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Originariamente Scritto da
Dragon Slayer
A me ricorda più Axl Rose senza quel poco di tecnica che possiede.
Di Rust In Peace prediligo Holy Wars e Hangar 18.
Concordo. Dai seguenti ascolti devo dire che Holy Wars... The Punishment Due ed Hangar 18 mi sembrano proprio gli highlight di questo Rust in Peace, ma conto di dare ancora un paio di ascolti ché mi sta prendendo parecchio.
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Originariamente Scritto da Paolo Vespa
La punta di diamante del disco è The Fountain of Lamneth, suite di 20 minuti di alto livello anche se un po' "disunita".
Quoto, anche se mi sa che siamo in due a preferirla al Necromante, chissà perché ._.
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A me la voce di Mustaine non dispiace affatto. Come cantante non è certamente capace, ma almeno usa la voce in modo cattivo e ci riesce, che è una cosa a cui pochi arrivano sul serio. È la principale differenza tra cantanti tecnicamente buoni ma che non hanno una voce adatta al genere e altri che invece non sanno fare per niente ma che hanno una voce adattissima: prendiamo i Primus, nonostante la musica eccellente e tutto il resto, la voce di Claypool è praticamente a tono unico, eppure c'azzecca tantissimo.
Di Rust in Peace la mia preferita è Five Magics, mi sa.
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Pure a me Holy Wars e Hangar 18 piacciono :sisi:
Sono al secondo ascolto di the Dark Side of the Moon, a me non pare sopravvalutato, certo non conosco tutto il resto della discografia dei Pink Floyd di cui ho ascoltato solo The Piper at the Gates of Dawn.
Ho ascoltato anche il debut dei Velvet Underground, molto bello pure quello.
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Originariamente Scritto da
Jojo10
Sono al secondo ascolto di the Dark Side of the Moon, a me non pare sopravvalutato, certo non conosco tutto il resto della discografia dei Pink Floyd di cui ho ascoltato solo The Piper at the Gates of Dawn.
Conta che i primi due (o sono i primi tre? O solo il primo? Correggetemi in caso di cantonata) album sono una cosa a sé, quelli con Barrett... gli album come DSotM sono tutta un'altra cosa (non dico con questo migliori o peggiori, solo diversi).
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Blaze.
Conta che i primi due (o sono i primi tre? O solo il primo? Correggetemi in caso di cantonata) album sono una cosa a sé, quelli con Barrett... gli album come DSotM sono tutta un'altra cosa (non dico con questo migliori o peggiori, solo diversi).
Primo album era completamente Barrett,secondo album in parte Barrett e terzo album inizia l'era Waters.
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So suonare decentemente Crystal Skull. Che bellezza riprendere a suonare con la carica di Dailor.
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Originariamente Scritto da
The.Philosopher
Ho visto dal vivo i Cripple Bastards, dovrebbero essere i capiscuola del grind italiano. Personalmente non riesco a capire perchè si continua a voler considerare il grindcore come derivazione estremizzata dell'hardcore. Sono due cose del tutto diverse, ha da spartire molto di più col metal. A proposito dei CB, il primo disco Your Lies in Check non è da buttar via, magari a voi piace
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Originariamente Scritto da
Black Ghost
A me la voce di Mustaine non dispiace affatto. Come cantante non è certamente capace, ma almeno usa la voce in modo cattivo e ci riesce, che è una cosa a cui pochi arrivano sul serio. È la principale differenza tra cantanti tecnicamente buoni ma che non hanno una voce adatta al genere e altri che invece non sanno fare per niente ma che hanno una voce adattissima: prendiamo i Primus, nonostante la musica eccellente e tutto il resto, la voce di Claypool è praticamente a tono unico, eppure c'azzecca tantissimo.
Di Rust in Peace la mia preferita è Five Magics, mi sa.
Five Magics per me ha un inizio forse un po' troppo tirato per le lunghe, ma il botta/risposta tra Mustaine e la voce robotica con seguenti assolo rulla assai *_*
Spinto dal topic Che ne pensate..., appena finisco Rust in Peace mi getto su Profondo Rosso dei Goblin, che già dovevo provare da un bel po'.
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Ho provato di recente Équinoxe di Jean Michel Jarre, tastierista francese che ha fatto del synth la sua musica. In breve, ha fatto elettronica anni '70 servendosi di sole tastiere.
In questo disco utilizza una strumentazione parecchio costosa per l'epoca di cui non ricordo il nome, ed il risultato non risulta mica male.
Se non fosse che Équinoxe Part 1 (che è un'introduzione piuttosto calma) ma soprattutto Équinoxe Part 2 (che è altrettanto calma, ma anche lunga il doppio dell'altra traccia) possono condurre alla noia, ho trovato questo disco parecchio interessante, amando il mondo delle tastiere in generale e non fermandomi al solo pianoforte (Vespa citava in modo scherzoso il mio presunto fanboyismo per Emerson perché in effetti ammiro parecchio il tastierista inglese).
Dalla parte 3 il disco inizia a risultare godibile al mio orecchio anche se un ascolto complessivo, magari steso, me lo fa apprezzare anche nel suo intero: è molto rilassante.
La mia traccia preferita è Équinoxe Part 4.
Nel finale ci sono la pesante Part 7 (il brano più lungo dell'album, di sette minuti, neanche tanto) e l'ultima, la Part 8. Le trovo più accese delle prime due parti anche se nulla di eclatante. Il meglio è tra 3 e 6.
Ci tengo a precisare che pur amando le tastiere in ogni forma, questo è tra i miei primi contatti con la musica elettronica. Devo dire che non mi ha deluso.
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Rust In Peace ha un solo punto debole, la traccia 8 "Dawn Patrol", inutile.
Concordo, Dave Mustaine non ha una gran voce ma la sapeva usare.
Ora come ora è Orgasmatron dei Motorhead a girare in continuazione nel lettore, nel cellulare, nella sveglia, un pò dappertutto...