Infatti non mi pare di aver mai neanche accennato ad un errore.
Ho solo espresso la mia curiosità visto che in genere fanno usare Arché
Infatti non mi pare di aver mai neanche accennato ad un errore.
Ho solo espresso la mia curiosità visto che in genere fanno usare Arché
Tendo il più possibile a non utilizzare parole greche quando so che non tutti potrebbero capirmi. Tralaltro non so nemmeno scrivere in greco sulla tastiera, e mi infastidisce usare l'alfabeto italiano.
Comunque, se proprio ci tieni, il trio di filosofi elucubra sull'archè e sulla fusis.
Don't you think if I were wrong I'd know it?
Oggi mi sono divertito abbastanza: alla prima ora, storia(?), mi sono copiato grammatica. Poi a scienze ho fatto il compito d'ingresso tirando la monetina e andando a caso, la prof ha detto che non gliene fregava niente perchè non era neanche considerato sul registro. Greco praticamente niente, ho ascoltato bravo bravo la spiegazione. Ultima ora, grammatica, la pacchia: mentre la tipa sveglissima(si, sempre lei) riconsegnava i compiti spiegando gli errori singolarmente, noi avremmo dovuto fare dei compiti di ortografia, ma il mio compagno ha il libro usato con esercizi già fatti. E a questo punto, mi sono ispirato al Mirimidon: battaglia navale non-stop per 60 minuti, c'ha salvato dalla pennica
Ricordo le partite di hockey 1 vs 1 in quinta con le stampelle di un'amica. Durò circa due settimane, poi il piede guarì
Noi con le stampelle di un tizio che s'era fatto male ci facevamo il tipico "allunga-collo": prendi la stampella dalla parte che di solito tocca terra, e con l'altra estremità(quella con due sporgenze ai lati e il manico al centro) tirare su per la mascella i malcapitati. Una volta provavo a farci una catapulta, ma fallii.
Dire che i presocratici sono facili è solo frutto della scarsa quantità di informazioni che ci consente di ottenere il programma del liceo; uno dei motivi per cui sono molto curioso di vedere come sarà all'università (Eraclito lo considero comunque un filosofo affascinante, mentre su Anassimandro, dopo aver sentito dire che sull'apeiron esistono almeno una decina di differenti interpretazioni, ho iniziato ad incuriosirmi). Il problema è che ci atteggiamo a conoscitori della cultura classica quando non la conosciamo più di quanto conosciamo la cultura pigmea
Ah, il Baldi è uno dei testi più fighi che ci siano, la selezione dei testi è encomiabile
Quoto Nicco: io ho cominciato a rivalutare i presocratici dopo aver approfondito lo studio di Nietzsche.
Per questo ho detto di non sottovalutarli: non solo i presocratici sono stati ampiamente rivalutati nel diciannovesimo e ventesimo secolo, ma la loro complessità va ben oltre il classico "Talete-quello dell'acqua, Anassimene-quello dell'aria" e via dicendo.
Molto probabilmente ve ne renderete conto più in là, ma sicuramente non li si capisce quando li si studia, ma quando si affronteranno autori successivi.
Parmenide è il più ostico, almeno apparentemente, per i neofiti, perchè con lui comincia la metafisica occidentale: i problemi che affronta lui verranno ripresi, chi più chi meno, più o meno diversamente, dagli altri.