La reincarnazione, che esista o no, non è possibile provarla scientificamente. Visto che è come quel che hai detto: nel momento in cui quell'anima diventa di un altro essere perde la coscienza dell'attuale soggetto.
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La reincarnazione, che esista o no, non è possibile provarla scientificamente. Visto che è come quel che hai detto: nel momento in cui quell'anima diventa di un altro essere perde la coscienza dell'attuale soggetto.
Appunto, ha senso parlare di reincarnazione anche se esistesse un anima se il soggetto viene comunque annullato? per questo mi sembra un assurdo... non vedo che importanza possa avere la base, la sostanza se perde la coscienza del primo soggetto... che differenza c'è se resta la base e cambia il contenuto o se la base viene distrutta e ne viene creata un altra? è praticamente uguale ;)
Ma non verrebbe usata per far vivere un nuovo essere (per essere non intendo un organismo fisico), il soggetto resta sempre lo stesso, solamente perde la memoria e si ritrova con un differente corpo, suppongo. Non viene annullato, eliminato o cose simili.
Tutto ciò premettendo che non credo nella reincarnazione.
Ci credo parzialemente...
Non so convinto al 100%! Ma una possibilità molto più sensata che non L'aldilà Dantesco! :asd:
Questa te la sei sognata la notte vero?! :lol:
Le anime sbucano dal nulla! Ma dai! Oddeo ma anche a essere atei! Anche a voler credere ai rettiliani!
Una cosa del genere non si può dire! Dai! Da quando in un qua dal NULLA nasce QUALCOSA?
Personalmente vedo l'anima come l'energia interiore che risiede in ogni cosa! Da un sasso ad un uomo, da un gatto ad un albero...
E daltronde, chi può darmi torto quando sostengo che siamo tutti composti da energia?
La reincarnazione altro non è che la mutazione di questa energia che passa da una forma all'altra! Una volta è un uomo, cambia, e viene assimilata in qualcos'altro, che a sua volta subisce dei cambiamenti e via dicendo in un ciclo infinito!
Direi che in termini molto larghi la reincarnazione è già spiegata dalla decantata scienza come la "legge della conservazione dell'energia" secondo cui "Nulla si crea e nulla si distrugge! ma tutto cambia!"
Anche l'anima rientra in questa legge! La differenza però sorge nel concetto di coscienza e penso sia questo il punto che mi lascia in dubbio!
D'altronde la coscinza svanisce quando noi finiamo... o no? Se, nonostante l'energia continui imperturbabile il suo corso nella "reincarnazione", se la nostra coscieza non svanisse ma venisse in qualche modo "salvata"?
Che ciò che si identifica con l'aldilà altro non sia che ciò che preserva le coscienze della soggettività, pur facendole rientrare in un ottica di Oggettività?
In fondo è noto che Dio è in tutto e tutto è in Dio! Che sia questil senso?
Hmm....
Alludi ad una sorta di "repetentia nostri" lucreziana, ovvero ad una sorta di dimenticanza di sè.
Sta di fatto che comunque tra reincarnazione e non reincarnazione non campierebbe nulla, anche se appunto c'è solo un'interuzione della nostra coscienza.
E poi, qualora esistesse un'anima e questa si reincarnasse, come si spiega il fatto che una volta esistevano 500.000 uomini, e oggi ce ne ritroviamo con più di 6 miliardi?
Io non credo a niente! La vita è di qua...di là non c'è nulla! La reincarnazione è solo un'illusione come tante altre su questa terra!
Se perde la memoria e riparte da zero è un essere diverso, c'è poco da fare.
Infatti è assurdo e l'assurdità di una simile ipotesi era stata notata anche da Hume. Tuttavia cercare di giustificare l'esistenza dell'anima a un certo punto porta a supporre una tale creazione dal nulla, per non fare nomi: Cristianesimo :lol:Citazione:
Le anime sbucano dal nulla! Ma dai! Oddeo ma anche a essere atei! Anche a voler credere ai rettiliani!
Una cosa del genere non si può dire! Dai! Da quando in un qua dal NULLA nasce QUALCOSA?
