Non è che non la conosca, era un'iperbole. È che in 5 anni di scuola per noi il liceo era suddiviso in "primo anno", "secondo anno" e così via :lol:
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Non è che non la conosca, era un'iperbole. È che in 5 anni di scuola per noi il liceo era suddiviso in "primo anno", "secondo anno" e così via :lol:
Storia non è solo mnemonica ed è anche una delle materie che permette di spaziare di più :sisi:
Basta sentire le lezioni del mio nuovo professore per capirlo :lol: Gli ci vorrebbero una decina di ore settimanali per finire il programma probabilmente, ma perlomeno è interessante :lol:
Immagino che più che altro si riferisse ad Archimede (perché la metempsicosi poi in un modo o nell'altro l'avrebbe trattata anche Platone), Parmenide ed Eraclito (perché sono quelli che bene o male sollevano i due problemi con cui i vari Socrate, Platone ed Aristotele si sarebbero frantumati e avrebbero frantumato le palle... cioè divenire e molteplicità).
I naturalisti non li vedo molto in questo calderone, invece.
Esattamente dove mi trovo io. All'ultima lezione, è stato spiegato il concetto che Talete, Anassimandro e Anassimene hanno del principio. Secondo Talete risiede nell'acqua, secondo Anassimandro risiede nell'"apeiron" (credo si chiami così, la lezione è di un paio di giorni fa e devo ancora studiarmela), mentre Anassimene è orientato sull'aria, se non sbaglio.
Pardon, stai parlando con uno uscito da un tecnico. :lol:
Pure da me il triennio si è fatto più tosto, tant'è che il terzo anno fu durissimo. Dal quarto in poi ho praticamente smesso di studiare (sono ben conscio però che dovrò ricostruire da zero il mio metodo di studio per l'università).
Io prima ho citato i primi filosofi che ho studiato quest'anno, escludendo Omero ed Esiodo, che sono più autori letterali, abbiamo fatto Talete, Anassimandro, Anassimene ed Eraclito da Efeso.
Comunque sì utilizziamo la parola archè per definire il principio ed origine delle cose, forse alby se ne è un attimo dimenticato.
Eh, ma tra un po' farai anche Parmenide xD
Mamma mia, tra i primi è il più incasinato...
Che poi dire principio al posto di arché non mi sembra così sbagliato, visto che è la trasposizione italiana.
Infatti non mi pare di aver mai neanche accennato ad un errore.
Ho solo espresso la mia curiosità visto che in genere fanno usare Arché :asd:
Tendo il più possibile a non utilizzare parole greche quando so che non tutti potrebbero capirmi. Tralaltro non so nemmeno scrivere in greco sulla tastiera, e mi infastidisce usare l'alfabeto italiano.
Comunque, se proprio ci tieni, il trio di filosofi elucubra sull'archè e sulla fusis. :)
Oggi mi sono divertito abbastanza: alla prima ora, storia(?), mi sono copiato grammatica. Poi a scienze ho fatto il compito d'ingresso tirando la monetina e andando a caso, la prof ha detto che non gliene fregava niente perchè non era neanche considerato sul registro. Greco praticamente niente, ho ascoltato bravo bravo la spiegazione. Ultima ora, grammatica, la pacchia: mentre la tipa sveglissima(si, sempre lei) riconsegnava i compiti spiegando gli errori singolarmente, noi avremmo dovuto fare dei compiti di ortografia, ma il mio compagno ha il libro usato con esercizi già fatti. E a questo punto, mi sono ispirato al Mirimidon: battaglia navale non-stop per 60 minuti, c'ha salvato dalla pennica :asd:
Ricordo le partite di hockey 1 vs 1 in quinta con le stampelle di un'amica. Durò circa due settimane, poi il piede guarì :asd:
Noi con le stampelle di un tizio che s'era fatto male ci facevamo il tipico "allunga-collo": prendi la stampella dalla parte che di solito tocca terra, e con l'altra estremità(quella con due sporgenze ai lati e il manico al centro) tirare su per la mascella i malcapitati. Una volta provavo a farci una catapulta, ma fallii.
Dire che i presocratici sono facili è solo frutto della scarsa quantità di informazioni che ci consente di ottenere il programma del liceo; uno dei motivi per cui sono molto curioso di vedere come sarà all'università (Eraclito lo considero comunque un filosofo affascinante, mentre su Anassimandro, dopo aver sentito dire che sull'apeiron esistono almeno una decina di differenti interpretazioni, ho iniziato ad incuriosirmi). Il problema è che ci atteggiamo a conoscitori della cultura classica quando non la conosciamo più di quanto conosciamo la cultura pigmea
Ah, il Baldi è uno dei testi più fighi che ci siano, la selezione dei testi è encomiabile
Quoto Nicco: io ho cominciato a rivalutare i presocratici dopo aver approfondito lo studio di Nietzsche.
Per questo ho detto di non sottovalutarli: non solo i presocratici sono stati ampiamente rivalutati nel diciannovesimo e ventesimo secolo, ma la loro complessità va ben oltre il classico "Talete-quello dell'acqua, Anassimene-quello dell'aria" e via dicendo.
Molto probabilmente ve ne renderete conto più in là, ma sicuramente non li si capisce quando li si studia, ma quando si affronteranno autori successivi.
Parmenide è il più ostico, almeno apparentemente, per i neofiti, perchè con lui comincia la metafisica occidentale: i problemi che affronta lui verranno ripresi, chi più chi meno, più o meno diversamente, dagli altri.
Dopo due giorni di sciopero domani sarà dura tornare alla solita routine.