Originariamente Scritto da
Naoto
Anti-sovietico.
In realtà era un socialista (non craxiano hehehe), convinto oppositore di qualsiasi totalitarismo.
Sembra poco oggi, dato che più o meno tutti hanno rinnegato l'esperienza stalinista, ma per quei tempi non era cosa comune opporsi e criticare lo Stato che pareva aver realizzato il socialismo. Era difficile soprattutto se quella critica non proveniva da un liberale, bensì da un socialista. Dopotutto Orwell partecipò alla guerra in Spagna dalla parte dei marxisti e potè vedere con mano quale era il vero nemico del POUM: non tanto i fascisti di Franco e Mussolini, quanto le truppe mandate da Stalin.
Nella "fattoria" muove le critiche più feroci allo stalinismo, delineandolo e presentandolo nelle sue atroci contraddizioni e crudeltà e rendendo tutto l'apparato totalitario, capo incluso, una tragica macchietta.
In 1984 invece, il bersaglio sembra più il totalitarismo in quanto tale. Ci sono degli elementi che richiamano immediatamente all'esperienza stalinista: il volto del Grande Fratello (molto più simile a Stalin che a Hitler), il costante richiamo a dei principi ideologici (i principi del socing). Altri elementi ci evocano la Germania nazista: le grandi adunate, lo sfogo dell'odio collettivo, un soffocante sistema di controllo della popolazione. Altri ancora sono pazzescamente preveggenti: si prendano i vari ministeri, i quali si occupano del compito esattamente opposto al significato del proprio nome (Verità produce menzogna, Amore fa la guerra, ecc.); si prendano poi alcuni esempi dei giorni nostri: non si possono notare alcune somiglianze.
In definitiva reputo Orwell un socialista decisamente poco inquadrabile in un partito e\o movimento, un intellettuale di sinistra capace di criticare la propria parte partendo da posizioni originali e pertanto non da tutti apprezzato e non da tutti compreso. Aveva capito che per realizzare un ideale, non bisognava adorare uno stendardo o uno Stato. Molti credettero che la URSS fosse la soluzione, lui capì che era il problema.
"La guerra civile spagnola e altri avvenimenti del 36-37 fecero pendere la bilancia e allora capii ciò che dovevo fare. Ogni riga della mia prima opera, che scrissi a partire dal 1936, fu scritta contro il totalitarismo e per il socialismo democratico come io lo intendo" Perchè Scrivo