Bel capitolo...interessante come cosa, beh, sotto il profilo della pura scrittura non posso dire niente, come al solito del resto, bravissimo!
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Bel capitolo...interessante come cosa, beh, sotto il profilo della pura scrittura non posso dire niente, come al solito del resto, bravissimo!
ti piace? SOno contentissimo!! ci stai capendo vero? non è mica così oscura infondo...
p.s.
Oh, sei sempre il primo!!! sei grande
Bravissimisssimo Goge :asd: un capitolo a dir poco eccezzionale, anche se nn ho capito bene una cosa....
Spoiler:
a no, ci sono arrivato, :lol: dice "avevo la possibilità" ho letto male :lol: lascia perdere lo spoiler :ok:
Ancora complimenti :D 6 GRANDE!!!
Era una cosa per creare più stupore nel lettore, sono contento che tu abbia fatto questo commento ^^ quel contrasto era proprio voluto per questo ^^
Stupendo Goge!! Questa storia mi sta prendendo sempre più...così emozionante e dai tratti oscuri. Però, il protagonista non è che sia proprio fortunato poverino...incontra pure la Morte O_O..! Poi con tutta la paura che si è preso quando gli è comparso dinanzi il mostro a cinque teste...rivelatosi essere un'eterea donna...
Però, come ha sottolineato Teo, la contraddizione fra i suoi discorsi c'è: prima è felice perché può liberarsi del quaderno e dimenticare tutto, poi addirittura trafigge la sua mano e quella dell'altra...brr, io non l'avrei mai fatto!
Ma è stata proprio questa parte che mi è piaciuta di più :D!
Bravissimo, sempre più coinvolgente la faccenda...compliments ^_^!!
Grazie a tutti dei commenti! Ecco a voi un altro paragrafo...
Prova
Quando tocchi il Quaderno Della Morte non puoi più parlare in prima persona. Ti senti come una telecamera che osserva te stesso dall’interno, concedendoti spesso inquadrature dall’interno del tuo corpo. Ed è per questo filone di pensiero che da adesso in poi esprimerò le mie azioni riferendomi alla terza persona.
Achille si risvegliò, affannando ancora una volta. Quella notte sembrava non poter avere mai fine, ma in realtà era già l’alba. Di istinto si guardò la mano “trafitta” dal coltello. Integra. Non c’era nemmeno il più piccolo dei graffi, assolutamente niente. Sospirò profondamente, sperando che non fosse stato tutto che un bruttissimo incubo.
<<No, non lo era, sta tranquillo …>>
Incredibile, ancora la voce melliflua di quella donna, se così mi è concesso di definirla. Infatti, sul tavolo di fianco al lettino di Achille v’era ancora il Death Note. Allungò la mano, per afferrarlo e guardare la copertina. C’era disegnata sopra una specie di X bianca, adornata di piccole tracce biancastre. Forse sarebbe meglio dire che solo in parte era bianca; senza una forma logica, sulla sua superficie dilagava la macchia marrone scuro, quasi rosso, delineata dal suo sangue. Aprendo la prima pagine,s’accorse che tutte le pagine erano macchiate dal sangue , con la stessa intensità della prima.
Gli occhi neri di Achille scintillarono come cristalli, e la sua bocca si inaridì desiderosa di provare quel fantastico quaderno. Però, questo non gli impedì di ragionare, prima; le regole. Quel quaderno doveva essere zeppo di regole. Meglio controllare, in modo da non ritorcerselo contro. Esse erano come incise in lettere d’argento, proprio all’interno della copertina, scritte così piccolo da doversi sforzare. In fondo alla pagine, si notava subito quella regola che la Morte gli aveva fatto notare.
Fino a quando i genitori non si svegliarono, Achille rimase lì a studiarsi le regole. Bisognava specificare le cause della morte, e se l’orario non veniva inserito, la persona avrebbe iniziato gli atti che l’avrebbero condotta alla morte esattamente dieci secondi dopo. Se non veniva specificata l’ora della morte …
<< … “il quaderno diventerà inutilizzabile, fino a quando la persona che il suddetto avrebbe dovuto ammazzare non sarà eliminata in qualsiasi modo”… Accidenti! Quella stronza non me l’aveva mica detto … in un minuto potrei anche non farcela a scrivere tutte le azioni necessarie alla morte del tipo che voglio ammazzare .. accidenti!>>
Sì, perché un'altra normativa era quella di stilare la condanna in un minuto. Questo solleticava non poco la fantasia di Achille. Prima di tutto, bisognava provare quel potere immediatamente.
