Secondo la parola degli sviluppatori (confermata dagli screenshot rilasciati) il luogo dove si svolgerà l'azione influenzerà non solo il campo di battaglia e il tipo di avversari, ma anche lo stile delle armi, delle armature e dell'equipaggiamento a disposizione del personaggio. A proposito di equipaggiamento, Sullivan ha garantito che in Titan Quest mai e poi mai si verificheranno situazioni secondo cui alla sconfitta di un avversario si avrà la selezione casuale del tesoro rinvenuto, soprattutto per quanto concerne le armi impugnate: se il nemico sconfitto ha in mano una spada lascerà cadere una spada, se brandisce una lancia sarà questa a cadere in terra, e soprattutto basta coi lupi che conservano tra le pieghe della pelliccia spadoni a due mani.Altrettanto interessante sembrerebbe essere il sistema di classi del personaggio, che consisterà nello scegliere due “campi” fra otto a disposizione, per un totale di (matematica aiutaci) ventotto combinazioni possibili. Ciascuno dei campi selezionati garantirà ben venti abilità speciali differenti, per un totale pertanto di quaranta a disposizione del giocatore, e ciascuna di queste dovrebbe essere potenziabile con l'esperienza in modo da essere virtualmente utilizzabile lungo tutto l'arco dell'avventura e mai “obsoleta”. La flessibilità del sistema dovrebbe essere tale da permettere di giocare con la stessa coppia di campi più partite mantenendo l'esperienza di gioco sempre innovativa.
Tecnicamente, Titan Quest si presenta con una veste 3D decisamente succulenta, con una visuale a volo d'uccello che in effetti è decisamente ispirata a Diablo, ed un dettaglio tanto nei modelli quanto nelle textures da lasciare presagire una richiesta hardware non leggerissima – a prescindere, i minimi grafici minimi non dovrebbero superare la GeForce3, che al giorno d'oggi ha già i suoi annetti alle spalle e non costituisce poi un grosso problema. La varietà dovrebbe essere garantita dal gran numero di mostri e parti di equipaggiamento, il tutto gestito in tempo reale con tanto di ombre dinamiche ed effetti speciali. Interessante anche quel poco che si è visto a proposito dell'editor, apparentemente molto semplice e parimenti estremamente flessibile e potente essendo basato su strumenti di livellamento del terreno e non da semplici “Tiles”.
Insomma: è certamente presto per dire se effettivamente Titan Quest sarà in grado di raccogliere la pesantissima eredità di Diablo, ma sicuramente le premesse per un gioco d'azione molto propenso all' RPG di qualità alta ci sono tutte fino all'ultima. Essendo la data di uscita prevista in tempi relativamente brevi (si parla infatti di quest'estate), non ci resta altro da fare che mordere il freno nella spasmodica attesa di mettere le mani su qualcosa di provabile. Stay Tuned.
Titan Quest ha tutte le carte per affermarsi come un Action-RPG veramente interessante, complice una realizzazione tecnica prevista come ottima, un gameplying flessibile ed un'ambientazione vasta e varia. È comunque sicuramente troppo presto per conferirgli gli onori che molti altri titoli hanno promesso di meritarsi in sede di anteprima e di cui sono poi risultati indegni.