
Originariamente Scritto da
Dragonflatxx
a me sembra che parli troppo per citazioni ma di tuo metti ben poco e tra l'altro non hai nemmeno capito il mio discorso, che va aldilà della colpevolezza o innocenza di mussolini.
comunque basta leggere il discorso di matteotti alla camera sui brogli elettorali e le violenze dei fascisti e il clima nel quale si è sostenuto per capire le verità che quest'uomo aveva e che avrebbero potuto far saltare l'ancora debole sistema. basta fare 2 + 2 per rendersi conto di come andarono le cose e tra l'altro il discorso di matteotti si conclude così: “Ed ora potete anche prepararmi l’orazione funebre”.
che la storiografia sia concorde che Mussolini non abbia mai ordinato il delitto è una vera palla, visto che non ci sono prove certe ne della colpevolezza ma nemmeno dell'innocenza. ma ci sono fatti che portano a intendere che mussolini abbia dato un tacito assenso.
bisogna dire anche che dopo il delitto matteotti il regime fascista rischiò di cadere visto che il partito socialista da questo episodio aveva ripreso un nuovo slancio ma ecco le parole di mussolini: “Quando due elementi sono in lotta e sono irriducibili, la soluzione è la forza”. parole che spiegano un pò tutto.
ma torniamo al discorso che avevo fatto nel precedente post che tu non hai capito per niente.
il vero problema fu proprio che mussolini si sia potuto prendere la responsabilità di questo atto senza che nessuno prendesse posizione, ripeto c'era anche un re a quei tempi. il tutto lasciando perdere colpevolezze o innocenze.
matteotti e mussolini erano 2 deputati. il primo ha denunciato le violenze fasciste e i brogli delle votazioni ed è stato malamente ucciso.
il secondo invece ha dato il suo tacito assenso all'assassinio dell'avversario politico, per mano della polizia segreta fascista che già aveva fatto vedere come operava con i capi dei sindacati.
se poi tu andando a spulciare nei testi revisionisti pensi che mussolini non ne sapesse niente è un altro discorso e comunque ripeto anche se non ne sapeva niente le cose non cambiano nemmeno di una virgola.
e visto che siamo in tema di citazioni ecco un estratto di leonardo sciascia sull'uomo e politico matteottti: “Matteotti era stato considerato, fra gli oppositori del fascismo, il più implacabile, non perché parlava in nome del socialismo, ma perché parlava in nome del diritto. del diritto penale”.
detto questo ringrazio naoto che mi ha dato la possibilità di risponderti e la finisco qua definitivamente.