Originariamente Scritto da
Lorenzo GOV
Jojo, considerare un rapporto amoroso come se si decidesse di volta in volta se prendere la Maserati per andare al discount o la Jaguar è quanto di più lontano possibile dall'essenza stessa del sentimento d'amore.
Non è una questione di possesso, tribalmente parlando, o di egoismo (la femmina è mia e guai a chi la tocca), ma la decisione di consacrarsi anima e corpo deriva da un'esigenza di assoluta comunione attraverso la quale si decide di proseguire insieme lungo un cammino condiviso.
Quando si comincia a frequentare qualcuno, anche nelle prime fasi, vuol dire che c'è interesse, che c'è voglia di approfondire la conoscenza di quel qualcuno e quindi c'è la possibilità, seppur minima nei primi tempi e nei proponimenti inziali, di creare un qualcosa di duraturo. Anche se tacitamente, sin dalle prime fasi, si instaura un rapporto di fiducia per il quale non è concepibile che vi possa essere un interesse collaterale: anche in forma embrionale è già nato un rapporto, il quale, sempre, comporta responsabilità.
Se tutto questo è presente in nuce già all'alba di un rapporto, immagina come tutto questo diventi anche più fossilizzato nel prosieguo, fino addirittura al matrimonio. Ma al di là del matrimonio che dovrebbe quasi suggellare questa interdipendenza, anche in assenza di questo, un rapporto maturo presuppone già questa situazione di totale responsabilizzazione dell'uno verso l'altro.
Se una persona ama, non può trovare altro sfogo se non nell'oggetto proprio del suo amore, dunque mi spieghi quale significato avrebbe una poligamia anche solo di natura sessuale? Insoddisfazione? Bisogno maggiore di attenzioni? Incapacità di sentirsi pienamente compresi dal partner? E allora non c'è amore, e se non c'è amore, tutto il discorso non ha più senso, perchè tutto nasceva dalla tua provocazione "e se si fosse liberi di amare più persone?"
E perchè non c'è amore? Non c'è amore perchè amare non significa viaggi al chiaror di luna, baci appassionati o esaltazione del proprio status sociale di "fidanzato" su fb; bensì amare vuol dire confronto quotidiano, sopportazione quotidiana, comprensione vicendevole, responsabilità assoluta, condivisione d'intenti e progettazione di prospettive. Amare veramente qualcuno non vuol dire idolatrarlo, porlo su un piedistallo e oscurarne i difetti, ma fare tuo ciò che di per sè è selvaggio e inarrivabile, perchè altro-da-te, contestualizzando e inquadrando ciò che gli appartiene (pregi, difetti, storia e potenzialità) in un orizzonte comune. Da quel momento ognuno dei due è dipendente, in maniera idissolubile.
Ciò naturalmente non esclude che si possano amare più persone, durante una vita tante (o poche, dipende dai punti di vista) sono meritevoli d'affetto. Però ci sono differenze e tutto sta nella capacità d'amare.