Tiscali

Anteprima Thief

Ciò che è vostro, è di Garrett
Tommaso AlisonnoDi Tommaso Alisonno (15 aprile 2013)
Correva l'anno 1998 quando Eidos Interactive pubblicò un videogioco per PC sviluppato da Looking Glass Studios intitolato Thief: Dark Project (poi pubblicato in Italia col titolo Dark Project: l'Ombra del Ladro). Si trattava di un gioco che proponeva un mondo fantasy un po' differente da quello “noto” alla maggior parte del pubblico, abituato a titoli più dinamici come Heretic, i due Hexen o la serie The Elder Scrolls, arrivata al tempo al secondo capitolo (Daggerfall): per la prima volta il protagonista della storia era – come il titolo stesso faceva intuire – un Ladro impegnato in… cose da ladro.
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Ecco Garrett in una posa che è già divenuta iconica
Intendiamoci, non che la “classe” (per un usare un termine alla D&D) in questione non fosse presente in altri titoli, basti pensare al primo Diablo, ma molto spesso essa viene associata ad una sorta di combattente agile e dinamico che si avvale della furtività giusto per ottenere una migliore iniziativa e utilizza una manciata di abilità speciali “accessorie” che lo distinguano da un guerriero comune. Thief non era così: il protagonista Garrett, un vero Ladro Maestro, era concepito come un individuo in grado di svolgere la sua missione in silenzio e fuggire senza essere individuato – un vero e proprio fantasma.

Il gioco ebbe un innegabile successo, tanto che ebbe un sequel nel 2000 (Thief II: the Metal Age) e un terzo capitolo nel 2004 (Thief: Deadly Shadows), quest'ultimo realizzato da Ion Storm e rilasciato anche su Xbox. Bisognerà aspettare al 2009, però, perché Eidos Montreal annunci il “Thi4f Project”, facendo facilmente intuire che si trattasse del quarto gioco dedicato a Garret: il gioco è stato confermato solo recentemente con il semplice titolo THIEF, e si tratta di un reboot. E' infatti passata parecchia acqua sotto i ponti da quel mitico 1998, e la SH ha giudicato che fosse il caso di dare a Garrett – sempre lui, ci mancherebbe altro! – un nuovo inizio.

Cominciamo dall'ambientazione: fedeli allo stile concepito da Looking Glass e seguito da Ion Storm, i ragazzi di EM hanno dato vita a una città senza nome (o perlomeno, non ci è ancora stato reso noto) in un mondo tra il fantasy e il vittoriano (steampunk? Anche, si) governata da un tirannico Barone che spinge per entrare nell'era industriale. Nel malcontento e nella povertà della popolazione trovano terreno fertile i primi moti di rivolta, guidati da una personalità carismatica non meglio identificata: in questa situazione di degrado, di poveri molto poveri e di ricchi molto ricchi si muove l'anti-eroe Garrett, il Ladro Maestro i cui obiettivi non sono ancora noti e che nella Demo finora mostrato ritornava in città (nascosto in un carro) senza voler dire n da dove né per quanto tempo fosse stato assente.
Thief è un gioco con visuale in prima persona, e ciò che vedremo più spesso sullo schermo saranno le mani di Garrett, suo principale strumento nelle sue attività criminali: che si tratti di borseggiare, di scassinare, di arrampicarsi o di stordire una guardia colta di sorpresa, le mani saranno sempre in primo piano. Un altro elemento importante del “corpo” di Garrett sarà l'occhio destro, il quale brilla al buio di luce azzurra e gli garantisce il potere del “Focus”, una delle novità introdotte da EM: il Focus permetterà al protagonista di evidenziare oggetti “attivi” come gioielli o altri preziosi trafugabili, serrature e meccanismi vari, e di interagirvi in maniera più precisa e silenziosa tramite una sorta di “tempo rallentato”.

Gli sviluppatori hanno chiarito subito che il potere del Focus non sarà però la panacea di tutti i mali: si tratterà piuttosto di una risorsa preziosa, da centellinare per utilizzi specifici, anche perché dopo l'uso si rigenererà con fatica. D'altronde, l'idea alla base del concept, qui ripresa anche in virtù di recenti produzioni della concorrenza, è quella di offrire al giocatore la possibilità di impostare la propria strategia di missione in diversi modi, studiando traiettorie e percorsi alternativi e “approcciando” le difficoltà in molti modi differenti.

