Visualizzazione Stampabile
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
enzo680
Povero Clerici ormai è andato .Il grande Pozzi il mcenroe dei poveri.Contento per Flavia che si voleva ritirare si sapeva.Saluto l'amico red
Ps
(Secondo me)Tennis italiano giustamente esaltato perché non accadrà mai più una cosa del genere,non sono due fenomeni e lo sanno pure loro,ma hanno scritto una pagina dello sport italiano.
Ps 2
Renzi il solito politico mediocre.
Ps 3
A liv maschile ho visto solo Fogna vs Rafa
Giustissimo gioire di una vittoria ed una finale interamente tricolore, per giunta in uno degli Slam più prestigiosi ed importanti. Non sarebbe giusto, e spero si eviti, fare il solito errore di ritenere che il movimento sia divenuto, all'improvviso, di livello top solo per questa finale.
Renzi UOMO mediocre, non solo politico. Ha approfittato dell'evento miracoloso per farsi un viaggetto a NY e vederesi una finale a sbafo sulle spalle nostre. Non dico che non potesse andare per "celebrare" questo bel risultato dello sport italico, ma magari uno che parla giustamente di spending review, di sacrifici, eccetera, poteva avere l'eleganza di usare soldi suoi per pagarsi viaggio e ambaradan, visto fra l'altro che il suo stipendio è eccellente (e viene sempre e comunque dalle tasche dei contribuenti).
Sul PS3 dì la verità. Speravi che ci fosse il secondo round verbale fra i due, eh?
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
enzo680
Povero Clerici ormai è andato .Il grande Pozzi il mcenroe dei poveri.Contento per Flavia che si voleva ritirare si sapeva.Saluto l'amico red
Ps
(Secondo me)Tennis italiano giustamente esaltato perché non accadrà mai più una cosa del genere,non sono due fenomeni e lo sanno pure loro,ma hanno scritto una pagina dello sport italiano.
Ps 2
Renzi il solito politico mediocre.
Ehilà.
Per Flavia le dichiarazioni agli Us Open riguardo il ritiro erano infatti un rito, l'ha ricordato anche Lomonaco in telecronaca. L'unica differenza è che stavolta ha preso una decisione. Non vedo il problema, tanto più che Flavia ha gestito bene il tutto, e il pubblico dell'Arthur Ashe ha gradito le sue parole.
Se qualcuno oltre ai soliti pagliacci della FIT ha lodato il tennis italiano più di quanto meriti non lo so (sarà che ormai vado oltre ste cose http://www.livetennis.it/images/smil...on_mrgreen.gif), tra l'altro non ce n'è bisogno, perchè il risultato è stato talmente enorme che qualsiasi infiocchettatura poteva solo rovinarlo: è stato un qualcosa che è andato oltre il tennis, ha riguardato l'intero sport italiano. E poi siamo nel 2015, bisogna essere proprio dei fessi solo ad avere l'idea che uno sport come il tennis viva ancora di piccole realtà provinciali (solo la Vinci si allena a Palermo, ma con il suo coach). E poi di 4 tenniste, l'unica che può fare di nuovo una finale slam è la Errani, le altre non faranno più nulla del genere.
Poi va beh... Renzi, che dire... niente, perchè mi fa schifo solo scriverne il cognome.
Citazione:
Originariamente Scritto da
foppa21
Comunque a livello di tennis maschile il problema non è neanche QUESTO specifico tabellone che si è preso Federer agli US Open. Il problema vero è qualunque tabellone si prenda Federer (e quindi anche Djokovic). Il dramma è che un ormai ex-tennista come lui, che ha virtualmente appeso la racchetta al chiodo due anni fa, che ormai pensa di più a fare il pirla con i colpi in mezzo alle gambe o altre pseudo-invenzioni.....arrivi senza alcun patema d'animo a 2 finali di Slam, alla finale a Roma, a Indian Wells, vinca Cincinnati, e l'unico tennista che oggi ha la totale certezza di batterlo è l'attuale n.1
Questo è l'attuale deserto di talento che si trova nel circuito dopo il periodo anomalo del triumvirato dei fenomeni (Nole, Rafa, Roger). Forse eravamo abituati troppo bene, credo che prima che nascano nuovi talenti di questo calibro qualche annetto potrebbe passare.
