parte!! Meravigliosa la descrizione del paesaggio desertico e della montagna con le sembianze di un volto oscuro...suggestivo, molto! E Urbick è veramente coraggioso, come del resto gli altri due saiyan.. Mi è piaciuto l'inizio di questo combattimento a sei, leale e senza alcun colpo basso.
    Fai bene a tenerci con il fiato sospeso, dato che (peccato..) si sta avvicinando la fine della shot...ma non vedo l'ora di sapere i colpi di scena!!
    Complimentissimi Goge, e naturalmente anche a Teo!!
    "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

  5. #175
    Damned L'avatar di Gogeta_89
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    ^^ grazie sei molto gentile ^^ beh, posso dire che la descrizione e le altre cose che hai commentato erano esattamete ciò che voleva Goteo era una sua esplicita richiesta:P sono contento tu l'abbia notato
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  6. #176
    Senior Member L'avatar di Dante™
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    Bene, come al solito il capitolo è bello, pieno di ciò che serve e non tradisce le aspettative del lettore, descrizioni magistrali, la scena davanti ai miei occhi ...davvero molto bello.
    Embrace your dreams, and...whatever happens, protect your honour...of SOLDIER!
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  7. #177
    Damned L'avatar di Gogeta_89
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    Citazione Originariamente Scritto da gogeta_92 Visualizza Messaggio
    Bene, come al solito il capitolo è bello, pieno di ciò che serve e non tradisce le aspettative del lettore, descrizioni magistrali, la scena davanti ai miei occhi ...davvero molto bello.
    ohhhh come mi mancava il tuo commento!! grazie!! senti alora la vuoi veramente la piccola FF su dante?
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  8. #178
    Senior Member L'avatar di Dante™
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    Certo che sì! Voglio proprio vedere cosa ti inventi XD
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  9. #179
    Damned L'avatar di Gogeta_89
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    hihi considera che conosco solo il terzo capitolo di Dante, quindi penso che partirò proprio da zero ^^ almeno, spero diventerà originale. mi piacerebbe mescolare le sue capacità a quelle dragonbolliane, ma non vorrei arrivare a banali conubbi...vabeh, finirò questo magnifica committenza e poi vedrò di accontentarti ^^
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  10. #180
    Damned L'avatar di Gogeta_89
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    Predefinito scusate il doppio post :P