Poco dopo, a scuola…
Era l’intervallo. Un sospiro per caricarsi di coraggio e di rabbia.
<<D’accordo … il quaderno è qui … la penna è qui … VAI!>>
Senza rifletterci nemmeno un altro secondo di più, aprì il quaderno, descrivendo con una rapidità assurda le caratteristiche della morte di Enzo, dopodiché trascrisse anche il suo nome. Mise il punto. Controllò sull’orologio, non era ancora scattato il minuto. Enzo era lì, che scriveva cose stupide alla lavagna, con disegnini osceni, tutto attorniato dai suoi stupidi amici. Achille era seduto all’ultimo banco, quando il minuto scattò. Avvertì un brivido lungo la schiena, come se una lama facesse scorrere la propria punta sul sulla sua colonna vertebrale … si sentì davvero potente in quel momento …
<<Dieci, nove .. sei .. tre … due … uno! Ora, muori!>>
Sussurrò fra se e se stando ad aspettare che avvenisse l’irreparabile. In pochi secondi, Walter cadde in ginocchio, affannando. Venne soccorso da tutti i suoi compagni ma, come gli era stato ordinato di fare, gattonò per tutta la stanza, per poi cominciare a vomitare sangue. I ragazzi andarono a chiamare bidelli, insegnanti.
<<Che cazzo ho fatto …>>
Si sentì tremendamente in colpa. Non credeva ancora che quel potere fosse reale! Pensava ancora che fosse un gioco … aveva designato ad Enzo, però, solo pochi minuti di agonia. Dopo un po’, infatti, la vittima designata smise di vomitare, e s’accasciò al suolo priva di vita.
<<No! Non è possibile, non ci credo …>>
Enzo era disteso per terra disegnando una sorta di croce. Proprio come Achille aveva immaginato mentre scriveva. Fino a che punto arrivava il potere del quaderno? Non importava, quel quaderno andava distrutto, doveva abbandonarlo …
<<Oh no! La regola … il quaderno mi uccide ogni giorno … e …>>
Incastrato. Nel momento stesso in cui l’aveva usato, il meccanismo del Death Note s’era attivato, ora o moriva o uccideva. Era l’inizio della fine. Sotto al nome di Enzo Iannuzzi scritto sul quaderno, apparve un’altra scritta, di una calligrafia sconosciuta, ma fine e bellissima …
<< un giorno di vita … ho ucciso una persona per guadagnarci solo un maledettissimo giorno …>>
Richiuse con violenza il quaderno, dopodiché lo infilò senza farsi vedere in cartella, mentre bidelli ed insegnanti si affrettavano a pulire per terra e a trasportare il cadavere fuori dall’istituto …
<<Bene>> pensò l’assassino <<Le regole dicono che le prossime vittime frutteranno di più, a seconda di quanto sia ingiusto che io l’abbia ucciso … in pratica, devo uccidere senza motivazioni apparenti …>>
Sorrise, senza far caso se qualcuno l’avesse notato
<<Ora mi diverto davvero … io amo questo quaderno …!>>
Behm, allora cosa ne dite? :vom: vero?
Beh, al momento la cosa è ancora un pò fumosa, ma verrà definendosi mano mano state tranquilli ;M) aspetto commenti!!
Un solo errore: prima dici "Enzo" poi quello che si accascia è un certo Walter...poi va tutto benissimo...però questa uccisione senza senso...nah, uccidere senza senso non mi piace e non mi paice che lo si faccia...
Pardonami l'errore è che il personaggio è liberamente ispirato ad un mio compagno di classe...
Dai no te la prendere in fondo è una storia inventata, e poi non è senza senso si capirà dopo perché ;)
per la prima volta in vita mia ho deluso il m,io lettore storico sigh sigh
:lol: Balle, non ci ho messo le faccine, mica me la sono presa:ok:
Un'altro magnifico capitolo Goge....
naturalmente per come è scritto nn ho da obbiettare niente, anche se i cambiamenti nello stato d'animo del protagonista mi lasciano senza parole (prima sembra dispiaciuto a morte per quello che ha fatto e poi ha quel ghigno finale che mi ha lasciato di stucco)
un pò come il contrasto che ho trovato ieri :lol: e mi piace davvero :D
Che capitolo incredibile! Caspita le regole del Death Note sono "leggermente" rigide, sia con il proprietario che con le vittime... E poi di chi sarà la calligrafia comparsa sotto al nome del condannato? Sarà della donna...no, lei non può averci guadagnato un giorno di vita, essendo la Morte sarebbe contro senso.
