LA CONCLUSIONE DELLA GUERRA A NAMEC
Piccolo e Yamcha dall’alto sovrastavano il pianeta Namec ormai ridotto ad un misero cumulo di macerie.
Troppi i namecciani soppressi brutalmente senza alcuna pietà, moltissime la abitazioni rase al suolo dalla furia distruttrice di quei tremendi demoni, per non parlare dei valorosi guerrieri che avevano dato la vita nella battaglia.
Senza indugio i soldati namecciani si erano opposti ai demoni con l’unico risultato di fare una tragica fine, ma il loro spirito combattivo sarebbe aleggiato nell’aria di Namec per fare forza alle nuove generazione, per spronarle a lottare contro le forze malvagie, contro l’ingiustizia e la tirannia.
Anche un altro nobile guerriero aveva dato la vita per sperare in un futuro migliore, il suo nome era Kyon ed ora il suo corpo esanime sostava sopra le braccia di un Yamcha sconsolato e soprattutto con un cuore colmo di tristezza.
Proprio non si immaginava un epilogo simile, mai avrebbe creduto che il suo nuovo maestro avrebbe potuto lasciarci la vita nella battaglia, visto che lui e gli altri erano abilmente sopravvissuti.
Poco dopo i due guerrieri z atterrarono in quel poco che restava del loro villaggio ormai semi distrutto con molti cadaveri sparsi qua e la per il terreno che presentava molti crateri e spacchi di ogni tipo.
Fortunatamente il gruppo di terrestri erano sopravvissuti insieme ad altri namecciani, che con loro si erano rinchiusi in una botola costruita apposta per le situazioni di grave emergenza.
Il primo a mettere la testa fuori dal rifugio fu Muten, il suo sguardo non era per niente tranquillo, anche se sospettava che la battaglia fosse ormai giunta a conclusione.
La sguardo di Muten si rallegrò alla vista di Yamcha e Piccolo, ma qualche istante dopo tornò all’espressione di prima,cupa e angosciata: aveva visto il cadavere del povero Kyon.
-Forza ragazzi, potete uscire la battaglia è finita!-esclamò Muten, rivolto ai compagni, che ben presto tornarono in superficie.
- Cos’è successo a Kyon?-chiese Muten
-E’ stato ucciso in battaglia, siamo venuti a dargli degna sepoltura-rispose Yamcha, con lo sguardo rivolto per terra.
-Mi spiace, povero ragazzo era così giovane, ma la sua nobiltà d’animo era smisurata-
-Io non so chi sia,Yamcha in poche parole spiegami chi e cosa ci faceva nel nostro pianeta-dichiarò Piccolo.
In poco tempo il moro guerriero spiegò la storia al compagno, e durante quel piccolo lasso di tempo a rapporto tornarono anche Tensing, Rif, C-18 e Crili, seguiti poco dopo da Videl e Mr. Satan affannati e stanchi per il compito che avevano svolto al meglio.
La stessa tristezza che Yamcha provava fu avvertita anche da i restanti terrestri allievi di Kyon, che impotenti guardavano il suo corpo, abbandonato dal soffio della vita.
-Povero Kyon- esclamò Crili, con gli occhi gonfi di lacrime, mentre il suo braccio continuava a sanguinare.
I vari guerrieri feriti e stanchi si curarono degnamente con fasciature o erbe namecciane dagli effetti curativi, poi diedero degna sepoltura a quel ragazzo che tanto aveva fatto per restare aggrappato alla vita, ma che inevitabilmente era stato portato nel mondo dei morti da una forza maligna che non ha pietà di nessuno.
Sopra al pezzo di terreno in cui era stato sepolto si erigeva una croce in legno.
-E’ un peccato che sia morto, ora come ora le sfere non possono farlo tornare in vita, attualmente sono praticamente inutilizzabili- affermò Piccolo, rivolto ai suoi compagni.