Nel mentre però potrebbe sempre capitare che la mononucleosi se la prenda Djokovic.
La finale l'ho vista ieri notte (era meglio se la guardavo al posto dell'oscena partita di Champions che mi hanno costretto a guardare), Lole si è sbucciato tutto nel primo set, quello è il massimo che gli può capitare, figuriamoci una mononucleosi :asd:
Va beh, comunque pensavo peggio, partita dignitosa per essere una finale slam, salvata più che altro da sprazzi di ottimo tennis di entrambi. Certo che vedere il numero uno del mondo che deve affrontare 23 break point contro un 34enne... mah.
Io comunque intendevo il torneo in particolare, ma sul resto concordo: Djokovic non sta giocando neanche lontanamente con l'intensità del 2011-2012 e sta facendo gli stessi (se non migliori) risultati nei grandi tornei, ma il vero termometro della situazione attuale non è lui (che è comunque un ottimo numero 1, anche attualmente) ma lo è Federer. Che ormai non solo è sempre più attaccato al servizio, ma è talmente costretto ad accorciare gli scambi da ridursi letteralmente ad improvvisare, alla faccia di quello che disse 4 anni fa sempre agli Us Open. E adesso si è messo pure a ravanare qua e là come TUTTI i suoi coetanei (Istanbul e Brisbane). E nonostante questo è ancora numero 2 del mondo, e fa pure 5 finali negli ultimi 6 tornei giocati. Questa è la cosa più deprimente del tennis maschile attuale.
Ma i giovani non hanno nessuna colpa, in fondo. Non è la prima volta che una generazione tennistica non produce quasi niente: quella prima di Federer è stata addirittura peggio di quella dello svizzero (il che è tutto dire; ovviamente parlo di Kuerten e soci), tra Laver e Connors fu una tragedia (con Rosewall che arrivava in finale slam a 39 anni, per poi essere distrutto da Connors più di una volta), e anche gli anni '40 non furono niente di speciale. Credo di aver già espresso la mia opinione a riguardo, ma se siamo alle porte di un Medioevo tennistico (o addirittura ci siamo già dentro), si può solo aspettare che passi.
Sperando che il tennis non abbia bisogno di imbecilli come Kyrgios e Fognini, per far parlare di sè... questo sport non ha alcun bisogno di cretini che urlano insulti e volgarità alla folla e ai loro avversari, per quanto ci siano esempi illustri beccati a farlo più volte.
-
Ah no, colpa no di sicuro, per i giovani. Il talento su cui poi lavorare e faticare o ce l'hai o non ce l'hai, ed il talento dei 3 monstre non nasce ogni 5-10 anni. E' vero che per qualche decennio c'è stato un buon ricambio di campioni e di giocatori carismatici che hanno garantito spettacolo e bel tennis senza soluzione di continuità, ma anche in quei casi ci sono stati dei momenti di "stanca" in cui sono proliferati personaggi non certo eclatanti, ma che hanno sfruttato il momentum arrivando perfino al n.1.
-
Beh sì, è stato più o meno quello che è successo durante l'era Sampras, che ebbe un buon riscontro di pubblico perchè c'erano tennisti talentuosi, carismatici o che in un modo nell'altro intrattenevano il pubblico, tralasciando che a parte Agassi di campioni con la C maiuscola non ce n'era mezzo, o erano ormai bolliti.
Poi nel '98 Sampras smise di dominare, tra i giovani di allora non c'erano campioni con la C maiuscola, e quindi uscirono immediatamente fuori tutta una serie di tennisti di non primissimo piano, che in qualche modo ottennero Slam e addirittura posizioni prestigiose in classifica: si cominciò da Rafter, uno che sino a quel momento era stato la troia di Sampras ed è il secondo peggior numero 1 di sempre, per poi proseguire con gente come Kafelnikov, Moya, Rios, mentre c'era chi a 30 anni vinceva il suo primo slam come Ivanisevic (che rientrò come un eroe in patria e su cui poi basarono un film) e Korda (che si ritrovò poco dopo "isolato e insultato in un angolo degli spogliatoi" e su cui poi basarono le prime politiche serie di antidoping in questo sport), prima di passare alla generazione di Federer.