Poveraccio comunque Enzo, forse ha sofferto troppo...magari era meglio una cosa veloce...no, va benissimo così :asdevil:...
Però per la contraddizione del protagonista quoto Teo, prima si dispiace e poi ghigna malvagio...
Bravissimo, stupendo capitolo ^_^!
Dopo parecchio tempo mi sono decisero a leggere qualcuna delle tue One Shot e in particolare adesso ho appena finito di leggere l'ultima di quelle dedicate a Death Note. Sei bravo come al solito e la trama ti sta uscendo davvero bene visto che sei riuscito a stupire anche uno come me che di Death Note sa praticamente tutto.
Grazie mille del commento!!
Anche se era mille volte meglio una tua nuova committenza eheh :P
Uao che bello ci sei anche te!! grazie tantissime sono contento di averti "stupito"
grazie tantissimo anche a te!! sei fin troppo gentile :P
eheh...
ragazzi mi scuso per la mia non produttività ma... sono un pò scoraggiato ^^ deciderò presto se continuare a postare o abbandonare il forum, vi avviserò comunque ^^
grazie di tutti i commenti che ci sono stati fino ad adesso.
Come abbandonare il forum?? Mi dispiacerebbe moltissimo se non potessi più leggere le tue magnifiche shots... Davvero, decidi presto, ma spero che resterai e posterai.
Capitano i momenti scoraggianti, ma prenditi tutto il tempo necessario e non andartene...oppure vai e torni...
Va beh, decidi tu, è giusto :).
Grazie a te per le bellissime descrizioni e per le forti emozioni delle tue shots ^_^!
Non fare stronzate, dico a te quello che mi hai detto l'altra sera, se cadi rialzati e rialzati sempre, stringi i denti: questo è un uomo.
Mai perdere la forza per rialzarsi, mai smettere di tentare.
:) :) :) prego! beh... aspetta che rispondo a Goge così rispondo anche a te
Grazie, era la terapia d'urto a servirmi. :ssj: D'accordo, non mi arrenderò; grazie ragazzi, anzi tra poco vi posto un nuovo capitolo!!:cannabis:
Rinascita
Come avrebbe potuto dormire quella notte, il neo assassino Achille? Troppe domande e troppe poche risposte per il suo cervello sempre più malato. SI strinse forte sotto le coperte con il suo gatto, ma gli occhi non riusciva proprio a chiuderli. Più si sforzava di strizzarli per abbassare quelle maledette serrande di pelle, più queste si aprivano, spalancandosi alla luce del buio, che riecheggiava più che mai nell’aree imbrunita. A metà, si sentiva proprio nel mezzo fra il dolore psichico di aver ucciso una persona quasi del tutto innocente e fra la tentazione di utilizzare quel potere al meglio. Chi era lui per giudicare quella persona?
Si sentiva proprio come Raito Yagami [nota dell’autore: guardare il cognome di Raito al contrario: potrebbe serbarvi una strana sorpresa :lol: (Im-a-Gay) :lol: riprendiamo con la storia] quando ritrovò il quaderno e ne comprese il potere. Egli, però, a differenza di Achille, ebbe subito in mente un piano per sfruttarlo al meglio. Creare un mondo fatto solo di bene, un compito veramente troppo in la per le forze del solo ragazzo protagonista di questa assurda storia, Achille. Si rigirò nel letto, dando lo sguardo al quaderno, che giaceva sopra la sedia di fianco al suo letto. Quasi poteva sentirne la voce che lo chiamava, gli sussurrava … “usami, usami, e vivi!”