    Kenji stava combattendo per la prima volta nella sua vita senza divertirsi. Certo, l’adrenalina di sferrare un pugno potente in faccia al nemico era sempre alta, e circolava sensibilmente nel sangue, ma c’era un immenso peso sulla sua testa. No, on vi dirò che sentiva la responsabilità della terra sulle sue spalle, sarebbe troppo facile. Il mezzo sayian sentiva il peso dello sguardo di un milione di nemici pronti ad abbattersi sulla sua incolumità. Mentre si sfidava con Logain era distratto da questo pensiero. Infatti, d’improvviso gli parve di sentire l’avvicinarsi di dieci nemici dalla montagna, e voltò un attimo lo sguardo. Il momento giusto per farsi fare uno sgambetto furbo dall’imponente Logain, che non esitò nel frattempo che il suo avversario precipitava al suolo a impostare una ginocchiata in pieno stomaco. Le prime gocce di sangue vennero versate sulla sabbia desertica, che assaporò la morte sulle tue tenere sponde. Ovviamente, quella di Kenji era stata solo una distrazione causata dall’ansia.
    KENJI! – Urlò la ragazza sayian, che provò a volargli incontro – arrivo!
    Ma in breve fu afferrata per il collo e scaraventata a terra da Balwer. Il braccio destro del generale non aveva pietà, non esitò a colpirla di nuovo i faccia, con i pugni stretti, pieni di forza furibonda. “Un nemico è sempre un nemico. “ questo si ripeteva. La guerra è guerra, tutto è valido, anche se si fosse presentato un bambino a combattere avrebbe dovuto farlo fuori.
    Siete degli imbecilli! – questo Urlo svegliò le menti assopite dalla preoccupazione degli altri due ragazzi – giuro che se esco vivo vi ammazzo con le mie mani!
    Il generale Senchan non lasciò sfuggire l’occasione di poterlo colpire al volto con tutta la forza che aveva in corpo. Per qualche secondo, le aure dorate si spensero, e l’esercito urlò alla vittoria. Ma i tre combattenti non distolsero l’attenzione dai loro avversari. Erano troppo ammaestrati militarmente per lasciarsi ingannare. Difatti, pochi attimi dopo, la vendetta dei tre coraggiosi si fece sentire. Si abbatterono su di loro come delle furiose tempeste, difficili da tenere a bada. Gli equilibri si ribaltarono, e l’esperta dottrina da guerra dei tre militari vacillò al punto tale da farli crollare più volte. Urlando come matti, i Sayian sembravano però tranquilli delle loro possibilità. Così, costrinsero i tre alieni a sfoderare dlle lunghe e poderose spade senza ornamenti.
    Fermi tutti! Propongo un combattimento armato. Vi forniremo tre spade, e potrete misurarvi con esse contro di noi. Badate, noi le useremo in qualsiasi caso.
    Le parole del generale Noritaka destarono la preoccupazione ed il dubbio di Urbick. Ragionò nel giro di pochi secondi. Rifiutare sarebbe stato inutile, in fondo un’arma è sempre un vantaggio. D’altra parte, però, loro erano sicuramente più esperti di loro nell’uso di quell’arma. Quindi, la prima cosa da fare era impossessarsi della spada. La seconda, cercare di spezzare o rendere inutilizzabile la loro.
    Noi abbiamo le nostre – disse a sorpresa Kenji, annuendo verso i suoi due compagni – Guardate!
    Con una tecnica molto raffinata, simile ai movimenti precisi della mano di un ballerino, il ragazzo fece comparire a poco a poco dal nulla una stupenda spada dorata di pura energia, rubata direttamente dalle proprie risorse. Una fiamma d’oro d’estensione longitudinale. Aveva riflettuto anche lui, e dubitava della lealtà del nemico. Un’arma propria è sicuramente più affidabile.
    Bravo, allora non sei così stupido come ho sempre creduto che fossi, Kenji! AAHH!
    la sua spada apparse, connotandosi come una nube di platino ed oro orizzontale, come quella di hikaru, che silenziosamente aveva fatto apparire la sua. Lei era quella peggio ridotta, il combattimento la stava sfinendo e forse la creazione della spada non faceva che peggiorare la situazione. Ansimava, e da ogni suo respiro una goccia invisibile di sangue si perdeva nel vuoto. Aveva persa parecchia vitalità, subendo anche colpi più numerosi dei suoi compagni.
    Va via, hikaru, sei solo un peso oramai – sussurrò in un sibilare crudele Urbick, delicato come suo solito – non la voglio una palla al piede.
    E’ vero, portate via la ragazza. Balwer si ritirerà dal combattimento, così che saremmo di nuovo pari.
    Io … voglio combattere!!
    Urlato questo, Hikaru sfoderò tutta la sua rabbia e le energie che le rimanevano, scagliando un fendente dritto al cuore del nemico, così prevedibile da poter essere evitato con una semplice inclinazione del busto. A finirla, un colpo di mano tesa al collo. La fiammeggiante gialla spada si disperse nell’aria, mescolandosi al sudore volante ed alla polvere sollevata dalla caduta di Hikaru, svenuta oramai.
    Non si è ritirata, è stata sconfitta, quindi il nostro combattimento proseguirà, anche se due contro tre. Mi spiace, se l’è voluta. Ma non l’ho uccisa, tranquilli, l’ho solo .. URGH!
    Questa interruzione non voluta fu data da un gesto istintivo di Kenji, che oramai senza pupille era uscito di senno. Perse l’autocontrollo, e colpì con il gomito destro il pieno stomaco di Balwer. Nell’attimo stesso in cui pensò “sei un bastardo!” le sue mani si mossero brandendo con sconosciuta bravura la spada, che emise frizzanti schegge d’argento desiderose di conficcarsi nella pelle nemica. Ma l’affondo al collo non ebbe buon fine. Il colpo l’aveva preso alla sprovvista, me senza darsi per vinto il comandante di truppa riuscì a recuperare il sangue freddo, afferrando le mani congiunte del furioso nemico.
    Una stupida testarda ed un imbecille istintivo, benissimo – tra l’altro, rifletté, “ho quasi perso tutte le energie … sono quasi allo stremo, questo combattimento va avanti oramai da qualche ora, e sento il fiato sul collo di quei maledetti bastardi … non pensavo di dover arrivare fino a questo punto, ma dovrò mostrare a tutti…” – Vuol dire che combatterò al massimo delle mie possibilità!
    Kenji sbarrò gli occhi, in quella posizione innaturale che aveva assunto. Era vero! Diamine, era rischioso. Avevano poche energie residue, quello stato richiedeva invece molta forza interiore. E usarlo fin dall’inizio avrebbe significato sicuramente uno svantaggio, avrebbero avuto meno tempo per ucciderli tutti. Però, non avevano calcolato che i tre generali potessero essere così potenti, così eccoli arrivati allo stato del dubbio.
    Urbick – Kenji - … ADESSO!! - … ORAA!
    La trasformazione stava per compiersi. Le urla dei due mezzi sayian si elevarono al cielo come richiami degli uccelli, quasi chiamassero un qualche Dio affiché donasse loro nuova potenza. La terra ebbe dei sussulti insistenti, costringendo tutto l’esercito a sollevarsi dalla montagna rocciosa in volo. Ognuno di loro poté osservare con stupore e meraviglia i due guerrieri biondi sparire avvolti da un’immensa onda di sabbia ed oro volante. Dal canto loro, i tre generali rimasero immobili. L’unico che fu scaraventato via fu Balwer, troppo vicino alla sorgente dell’esplosione. L’aria stessa assorbì la sabbia, per proteggersi da quell’energia spaventosa che stava affrontando. Il tremolare delle singole molecole era la testimonianza della paura che pervase il composto esercito, come un serpente velenoso inietta il suo veleno nelle vene terrorizzate della vittima. Nessuno poteva crederci. I due sayian stavano trasformandosi in…




    NON VE LO DICO AHAHAHA :P aspettate il prossimo paragrafo, sì? Hihihi come adoro tenervi sospesi!!!
    Spero vi sia piaciuto! Ho postato così presto perché siete stati parecchio senza materiale, così…ecco a voi! Fatemi sapere se vi è piaciuto, questo in fondo è stato scritto in puro stile dragonbolliano.
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