Quando Agassi rientrò, in questa situazione fece finale in tutti gli Slam e pure alla Masters Cup, diventando il detentore di 3 slam contemporaneamente, e il tutto (correggimi se sbaglio) avendo passato i suoi anni migliori, a 29 anni.
Adesso abbiamo più o meno la stessa cosa: c'è uno come Wawrinka, che ha passato tutta la carriera a fare il comprimario di lusso e che ora ha vinto addirittura 2 slam, e Djokovic che a 28 anni che sta dominando come raramente si è visto nella storia del tennis maschile, pur essendo piuttosto lontano dal suo miglior tennis.
-
Sai che quelli di oggi non li vedo manco all'altezza dei vari Safin, Kafelnikov, Rafter, Rios, Moya e via di cetira? Però sì, la situaizone è quella.
Chi è per te il peggior n.1 della storia?
-
-
Beh, adesso c'è un tennista come Nishikori che è occasionalmente dietro ai primi 3, ogni tanto azzecca uno Slam... roba alla Kafelnikov, almeno come risultati. Raonic potrebbe diventare forte come Roddick (se gli va bene), Dimitrov... sempre detto che è un talento alla Gasquet.
Per i nuovi arrivati bisogna aspettare, anche se effettivamente non promettono niente di che.
Il peggior numero 1 per me è uno tra Rafter, Hewitt e Rios, per come la vedo io tutti e tre possono ricadere in questa definizione, ognuno per un motivo diverso. Rafter ci sta comodamente in mezzo :asd:
-
Non scherziamo; il peggiore è Muster :lol:.
-
Il dramma è che pur ripensando a quei n.1 di basso livello, leggi Moya, Rafter, Rios, Kafelnikov, Hewitt, Muster, Kuerten...credo che il livello attuale dei "ricambi" sia ancora più basso di tutti questi.
Credo tuttavia che salvo imprevisti dovremmo vedere Djokovic dominare al n.1 per qualche anno, nel quale magari giovani nuovi con talento vero possano uscir fuori.
E nella mia nostalgia di tempi andati mi sono letto il libro "Open" di Agassi. Devo ammetterlo, pur essendo una persona che non ha studiato, che si autodefinisce "stupido", il libro non è affatto scritto male. Stile semplice ma efficace, va dritto allo scopo senza arzigogoli...insomma....un pò come il suo gioco, ehehe. Dio quanto mi manca Andreino. E sa il cazzo dove sia finito il mio completo Nike "Hot Lava" col quale facevo scintille in campo a 15-16 anni.
-
Pensavo lo avessi divorato dal day one XD
Di grande impatto, effettivamente.
Straconsigliato e non solo agli amanti del genere.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Grifis
Pensavo lo avessi divorato dal day one XD
Di grande impatto, effettivamente.
Straconsigliato e non solo agli amanti del genere.
Non so perchè mi sia rifiutato di leggerlo fino ad ora, ma meglio tardi che mai !! :D
"He's a punk, you're a legend!!". Ed il punk fa un culo così alla leggenda e lo asfalta 6-1 al terzo. ehehe. Connors, la più grande testa di cazzo che abbia mai solcato un campo di tennis insieme a Nastase.
Da quando l'ho consigliato in ufficio, 7 o 8 colleghi lo hanno letto, e ne sono rimasti folgorati. Discutendo di alcuni episodi ho pure innescato senza volerlo una feroce diatriba sull'utilità o meno del servizio militare, credici o no siamo arrivati a questo da un aneddoto alla Nick bollettieri Academy.
-
Per me tra questi 4
kafelnikov
rios
muster
hewitt
-
Ok, facciamo un po' d'ordine. Per prima cosa direi che quelli che devono sostituire i soliti tre hanno appena cominciato la fase centrale della loro carriera, il più vecchio è Nishikori che ha solo 25 anni. Capirei fossimo ancora ai tempi di Sampras, ma oggi giorno è solare che nel tennis professionistico si matura più tardi anche fisicamente. Per dire, al Roland Garros 2006 c'erano solo 16 over-30 in tabellone, all'ultimo Us Open ce n'erano addirittura 39 (tralasciando che più che una tendenza, è un abominio vero e proprio), non so se ho reso l'idea. Insomma, i tre di sopra sono entrati da poco nella fase centrale della loro carriera, aspettare ancora un po' mi pare davvero il minimo.
