Visualizzazione Stampabile
-
A me Wall Street ha detto poco. Come hai detto il punto forte del film è il riuscire a dare un senso cinematografico ad una vicenda che di suo avrebbe ben poco da dire al grande pubblico, ma è affossato da tante - troppe - banalità di sceneggiatura. Plot pieno zeppo di twist telefonati e personaggi non ottimamente caratterizzati (ma fortunatamente alcuni attori qua colmano la lacuna). Buona regia e fotografia piuttosto accattivante, sotto il profilo tecnico è sicuramente positivo.
Ho visto venerdì scorso Midnight in Paris.
Molto carino, la fotografia è davvero ottima e sin dalle prime battute del film ci delizia con inquadrature atte a catturare tutto il fascino della notte parigina, abbagliata da innumerevoli luci e sempre movimentata.
Il ritmo scorre abbastanza bene, la storia lì per sé non è magari il massimo dell'originalità, ma il modo con cui viene presentata la rende interessante e ben caratterizzata, permeata da un sottile humor mai troppo invasivo. Buoni i personaggi, spiccano soprattutto Hemingway che colpisce con il suo carisma e il frizzante protagonista che personalmente ho trovato molto umanizzato e pertanto ricco di spunti.
Peccato solo per qualche elemento abbozzato ma mal sfruttato (su tutti l'investigatore) e per un epilogo interrotto in modo assai brusco.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Lorenzo GOV
http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/2049.jpg
Si capisce il motivo per cui abbia avuto tutto questo successo ai botteghini: prendi un dottor House ante litteram (è risaputa la discendenza di quest'ultimo dal personaggio di Doyle), una spalla all'altezza e di bell'aspetto, una Londra ricostruita splendidamente, combattimenti degni di Indiana Jones, un mistero all'apparenza inspiegabile, un villain tutto sommato accettabile, battute e situazioni gagantuesche sparse qua e là, e abbiamo un gran bel blockbuster.
Il fatto è che Guy c'ha preso in pieno, è una pacchianata decisamente ben riuscita.
Io ho trovato il primo film più vicino alla mia idea di Sherlock Holmes, in questo invece mi è sembrato più Jackie Chan.
Nonostante questa riflessione post-visione, è un buon prodotto e devo dire che i discorsi tra Holmes e Watson(come il loro rapporto) sono davvero ben studiati.
-
Il mio era un giudizio sul primo film.
-
Ieri sera:
La trama ci mette un pò troppo a prendere il ritmo giusto, ma se si pazienta abbastanza ci si ritrova a guardare una "pacchianata davvero ben riuscita". [cit.]
Voto: 7,5
-
Meh, maratona natalizia "classica" che comprendeva Sweeney Todd (che non c'entra ma vabè lo passavano in tv :asd: ) Edward scissorhands, Babbo Bastardo, Nightmare before xmas e The family man. Tutti ottimi film, un gradino sopra gli altri metterei Bad Santa, che fa riflettere parecchio anche se a molti non sarà sembrato :lol: e Edward mani di forbice che anche se l'ho visto venti volte mi fa scappare sempre l occhio lucido :)
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Lorenzo GOV
Il mio era un giudizio sul primo film.
D'oh.
-
http://www.antoniogenna.net/doppiagg...eenhornet1.jpg
Conoscevo per fama il personaggio già da prima che ne fosse annunciato il progetto cinematografico, però non me l'aspettavo proprio così. Credevo che Hornet fosse un tipo più serio e carismatico, invece è un pazzo che si esalta per ogni sciocchezza, cioè proprio il contrario di quello che avevo immaginato. Kato lo facevo più risoluto, invece anche lui è più terra terra come Hornet. Tutto sommato è stato un buon film e che ha saputo intrattenermi benissimo, d'altro canto vado pazzo per i film e le storie sui vigilanti.
7,5 :ahsisi:
-
http://www.moviestreamingsites.co.uk...rvoir-Dogs.jpg
Avevo intenzione di vederne solo una parte stasera ma ho dovuto vederlo tutto d'un colpo. Diretto magistralmente e cast fantastico.
8,5 :ahsisi:
-
No hotlinking please.
È successo pure a me una volta, chissà perchè accade, boh.
-
Io la locandina la vedevo, comunque ho cambiato lo stesso il link :ahsisi:
-
Anche io, quando mi capitò, vedevo la copertina. :lol:
Comunque non l'ho ancora visto (il film) ed è già il secondo parere positivo in pochi giorni che vedo. Cercherò di recuperarmelo.
-
Ti dirò, io non sono un patito di questo genere di film, difatti questo qua mi ha costretto un amico a vederlo, e quindi se è piaciuto a me vai sul sicuro.
Troppi "fuckin" però :lol:
-
Se ci son tanti fuckin' corro a noleggiarlo. :ahsisi:
-
Quel film è più geniale di Pulp Fiction.
http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/47942.jpg
Sinceramente, sono rimasto un po' amareggiato: sarà che ormai da ogni pellicola dei Coen mi aspetto un'opera che rasenti la perfezione o che quantomeno assurga al rango di grande film. Questo si ferma ad essere un "buon film". E la cosa paradossale è che questo buon film ha avuto un successo commerciale che un capolavoro come "The man who wasn't here" non vedrebbe nemmeno se fosse riproposto 10 volte al cinema.