<<Cazzo! E’ vero!>>
In un lampo la vigliaccheria di Achille fece la rivalsa, prese il sopravvento sulle sue sensazioni e i suoi pensieri; la regola del suo quaderno; sarebbe morto o chissà cosa se non avesse ucciso a sua volta. Si sollevò dal letto, aprì il quaderno, alla pagina dove c’era scritto il nome di Enzo, quel povero ragazzo; sotto, quella calligrafia che decretava il guadagno di vita … un giorno …
<<Devo cercare bene nelle regole … devo capire cosa significa allungare la vita …>>
Cercando nei risvolti delle pagine, non fece caso alle regole che era riuscito già a leggere. Con l’occhio che avrebbe fatto invidia ad un gatto, scrutò la notte nel suo abisso, senza riuscire però ancora a trovare quello che gli interessava. Erano le tre di notte, e sperò che nessuno lo sentisse. Nonostante l’ansia del momento, si sentì calmo. E per ingannare questa tranquillità, mentre leggeva faceva tutt’altri ragionamenti:
<<Una cosa è certa; dovrò uccidere, senza farmi scoprire; basterà specificare ogni volta cause di morti diverse; incidente, suicidio, crollo del palazzo, cose del genere … o mio Dio questa non la sapevo!>>
Riporto testualmente;
<< Il Quaderno non ti appartiene. Molte delle regole che vedi sono visibili solo a te che sei mortale. Quando e se diventerai Dio della Morte, queste restrizioni verranno cancellate. L’unica tua regola, riempito il quaderno, sarà di continuare a uccidere in maniera che scoprirai quando sarai Dio.>> ma non era ancora finita <<”Il Quaderno non ti appartiene. Per divertimento, la Morte ha ordinato che in qualunque maniera tu uccida, ci sarà un segno su tutte le vittime che ucciderai. Sceglilo dopo due giorni al massimo, altrimenti muori.”… CAZZO! Maledizione, questa non ci voleva! Ora non solo necessito di un segno, ma rischio anche di essere scoperto … quella donna è una vera stronza! Devo pensare, devo pensare… però prima devo trovare quella regola …>>
Quel Quaderno sembrava dire “pensaci tu. Capiscilo da solo a cosa si riferisce quel continuare a vivere” … ma per quanto si sforzasse, non ci riusciva …la mente ora era confusa da troppi pensieri, troppe preoccupazioni … doveva anche scegliere un simbolo che, se voleva vivere, doveva difficilmente far pensare a lui … qualcosa che nessuno gli avrebbe mai attribuito …
<< “sceglilo in due giorni al massimo” si riferisce ai tre giorni successivo all’acquisizione del quaderno. Certo, deve essere così; e oggi è il secondo giorno; devo scegliere oggi il simbolo e …>> ghignò, essendo riuscito a giungere ad una conclusione <<Ora l’ho capita … geniale. Veramente … allora … l’obiettivo del quaderno è quello di far divertire la Morte, ma è troppo semplicistico … noto che le regole del quaderno portano a ragionare, anzi, bisogna ragionare moltissimo per trovare metodi e trucchi per sfuggire al suo stesso potere distruttivo. Scrivere in un minuto, significa avere chiara ben in testa la modalità di morte, che a sua volta significa aver trovato un modo per non farsi scoprire nonostante il simbolo. Quindi, ragionamento, non si può uccidere alla cieca. Quindi, il vero obiettivo del quaderno è quello di testare le capacità del soggetto a cui è affidato … quella stronza aveva detto che il quaderno viene affidato solo a persone con certe capacità, altrimenti una persona poco ragionevole non riuscirebbe a controllare questo potere immenso …>>
Si grattò la testa, come era solito fare quando faceva arrovellare il cervello per trovare una convinzione certa
<< … la Morte … il quaderno che in realtà è una prova … una prova per cosa? La morte … è sola … la morte è una Dea della morte stessa, ed evidentemente non esiste ancora un Dio della morte … così, cerca un compagno …quando il quaderno parla di “Dei” è un modo di dire … un modo per indurmi a credere che ce ne siano tanti, quando in realtà quella Donna aveva detto che sarei diventato Dio della morte. C'era sottointeso in quella frase “IL” Dio della morte, quindi, unico … bastarda!>> ghignò di nuovo <<Quindi, la morte divide il raggiungimento della situazione di Dio della morte in più fasi; stato umano – ritrovamento del Quaderno della Morte e quindi situazione in cui non si è ne umani ne Dei, ma esseri umani alla prova – ed infine, il raggiungimento della Divinità; geniale … quindi, la situazione di prova è concepita come una “rinascita” … quindi la vita si allunga a partire dal giorno in cui si è ricevuto il Quaderno … io ho ricevuto il quaderno, ho ucciso una persona, quindi ho vissuto due giorni, di cui questo è il secondo… se voglio vivere, devo ucciderne una entro domani notte alla stessa ora in cui ho ricevuto il quaderno, per guadagnare un altro giorno … stupendo … l’ho detto che io amo questo quaderno, è assolutamente geniale!>>
:mucca: spero vi sia piaciuto questo paragrafo ; se non avete capito qualcosa sul ragionamento, chiedetemi e vi spiegherò!
Non fate caso alle frequenti ripetizioni di parole, sono fatte apposta per rendere la velocità di pensiero di Achille ^^
Per una domanda che mi è stata fatta non ricordo da chi; lo spiego in parte nel paragrafo, ma comunque quella scrittura si intuisce sia quella della morte, che di tice quando hai guadagnato uccidendo quella persona ^^
Ditemi tutto ^^