Tra l'altro mi pare superfluo stare ad elencare le qualità di quei tre, che ci sono e sono evidenti, quindi passiamo oltre.
Poi, per quanto riguarda i nomi di quel periodo, farei degli ulteriori distinguo:
- Safin non è stato un numero 1 di transizione, per i mezzi che aveva. Hewitt non riuscirebbe manco a sognarsi la notte di vincere 2 Slam battendo Sampras e Federer in quel modo. E mi fermo qui, anche se su Safin potrei parlare per ore.
- Kuerten è stato il più forte specialista su terra battuta che si sia visto negli anni '90 e prima di Nadal. Poi che appunto uno specialista su terra sia stato il più forte della sua generazione la dice lunga, ma è un altro discorso.
- Muster... scusate, ma da dove è uscito Muster? 40 tornei vinti e 2 stagioni praticamente dominate sulla terra battuta, numero 1 durante il picco dell'attività sia di Sampras che di Agassi (non durante le peggiori annate degli ultimi 40 anni), il tutto poi dopo aver subito un infortunio devastante anni prima... ma uno così come si può mettere nella stessa categoria di Moya o di Rafter, uno che quando diventò numero 1 valeva quanto (se non meno) il Wawrinka dell'anno scorso?
Questo giusto per non fare un minestrone eh, altrimenti non ci troviamo più.
Edit, piccolo bonus:
Citazione:
Originariamente Scritto da
foppa21
Connors, la più grande testa di cazzo che abbia mai solcato un campo di tennis insieme a Nastase.
http://cdn.makeagif.com/media/3-06-2015/36bFTa.gif
-
Beh, un numero uno del mondo che non arriva mai più avanti del primo turno a Wimbledon è parodistico.
Per carità, il suo '95 me lo ricordo ancora oggi ed è stato imbarazzante, per quanto fosse esagerata la sua superiorità; ma solo sulla terra.
E' un tennista che ha vinto 40 dei suoi 44 incontri su terra battuta e, più in generale, non ha mai dato la sensazione di poter vincere uno Slam fuori dal proprio habitat.
A differenza di Moya, ma soprattutto di Rafter.
Sono valutazione diverse.
Il livello raggiunto da Muster sulla terra, gli altri due se lo sognano ovunque.
Ma, sulle altre superfici, i due erano indiscutibilmente superiori.
-
Se non è chiaro qua stiamo parlando di numeri 1. Il numero 1 è un traguardo nella carriera di un tennista, qualcosa che è un successo già di per sè.
Essere il numero 1 del mondo non è aver più talento di altri o aver fatto qualcosa di diverso da altri in tutta la carriera, è aver fatto qualcosa meglio di tutti per un periodo di circa 52 settimane. L'acrobata del net (in tanti lo chiamano così, come se fosse stato un atleta circense prima che un tennista) è diventato numero 1 campando di rendita della vittoria dello Us Open 10 mesi e mezzo prima. Nel frattempo non aveva fatto quasi nient'altro per meritare il numero 1, vincendo solo il patetico torneo di Hertogenbosch in tutto l'anno e facendo ridere i polli sia agli Aus Open che al Roland Garros. Ed è stato numero 1 solo per una sola, misera, patetica, settimana.
Senza dire altre ovvietà, va da sè quindi che parodistico qua, al massimo, è dire che uno così sia stato un migliore numero 1 di uno che è invece stato davanti addirittura alle migliori versioni di Sampras e Agassi, mettere l'erba allo stesso piano delle altre superfici in questo tipo di discorso, e l'intera tua valutazione. E bada, ti sto solo dicendo cose che sono oggettive, e con tutta la pacatezza di cui dispongo, cosa che raramente ho fatto qua dentro.