-Si hai ragione, Goku e gli altri non potranno contare sul suo preziosissimo aiuto, questa non ci voleva- rispose Tensing, visibilmente amareggiato.
Un aria tetra e silenziosa era calata sui presenti che non sapevano cosa pensare o cosa dire, la morte di quel giovane tanto potente aveva scosso i guerrieri che ora si trovavano scoperti ad un nuovo possibile attacco nemico.
La pioggia continuava a cadere incessantemente, tanto da provare la pazienza di Crili ormai ridotta al limite-Basta non sopporto più questa pioggia!!!!PERCHE’ NON SMETTE DI PIOVERE?!- gridò inferocito il piccolo guerriero.
Il povero terrestre scosso per le molteplici battaglie e la morte del compagno aveva gridato al vento la sua collera.
-Non può piovere per sempre-rispose Piccolo tagliando corto.
Una semplice frase che al suo interno nascondeva un enorme significato.
Intanto a Fear, il messaggio di Stoy era giunto al suo legittimo padrone che seduto su un trono a forma di drago lo stava osservando con disprezzo misto a disgusto.
Per la fine del suo guerriero nonché sua creazione provava quasi disprezzo, mai avrebbe creduto che potesse essere eliminato da qualcuno, eppure ciò era accaduto, Stoy era stato sconfitto.
Ma la cosa che più sorprendeva il terribile demone non era il fatto che il suo sgherro fosse stato eliminato, ma bensì il fatto che Piccolo fosse tornato in vita; aveva visto con i suoi occhi la potente sfera di Krorin che gli si abbatteva a dosso spazzandolo via dalla faccia dell’universo, come poteva stare in quel pianeta a lottare contro i suoi demoni?
La cosa lo infastidiva e non poco, così volle avvertire i suoi guardaspalle dell’accaduto -Zinkai, Krorin, Ryon venite immediatamente qui!-
Al comando i tre spietati demoni arrivarono dal loro padrone che sostava in una sinistra costruzione, somigliante moltissimo ad un castello in decaduta, spoglia e quasi cadente a pezzi era la dimora di Jinkai con al suo interno un possente trono con le sembianze di un drago famelico.
-Il vostro compagno è stato eliminato!-
A quelle parole i tre rimanenti guardaspalle rimasero di stucco, nemmeno loro credevano che Stoy potesse essere sprofondato nell’ade.
-Ma mio signore, come è successo?-chiese con foga Ryon
-Il guerriero verde chiamato Piccolo che abbiamo affrontato sulla terra si trova stranamente di nuovo in vita!-
Un altro grande stupore colse i presenti che non credevano alle parole del loro creatore.
-Come può essere?!Non si può tornare in vita una volta uccisi!-esclamò a gran voce Zinkai
-Invece anche se non so come, quel guerriero è stato capace, come mostra il messsaggio che mi ha spedito Stoy, ma c’è dell’altro….Molto probabilmente sono tornati a nuova vita anche gli altri-
-Ma è impossibile!-gridò Ryon.
Non l’avesse mai fatto, un potente flusso d’aura proveniente da Jinkai lo sbalzò via per molti metri facendolo schiantare contro una roccia frantumandola.
-Mai contraddirmi!-esclamò in tono secco e conciso il demone
-Si hai ragione mio signore, ma da dove veniva quel messaggio???-chiese Zinkai voglioso di sapere dove fossero i superstiti.
-Veniva da un certo pianeta chiamato Namec, ci muoveremo al più presto per assaltarli e fargliela pagare per ciò che hanno fatto!!!!!!!-
Intanto un’altra entità al sentire quelle parole rimase letteralmente allibita e soprattutto spaventata.
Re Kaioh del nord era rimasto letteralmente di stucco a sentire quell’affermazione di Jinkai, se il demone avesse attaccato Namec senza il resto dei guerrieri z sarebbe stata una completa strage.
-Devo avvertire al più presto Goku, devono assaltare Fear prima che il suo creatore si muova per colpire Namec!-