Per ognuno che nasce secondo la morale cattolica si crea una nuova anima eterna e immortale. Se le anime non fossero sempre nuove e sempre immortali e eterne non potrebbe esistere la punizione dopo la vita terrena, nè il premio.
Non è una mia invenzione, io non ci credo minimamente all'anima.
Bhe a questo punto anche gli atomi che formano il nostro corpo si reincarnano... diventano altro, chissà, un giorno alcuni potrebbero anche formare una stella o un mouse per un pc :D ma ha senso parlare di reincarnazione in questo senso? io penso che il discorso perde senso quando si da importanza alla materia e all'energia. Tutto ruota attorno alla coscienza, per questo sostengo che la reincarnazione sia un ipotesi assurda, perchè la coscienza va via, c'è poco da fareCitazione:
La reincarnazione altro non è che la mutazione di questa energia che passa da una forma all'altra! Una volta è un uomo, cambia, e viene assimilata in qualcos'altro, che a sua volta subisce dei cambiamenti e via dicendo in un ciclo infinito!
A me farebbe molto piacere sapere che continuerò ad esistere.
Non come me stessa, che non m'interessa poi più di tanto (nonostante io mi piaccia abbastanza penso che alla fine uno si stufi) ma come io cosciente. Come esistenza pura e semplice.
Vorrei poter credere che il mio io (e per io non intendo niente di più che il semplice fatto di esserci, non in quanto me ma semplicemente in quanto presenza nel mondo) esisterà per sempre in qualcuno/qualcosa a rotazione, trasferendosi senza scomparire dopo il deperimento della carne.
Mi piace esistere, vorrei esistere per sempre. Essendo atea purtroppo per me la morte coincide con la cessasione dell'esistenza, che non è una prospettiva molto allettante...
Temo che la mia sia comunque una speranza vana purtroppo, ma è la forma di esorcizzazione della morte che preferisco in assoluto tra tutte le ipotesi -religiose e non- fino ad oggi proposte dall'umanità.
Il punto è che solo l' uomo ha un cervello direttamente proporzionale al corpo in grado di sostenere locomozioni di entità superiore a quelle animali.
Quindi solo l' uomo ha le qualità necessarie per poter usare la mente come tramite all' anima con il cervello, e sempre solo l' uomo possiede un etica morale personale in grado di scindere bene e male, mentre gli animali agiscono d' istinto senza avere concetti come ''bene'' e ''male''...si presume che questi valori siano stati dettati dagli dei o da dio, e che risiedano nell' anima, e che solo l' uomo possa concepirle...
Quindi mi risulta difficile pensare che gli animali possano avere un anima...considerando che moltissimi animali(escludo i vegetali che non rientrano minimamente nel concetto)sono sprovvisti del bagaglio necessario a sostenere un ''peso'' simile.
Questo ammettendo che esista l' anima.
Le piante poi sono sprovviste di cervello: hanno cellule che simulano i nostri neuroni, ma non sono mica neuroni.
La carne non ha anima, è l' animale da cui proviene ad avercela. :lol:
Al massimo la nutella.
Io sinceramente vedo la reincarnazione come uno degli aspetti più interessanti delle religioni orientali. Così come l'uomo cristiano crede che dopo la morte ci sia la vita eterna nell'aldià, l'uomo buddista e induista crede che l'anima resti nel nostro mondo sotto forma di una nuova creatura vivente. E mi incuriosisce sapere perchè in due parti diverse del mondo siano nate queste concezioni così diverse. Insomma, da qui si può partire per capire i diversi desideri dell'uomo. Se un essere umano crede nella reincarnazione significa che sì, vuole avere una vita lunga e duratura, ma non aspira a risiedere in un paradiso: gli va bene il nostro mondo, perchè crede che possa cambiare in meglio. D'altronde nelle religioni orientali ogni reincarnazione dovrebbe essere ad un livello superiore e questo ciclo si interrompe con il raggiungimento del Nirvana.
Ok, se c'è qualcuno più esperto di me in materia non si faccia problemi a correggermi.