-
Con altrettanta pacatezza (che, però, non significa incapacità di leggere un'aggettivazione, la solita, purtroppo, svilente di un post; ribadisco, è parodistico che un numero uno del mondo non sia MAI andato oltre al primo turno nello Slam più importante), dovuta, quando si dialoga in un forum (non sono in ballo la vita e l'onore di nessuno XD), rispondo dicendo che:
A Di oggettivo qui non c'è proprio nulla, nel senso che menti diverse hanno opinioni diverse. E non si tratta di un'errata reinterpretazione di qualcosa, perché qui tutti abbiamo dapprima visto e successivamente reinterpretato, e di conseguenza anche il solo pensare che la parafrasi di Tizio piuttosto che di Caio sia stata fallace è oggettivamente, questo sì, sbagliato.
B Thomas Muster è stato numero uno del mondo in due occasioni, per un totale di sei settimane (una, nella prima occasione, cinque, nella seconda). Non è un gap che, a mio avviso, può risultare significativo.
Al contrario, il consesso nel quale è riuscito ad imporsi e, soprattutto, il livello massimo raggiunto sulla sua (ed unica) superficie, lo sono; ed il suo soprannome (nonché ciò che avevo già scritto nel post precedente) gli rende abbondantemente giustizia.
Fermo restando che il RG del '95, Sampras lo ha visto con il cannocchiale XD
A mio avviso, siamo proprio ai dadi come cosa (e difatti, se si cerca in rete, c'è una divisione spaventosa su chi sia stato il peggior numero uno della storia XD)
Il valore complessivo di Muster come giocatore è stato davvero mediocre (per essere un numero uno, si intende); ulteriormente, ma più e meglio frazionato, quello di Rafter e Moya.
A mio avviso, naturalmente.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Grifis
A mio avviso, siamo proprio ai dadi come cosa (e difatti, se si cerca in rete, c'è una divisione spaventosa su chi sia stato il peggior numero uno della storia XD)
Il valore complessivo di Muster come giocatore è stato davvero mediocre (per essere un numero uno, si intende); ulteriormente, ma più e meglio frazionato, quello di Rafter e Moya.
Parto dalla fine, tanto per cominciare sottolineando che quell'"ulteriormente" non l'ho capito, e che potrei quindi aver travisato il senso del post.
Sul resto direi anche di no, visto che anche online il "peggior" numero 1 è ampiamente considerato Rios, per il semplice fatto di non aver mai vinto uno slam (cosa che mi pare pure riduttiva, tra l’altro, viste le vicende di quegli anni)
Citazione:
Originariamente Scritto da
Grifis
Con altrettanta pacatezza (che, però, non significa incapacità di leggere un'aggettivazione, la solita, purtroppo, svilente di un post; ribadisco, è parodistico che un numero uno del mondo non sia MAI andato oltre al primo turno nello Slam più importante), dovuta, quando si dialoga in un forum (non sono in ballo la vita e l'onore di nessuno XD), rispondo dicendo che:
A Di oggettivo qui non c'è proprio nulla, nel senso che menti diverse hanno opinioni diverse. E non si tratta di un'errata reinterpretazione di qualcosa, perché qui tutti abbiamo dapprima visto e successivamente reinterpretato, e di conseguenza anche il solo pensare che la parafrasi di Tizio piuttosto che di Caio sia stata fallace è oggettivamente, questo sì, sbagliato..
Ma guarda che non c'è bisogno che tu ripeta il processo secondo cui, sostanzialmente, pretendi che io accetti le tue argomentazioni (vd. capoverso precedente, il tono è di nuovo perentorio) mentre tu ignori sia le argomentazioni che i dati di fatto che espongo, a prescindere da dove vadano a parare. Poi va beh, c'è gente che vede macchie di caffè sui muri e le reinterpreta come apparizioni celesti, e ovviamente non può vederci altro che quello... ok, mi sa che siamo usciti in tutti i sensi dalla discussione :lol:
Comunque, visto che tutto il resto si può liquidare con un "Eh?" oppure con un "e quindi?" limitiamoci a questa, che di cominciare con i quote non c'ho voglia neppure io, figuriamoci gli altri di leggerli (prima che ce lo facciano capire :asd:).
Spiace, ma è il solito sillogismo rattoppato: Wimbledon torneo più importante del tennis pro (eh? Ma quando mai...? Ma perché?) => Muster non ha vinto una partita in singolare a Wimbledon (senza dire che ci ha giocato la miseria di 4 edizioni... anche perchè negli anni '90 era prassi da parte dei terraioli che Wimbledon fosse snobbato totalmente, tanto che nei suoi anni migliori non l'ha giocato proprio... periodo fra l'altro in cui probabilmente seguivi il tennis più di me) => numero 1 parodistico.
