Se amate il rischio, ptorete affrotnare questo drago; altrimenti, c'è modo di evitare la sua guardia
Alla fine il bestione cade, il portone d'uscita si apre davanti a noi e un cordialissimo volatile gigante ci trasporta, novelli Gandalf, in territori “civilizzati”, vale a dire dove tra le torme di non-morti impazziti ci sono sparpagliati anche alcuni individui che mantengono barlumi di ragione. Tra gli altri è possibile inoltre trovare dei fabbri che possono potenziare le nostre armi o mercanti in grado di fornirci nuovi oggetti o munizioni per un eventuale arco o balestra. Notiamo che, ancora una volta, la severità dei From Software colpisce il nostro inventario: l'uso continuato degrada le armi e armature, portandole alla rottura se non riparate, ma naturalmente la morte NON ristabilisce lo stato originario.
Giunti alle porte della città de non-morti, abbiamo la prima possibilità di scelta: entrarvi passando per l'acquedotto o farci condurre nella città sotterranea da una piattaforma mobile? Dark Soul, a differenza del predecessore, non prevede scenari lineari indipendenti, ma varie locazioni collegate tra loro secondo una specifica soluzione di continuità: il nostro punto di partenza (dopo le prigioni/tutorial/primo boss) è semplicemente il punto d'incontro tra due di esse. Ne è la dimostrazione il fatto che, avventuratici nella città, abbattuto un enorme demone-minotauro, oltrepassato un drago e un toro di metallo, sfidando non-morti comuni e cavalieri della morte ben più pericolosi - il tutto morendo molte più volte di quante non riusciamo a ricordare - ci siamo poi trovati al cospetto di altri bivi.
A conti fatti, questo primo escursus nelle lande maledette di Dark Souls ci trasmette l'impressione di un titolo che - ma non era certo una novità - attinge a piene mani dall'ottimo esperimento precedente per realizzare un RPG ancora una volta severo e punitivo, accostato però ad una più vasta libertà di movimento ed arricchito da nuove ottime features e dettagli di gameplay. Attendiamo la versione finale per stabilire, una volta per tutte, se il risultato vale tutte le vite (virtuali) che dovremo sacrificare, ma i presupposti sembrano puntare in quella direzione...
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Le eredità di Demon's Soul in questo Dark Souls sono evidenti sin dalle prime fasi di gioco, a partire dal sistema di controllo, passando per la struttura degli ambienti, fino naturalmente alla severità ed alla frequenza di morte. Detto questo, le innovazioni non mancano di certo, come l'introduzione del valore di Umanità o il mondo di gioco strutturato in maniera più aperta e continua. Rimaniamo in attesa di... farci ammazzare dalla versione definitiva.