Tremo a pensare che tra tre anni sarò anche io un nerdone di filosofia :lol:
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Tremo a pensare che tra tre anni sarò anche io un nerdone di filosofia :lol:
Io Parmenide lo faccio sabato, per ora sono salvo :lol:
Come direbbe un mio caro compagno: LA VITA è UN BISCOTTO, SE PIOVE SI SCIOGLIE.
Oggi si è iniziato alle 8 con disegno. Un'ora sulle volte, le sezioni e le prospettive poi consegna degli elaborati (io con le mie misere tra tavole su quattro sono uno dei più fighi del corso) poi ci ha spedito fuori per fare il disegno dal vero. Io ho scelto questo come soggetto nonostante i vari turisti spagnoli e tedeschi che pretendevano che capissi la loro lingua per dar loro indicazioni. Di fronte alla cattedrale c'è una bella piazzetta nel più becero degrado. Appena finisco posto il disegno così mi date pure consigli.
Poi sono tornato dopo pranzo per due micidiali ore di matematica e di storia moderna sul naturalismo e dell'influenza della "magia" nello sviluppo di questo.
P.s: la mia scuola superiore cade a pezzi però almeno la mia facoltà è figa. È nella vecchia corte d'appello regia ed in una delle zone più figherrime di Cagliari.
http://it.wikipedia.org/wiki/Castell...ri)#cite_ref-0
Certo, ma i loro erano pur sempre principi immanenti con una matrice pertinentemente materiale: l'apeiron da cui tutto si origina e il logos, l'unità a cui tornano i conflitti fra gli opposti.
L'essere/pensiero di Parmenide è su un altro piano gnoseologico.
Nella stessa misura in cui esiste Babbo Natale.Citazione:
Quindi esiste anche Goku... ?
C'è una differenza fra essere ed esistere. Quando Parmenide afferma che noi non possiamo non pensare ciò che è, non vuol dire che noi possiamo pensare ciò che solamente esiste (e penso che sia una cosa evidente), ma che il pensare è in stretta connessione con l'essere, la cui negazione è aberrante dal punto di vista logico: come si può pensare il non-essere?
Non va compreso Parmenide dal punto di vista immanentistico o temporale (non ha senso parlare di tempo, rispondendo all'altro tuo punto), perchè in realtà la questione che lui pone è dal punto di vista logico-atemporale-ontologico: l'attività dell'uomo, per cogliere la verità oltre la doxa, non può che seguire questo binario "Essere <---->Pensiero". Se si esce da questo, si diventa uno di quegli uomini con la doppia testa, di cui parla.
Oggi filosofia ha interrogato, come al solito. Mi sarebbe piaciuto potermi togliere il peso dell'interrogazione, ma sfortunatamente il professore non accetta volontari. Nell'altra ora invece ha spiegato Leucippo e Democrito, gli ultimi due filosofi pluralisti.
Per il resto niente di particolarmente interessante, a parte la proff di latino che ha spiegato la metrica.
7 a informatica scritta. verifica rubata perché l'esercizio diceva di realizzare un programma in cui io digitavo i valori, non ricordo se li stampava anche, e di fare la differenza tra il massimo numero inserito e il primo numero inserito. in pratica ho scordato di mettere un controllo in cima all'esercizio nel quale specificavo che i numeri dovevano essere positivi interi e quindi quell'esercizio smette di funzionare non appena prendo numeri sotto lo 0 :asd:
ovviamente tutto in c
Oggi due ore di chimica passate a disegnare e tre ore di storia dell'architettura sull'arte micenea e l'introduzione di quella greca.
Cavoli tre ore sono pesantissime anche per questa materia che è a dir poco meravigliosa...