La trama non è originale (di per sè non una cosa cattiva, i Coen sono maestri nel rendere assurdo il quotidiano), l'ambientazione è la classica western, a cui peraltro non sono colpevolmente molto avvezzo, il cast di gran livello (menzione speciale all'esordiente ragazzina di 13 anni, speriamo che non si perdano le sue tracce), i personaggi calcano le orme già percorse in passato senza tuttavia scadere in stereotipi. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti per fare bene, eppure.
Eppure il film non decolla mai, i dialoghi (uno dei punti forti della premiata ditta) non sono per niente memorabili, escluso qualcuno, le immagini, che solitamente cantano nei loro film, stavolta regalano al massimo qualche scorcio suggestivo (e comunque va detto che la fotografia rimane di alto livello), il personaggio della ragazzina nella prima mezz'ora si staglia molto più di quello di Bridges o quello di Damon nel resto del film (sarebbe stato molto più interessante approfondire il personaggio di Brolin). In generale non si avverte quell'aria ironica e pensante tipica di molti loro film: sembra, molto terra terra, un banale storia western molto ben narrata anche se decisamente troppo diluita.
-
E' un remake, c'era da aspettarselo, personalmente la dozzina di candidature oscar non me la sono spiegata
-
Quando critica e pubblico sono così uniti nell'elogiare un film d'autore, l'Accademy stai sicuro che ne tiene conto.
-
Ecco, piuttosto se ti vuoi fare della cultura sul Western puoi recuperarti tutti i capolavori di Leone, o partire dagli Spietati diretto da Eastwood, se vuoi qualcosa di più particolare c'è El Topo di Jodorowky, un Western surreale capolavoro
-
Ecco, non sei il primo che me li consiglia, devo assolutamente sopperire alla lacuna.
Ti ringrazio per le dritte.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Lorenzo GOV
Sinceramente, sono rimasto un po' amareggiato: sarà che ormai da ogni pellicola dei Coen mi aspetto un'opera che rasenti la perfezione o che quantomeno assurga al rango di grande film. Questo si ferma ad essere un "buon film". E la cosa paradossale è che questo buon film ha avuto un successo commerciale che un capolavoro come "The man who wasn't here" non vedrebbe nemmeno se fosse riproposto 10 volte al cinema.
La trama non è originale (di per sè non una cosa cattiva, i Coen sono maestri nel rendere assurdo il quotidiano), l'ambientazione è la classica western, a cui peraltro non sono colpevolmente molto avvezzo, il cast di gran livello (menzione speciale all'esordiente ragazzina di 13 anni, speriamo che non si perdano le sue tracce), i personaggi calcano le orme già percorse in passato senza tuttavia scadere in stereotipi.
Insomma, gli ingredienti ci sono tutti per fare bene, eppure.
Eppure il film non decolla mai, i dialoghi (uno dei punti forti della premiata ditta) non sono per niente memorabili, escluso qualcuno, le immagini, che solitamente cantano nei loro film, stavolta regalano al massimo qualche scorcio suggestivo (e comunque va detto che la fotografia rimane di alto livello), il personaggio della ragazzina nella prima mezz'ora si staglia molto più di quello di Bridges o quello di Damon nel resto del film (sarebbe stato molto più interessante approfondire il personaggio di Brolin). In generale non si avverte quell'aria ironica e pensante tipica di molti loro film: sembra, molto terra terra, un banale storia western molto ben narrata anche se decisamente troppo diluita.
Il problema è che, Lorenz, sei abituato a vedere i Coen su una tela beige e decisamente anonima: cioé l'ambientazione è banale e non emozionante, e da lì fanno le loro magie. Questo è un western, non è un drama: non conta l'arguto dialogo, o le scelte di regia ardita, o le acute osservazioni lasciate sottobanco. Conta l'atmosfera, la forza del personaggio (e non l'originalità) e il ritmo incalzante. Seguendo le tue aspettative, sarebbe venuto fuori un ottimo film dei Coen, ma un pessimo western: inutilmente complesso ed elaborato dove in realtà ci dovrebbe essere semplicità. E comunque il loro apporto i Coen l'hanno dato. I personaggi nel remake sono COMPLETAMENTE diversi, in maniera positiva, rispetto all'originale.
Dovresti davvero guardarti un po' di altra roba davvero bella: tutti quelli di Leone (se non li hai già visti), Ombre Rosse, Django, Gli Spietati e I magnifici Sette (un mio personale feticcio, visto che è I sette samurai di Kurosawa trasporto nel Far West), Quel treno per Yuma.
-
Sì, può essere che siano le mie aspettative ad essere dissonanti. Devo vedermi del western.
Sta di fatto che i Coen hanno fatto un film poco coeniano.