Il tutto poi sorvolando sulle associazioni che si possono fare di rimando, tipo associare Roddick e Wilander e vedere chi è stato il numero 1 migliore usando il peso di Wimbledon, tanto per dire la prima che mi viene in mente.
Io cosa devo dire? Devo "nobilitare" questo tuo pensiero? Abbiamo avuto lunghe e piacevoli discussioni sugli argomenti più disparati (soprattutto lunghe :rotfl:), ma mi dispiace, ancora una volta si parla di tennis e non posso accettare una cosa simile.
Tra l'altro, se mi avessi detto che Muster era il più scarso numero 1 tecnicamente, l'avrei anche capito. Voglio dire, Muster era un montanaro autodidatta, che prima dei 14 anni a malapena aveva messo piede in un circolo, e che maturò così tardi per l'infortunio di Miami e perché proprio non ne voleva sapere di migliorare tecnicamente (cosa che infatti cominciò a fare poco prima del '95, prima poteva contare solo sul suo spaventoso dritto). Praticamente un tennista con una tecnica poco più che elementare, tralasciando che quello che ha fatto in un anno è comunque talmente enorme da escluderlo per forza da gente come Rafter.
Invece no, è il peggiore perché Wimbledon... cioè, ma manco Clerici in overdose di sciroppo di fragole http://www.livetennis.it/images/smil...on_mrgreen.gif
-
Guarda che così mi lusinghi enormemente XD
Con "ulteriormente" intendevo che quei due non avrebbero avuto mezza possibilità di raggiungere il picco prestazionale espresso da Muster.
E, mettendola giù semplice semplice, per me la cosa si può riassumere così:
E' vero che associare Muster solo e soltanto alla terra è strumentalizzante e soprattutto falso (due semifinali agli AO, a distanza di otto anni, non sono casuali).
E' vero che erano anni caratterizzati da un'asticella elevatissima e che, di conseguenza, emergere in un contesto del genere era particolarmente difficile (anche se poi va detto che Sampras al RG era, beh, insomma XD, e che lo Slam francese non era di certo il preferito di Agassi - chiedo conferma a foppa XD - e che, soprattutto, il discorso sul peso specifico delle varie generazioni rimane sempre qualcosa di eccessivamente astratto).
Come è vero che due US Open e due finali a Wimbledon non sono casuali.
Secondo me Rafter è stato quantomeno un numero uno meno indegno di Muster perché in un ipotetico incontro con entrambi al 100% era più forte due superfici sue tre.
Diciamo ancora meglio.
Come numero uno è stato più degno Muster, se associamo al numero uno del ranking il picco massimo esprimibile da un giocatore (NON tirando in ballo né le 52 settimane, né la polivalenza); senza alcun dubbio.
Ma, d'altro canto, a mio avviso Rafter è stato un giocatore migliore; più completo (sì, sono d'accordo, non è sempre sinonimico).
P.S.: Piacevoli, ma mai (o quantomeno che io ricordi) sullo sci alpino XD
O preferisci imbatterti in un aneddoto sulla vita di Kipketer :rotfl:
Scannarci per scannarci, tanto vale farlo su qualcosa di nuovo :asd:
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Grifis
Guarda che così mi lusinghi enormemente XD
Lo immaginavo. Evidentemente è più semplice di quello che sembra :asd:
Citazione:
Originariamente Scritto da
Grifis
Con "ulteriormente" intendevo che quei due non avrebbero avuto mezza possibilità di raggiungere il picco prestazionale espresso da Muster.
E, mettendola giù semplice semplice, per me la cosa si può riassumere così:
E' vero che associare Muster solo e soltanto alla terra è strumentalizzante e soprattutto falso (due semifinali agli AO, a distanza di otto anni, non sono casuali).
E' vero che erano anni caratterizzati da un'asticella elevatissima e che, di conseguenza, emergere in un contesto del genere era particolarmente difficile (anche se poi va detto che Sampras al RG era, beh, insomma XD, e che lo Slam francese non era di certo il preferito di Agassi - chiedo conferma a foppa XD - e che, soprattutto, il discorso sul peso specifico delle varie generazioni rimane sempre qualcosa di eccessivamente astratto).