Prepariamoci pertanto alla ricerca di ingressi secondari, alla necessità di studiare i percorsi di ronda delle sentinelle, all'utilizzo di item di vario genere, a zone e bersagli totalmente opzionali: se poi, una volta ogni tanto, avremo bisogno di “una marcia in più”, allora il Focus potrà darci una mano, ma non è certo una risorsa su cui basare interamente la propria strategia, ed anzi potrà anche essere praticamente ignorata. A proposito degli item, oltre al manganello e al grimaldello farà il suo ritorno anche l'arco, un'arma che, sebbene ormai comparsa anche in altri titoli, è sempre stata presente in Thief: oltre alle frecce tradizionali, Garrett potrà portare con se proiettili speciali, il più famoso dei quali è sicuramente quello che ha all'estremità una piccola fialetta d'acqua, utilissimo per spegnere fiaccole e altri punti di luce.
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Il Ladro Maestro attende il passaggio delle guardie
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Le mani di Garrett: le sue migliori amiche
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Il manganello è la vera arma da ladro
Questo perché l'oscurità è sicuramente il più grande alleato di Garrett: uno dei pochi indicatori presenti su schermo sarà infatti un cerchio che segnalerà lo stato di illuminazione della zona in cui il protagonista si trova, dal bianco della piena luce al nero del totalmente buio, passando per le numerose sfumature di grigio, con in più una sorta di nebbiolina grigia che, comparendo sui contorni dell'inquadratura, trasmetterà una sensazione di “sicurezza”. Va da sé che aggirarsi nelle zone più tetre, evitando nel contempo di produrre rumori, costituisca la chiave per non farsi individuare: Garrett è un Ladro Maestro, non un guerriero, e per quanto sia in grado di combattere (con una meccanica di cui parleremo a breve), sarà probabilmente maggiormente propenso ad un approccio furtivo. O addirittura non violento: gli sviluppatori hanno infatti più volte ventilato la possibilità di terminare il gioco senza uccidere nessuno.

Per quanto concerne i combattimenti, di cui abbiamo accennato poc'anzi, c'è da dire che questi sono ancora in un fase di sviluppo e di testing preventiva. Nella Demo mostrata a porte chiuse, Garrett poteva uccidere i nemici in tre modi: il primo, il più tradizionale, consisteva nell'abbattere il bersaglio con l'arco, con un colpo diretto o attraverso una reazione a catena, per esempio rompendo il sostegno di un oggetto da far precipitare sul malcapitato. Il secondo è altresì classico se si considera che siamo al cospetto di uno stealth game: parliamo della possibilità di avvicinarsi di soppiatto ad un nemico e privarlo della vita senza che questo se ne accorga; in questo frangente, l'inquadratura passerà temporaneamente ad una visuale in terza persona per mostrare l'animazione dell'uccisione – qualcosa che indubbiamente ricorda l'ultimo Deus Ex, ma non solo.
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Minigioco di scassinamento
Il terzo riguarda il combattimento corpo a corpo contro un avversario conscio della presenza di Garrett e intenzionato ad ucciderlo a sua volta – insomma, lo scenario peggiore. Nella Demo mostrata, queste situazioni venivano gestite con una meccanica simil–QTE in cui, in una sorta di tempo rallentato, comparivano degli indicatori sugli arti dell'avversario: lo scopo consisteva nel far collimare il proprio puntatore con gli indicatori, ma per capirne bene le implicazioni sarà necessario metterci mano in prima persona.

Nell'ambientazione ci sarà spazio anche per la magia, sebbene gli sviluppatori si siano affrettati a segnalare come questa avrà un impatto più che altro “mistico” sul mondo e sull'avventura. Un modo come un altro per garantire la presenza di enigmi di vario tipo senza però inficiare la natura e il concept originale della saga. La missione della Demo, infatti, era incentrata sul pedinamento di un architetto, tale Lord Eastwick, dai vicoli di Stonemarket fino all'esclusiva festa in maschera tenutasi nel bordello della Casa dei Fiori. Qui Garrett doveva individuare il suo bersaglio per alleggerirlo da uno strano medaglione, non disdegnando di appropriarsi di altri preziosi presenti nella struttura e nelle tasche degli ospiti; il medaglione è in realtà un oggetto magico recante dei simboli misteriosi: un piccolo enigma la cui soluzione finale non compare nella Demo, interrotta dall'arrivo delle guardie.
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Sicuramente una buona annata
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La decadenza dei ricchi
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La morte dall'alto?
Per quanto ci sia ancora molto di temporaneo in Thief, quello che è definitivo è l'utilizzo dell'Unreal Engine 3 opportunamente “ritoccato” per le necessita del caso dai ragazzi di EM e per enfatizzare al meglio il cruciale utilizzo dei giochi di luce/ombra. Confermata altresì la possibilità di esplorare gli ambienti non solo “orizzontalmente” ma anche “verticalmente”, tramite sistemi di arrampicata, anche dinamica (leggasi “parkour”) che hanno riportato alla mente tanto Assassin's Creed quanto Mirror's Edge. Confermate anche le piattaforme PC, PS4 e “altre console di nuova generazione”, mentre invece sembrano essere accantonate definitivamente PS3 e Xbox360. Il gioco è previsto in release nel 2014: fino ad allora, stay tuned!
Dopo lungo silenzio – e non solo nella natura del protagonista – Thief torna a far parlare di sé, e lo fa presentandosi in una nuova veste, studiata per la next-gen, e con una nuova storia pronta a riportare in auge il ladro Garrett tra i fan e i neofiti. Tra conferme, innovazioni e possibilità in corso d'opera, la carne al fuoco è veramente parecchia: il 2014 sembra davvero lontano mentre attendiamo nuove informazioni da Eidos Montreal.