Sono neutrale. Per quanto intelligenti siamo, per quanti sforzi facciamo per comprendere certe cose della vita, non riusciremo, almeno oggi, a comprenderle.
Vi siete chiesti perché le creature che, secondo l'uomo, sono senza coscienza si chiamerebbero "anima-li" (escludendo categorizzazioni di tipo biologico, chiaramente)? Non capisco perché dite che l'anima non esista/dovrebbe esistere. Almeno dovreste chiarire a cosa voi alludiate parlandone a riguardo, dato che sono millenni che questo concetto è reputato tutt'altro che univoco.
Stando all'etimologia della parola, l'ànemos greca indica il "soffio vitale", tutto ciò che è in grado di generare qualcos'altro (attivamente o passivamente) secondo un'energia motrice interna alla materia, e pertanto è direttamente contrapposta a quella su cui mi pare voi stiate dibattendo, che in un certo senso equivale alla psyché socratica e all'anima intellettiva aristotelica ("coscienza"). Il concetto di anima che io prendo in considerazione in questo frangente è quella legata all'etimologia della parola, dunque essa oggettivamente esiste, o l'intero flusso del divenire (scorrere degli eventi) starebbe bene nel museo di Dio come progetto fallito (o magari è il divenire stesso ad essere stato un fallimento; se tutto fosse rimasto "in potenza" sarebbe stato ottimisticamente meglio), e si rimarrebbe fossilizzati in un mondo "in-anima-to" (appunto senza anima).
Sulla questione della reincarnazione sinceramente non ho molto da dire, e se solo si considera la teoria di IISNT secondo cui un'anima reincarnata equivarrebbe di fatto ad "tabula rasa", ci si accorgerebbe facilmente come né l'uomo {in generale}(dal suo punto di vista) non potrà mai reincarnarsi, né tantomeno l'uomo {nel particolare} non avrà mai la possibilità di sapere di averlo fatto, il che corrisponde proprio al "non averlo fatto"; pertanto razionalmente non condivido il discorso di Kabu, perché è un vicolo cieco: se ti dicessi che ti sei già reincarnata, dovresti credermi e dovresti farlo senza chiedermi prove, perché queste non sono minimamente contemplate dalla tua teoria.
In fin dei conti mi piacerebbe reincarnarmi.
Beh sarebbe sicuramente un vicolo cieco per la conoscienza, ma non per l'esistenza direi.
Il fatto che io non possa sapere di poter esistere indipendentemente dalle sinapsi assegnate allla mia coscienza non modifica in niente il fatto che esisterei. Ogni volta mi porrei la stessa domanda senza risposta, ma di fatto continuerei ad esistere, ed è l'unica cosa che veramente m'interessa, se fosse possibile.
Purtroppo ci credo poco anche mentre lo dico.
Ribadisco che mi piacerebbe molto.
Non esiste.
Se dopo che ti sei reincarnato perdi tutto quello che avevi nella vita precedente, che reincarnazione è? Senza considerare che le anime non sono mai tutte uguali nella Terra col passare del tempo. E poi è assurdo pensare che uno si reincarni in una pianta, un animale... Dovrò pensarci 2 volte prima di uccidere un ragno, potrebbe essere mio nonno.
No.
E' sempre lo stesso spirito, lo stesso essere cosciente, che però trovandosi a vivere in un diverso involucro crescerà in maniera differente, certamente con diversi tratti della personalità rispetto a quelli che aveva nella vita precedente. Tuttavia sarà sempre lui (parlo a livello di coscienza). Un po' come uno che sbatte la testa e perde la memoria: non avrà ricordi del suo passato, tuttavia nessuno dei suoi conoscenti lo considererà un nuovo essere vivente, separato da ciò che era pre-botta in testa. Non valuto l'ipotesi che uno possa reincarnarsi in un carciofo, per il motivo spiegato da ghonnen. Valuto solamente l'ipotesi della reincarnazione in un altro corpo umano.
Sì, intendo questo.
si è sempre lo stesso secondo me però con un altro corpo