Come è vero che due US Open e due finali a Wimbledon non sono casuali.
La terra battuta non era la superficie preferita da nessuno dei due. Entrambi sono cresciuti secondo scuole in cui il tennis da terra battuta non è neanche contemplato, nella maturazione del tennista. Sampras è il classico giocatore che la scuola americana ha prodotto quasi interrottamente, e in serie, dai tempi di Tilden. Grande servizio e grande dritto (con l'aggiunta dell'attacco a rete da parte di Kramer, cosa che è desueta ora che il tennis è uno sport con tutti i crismi di altri).
Agassi viene invece dai campi in cemento, che vennero introdotti per economia in California dal dopoguerra. Il primo fuoriclasse ad uscire da lì fu Connors, che fu un giocatore talmente di rottura da vincere 3 Slam sull'erba durante lo stesso anno giocando da fondocampo. Un baseliner molto mobile, con almeno un colpo bimane, che gestisce perfettamente lo scambio di ritmo da fondocampo e che chiude a rete solo sulla spinta di un colpo da fondocampo. Questo tipo di tennis poi ha portato alla golden age mediatica del tennis tra gli anni '80 e '90, quando c'era un contrasto di stili continuo tra i top-player.
Agassi si è formato proprio in questi campi, da Bollettieri, e ha vinto occasionalmente anche su terra ed erba perchè aveva un timing eccezionale da fondocampo e una risposta ancora più eccezionale (forse la migliore risposta della storia del tennis). Svanita la golden age, arrivarono i big server, e siccome i giocatori di livello come Becker ed Edberg (che per caratteristiche fisiche e tecniche, prima ancora che per quelle delle scuole tedesca e svedese) non davano più alla terra la stessa importanza delle superfici veloci, il livello scese, e così venne partorita questa grandissima puttanata (perchè lo è senza alcuna discussione) che il tennis sulla terra battuta sia un tennis minore.
Mi sono dilungato perchè volevo coprire l'aspetto primario, ma in effetti ci sono tanti di quegli aspetti di cui parlare per spiegare la cosa, da non finirla più.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Grifis
Secondo me Rafter è stato quantomeno un numero uno meno indegno di Muster perché in un ipotetico incontro con entrambi al 100% era più forte due superfici sue tre.
Diciamo ancora meglio.
Come numero uno è stato più degno Muster, se associamo al numero uno del ranking il picco massimo esprimibile da un giocatore (NON tirando in ballo né le 52 settimane, né la polivalenza); senza alcun dubbio.
Ma, d'altro canto, a mio avviso Rafter è stato un giocatore migliore; più completo (sì, sono d'accordo, non è sempre sinonimico).
Ma a parte l'ennesimo tentativo di portare la discussione sul tuo binario, glissando poi sull'aspetto che è decisamente il più pertinente alla discussione intrapresa da noi altri (perchè io non spreco certo tempo a fare questo tipo di confronti, per ragioni così ovvie che manco le spiego), e tralasciando pure questa discutibilissima considerazione del "due superfici su tre"...
In che cosa consisterebbe questo ipotetico incontro tra due tennisti che sono completamente diversi, sono cresciuti e sono stati impostati in maniera completamente diversa, hanno avuto carriere completamente diverse e sono pure di due generazioni diverse? In quale periodo si svolge questo incontro (cioè, prima metà o seconda metà degli anni 90) e perchè? Quali sono i punti deboli dell'avversario che ognuno avrebbe sfruttato a suo vantaggio (i due ne erano pieni)? Su quale delle tre (anzi no, erano quattro) superfici su cui si giocava a tennis, si sarebbe potuto capire meglio? Quali condizioni ambientali avrebbero favorito uno o l'altro (tradotto: superficie a parte)?
Per arrivare alla tua conclusione ti basi su questi aspetti, o vai completamente a naso?
-
A me comunque Muster faceva schifo,ammiravo il suo carattere,un vero fenomeno da questo punto di vista.
Il fatto che abbia vinto più di 40 tornei,per me resta un mistero,ah,ah.
ps
viva jimbo! gran bast...,ma storia del tennis.