Giovedì scorso si è svolta a Londra la conferenza stampa di Bethesda Softworks in cui il colosso degli open world ha voluto raccontare tutto di Elder Scrolls Online: Morrowind, il prossimo capitolo di Elders Scrolls Online: Tamriel Unlimited.
“Non chiamatelo DLC, ma capitolo”, questa è stata una delle prime cose raccontate alla platea di giornalisti. Il team di sviluppatori presenti ha voluto essere molto chiaro fin da subito: The Elder Scrolls Online: Morrowind rappresenta una grande responsabilità, forse la più grossa fra le iniziative adottate per riportare l’MMO di casa Bethesda al vero feeling e lore di Elder Scrolls –iniziative sulle orme dell’aggiornamento One Tamriel (ed il conseguente rebranding del titolo) dello scorso Ottobre. Con 30 ore di gioco fra main- e side-quest, un inizio alternativo, l’introduzione di una nuova classe, una modalità multiplayer arena e un nuovo trial, il titolo si propone più come un tassello completamente nuovo di una costellazione in continua crescita (una vera e propria espansione, come di quelle che uscivano ai vecchi tempi!), che un semplice contenuto aggiuntivo.










In questo capitolo i giocatori potranno finalmente mettere piede su Vvardenfell –l’isola vulcanica al centro della provincia di Morrowind, 700 anni prima dell’omonimo capitolo della serie. Una strana pestilenza si è abbattuta sulla provincia, e Vivec (una delle tre divinità regnanti della religione del Tribunale) sta morendo, perdendo, oltre alle forze, anche il controllo sul resto dell’isola: la Montagna Rossa rischia di eruttare di nuovo, e l’asteroide Baar Dau minaccia di schiantarsi al suolo. È in questo scenario che i protagonisti inizieranno la loro missione alla ricerca di una cura grazie all’intercessione di un membro della Morang Tong (Aryu Virian, uno dei volti storici della serie), che permetterà loro di entrare a Vvardenfell proprio dalla città di Seyna Need (che in molti ricorderanno come il luogo d’inizio di Morrowind)
La storia principale di Elder Scrolls Online: Morrowind è tuttavia pensata per svolgersi parallelamente a quella del gioco base, come per le due quest principali di Skyrim (il risveglio di Alduin e la ribellione Stormcloak), e non come un contenuto endgame o con restrizioni di livello: acquistando il nuovo capitolo, infatti, gli utenti si porteranno a casa anche il gioco base e la possibilità di entrare a Vvardenfell sia con un personaggio pre-esistente che creandone uno da zero, con un inizio e un tutorial molto diversi dalle prigioni di Coldharbour. Durante la conferenza, il team ha voluto sottolineare più volte anche come l’espansione voglia mirare a mantenere intatta l’atmosfera della provincia di Morrowind già stabilita e familiare ai fan di vecchia data, che riusciranno a sentirsi a casa fra foreste fungine e silt strider nonostante le centinaia di anni di differenza rispetto al capitolo originale della saga.
Ma quali sono le maggiori novità di gameplay introdotte da Elder Scrolls Online: Morrowind?
Sicuramente prima fra tutte la nuova classe del Warden – per nulla ristretta solo alle zone dell’espansione e disponibile anche nel resto di Tamriel, il Warden condivide con l’omonima versione presente nella beta del gioco solamente il nome. Si tratta invece, come mostrato nei trailer, di un ranger/druido molto versatile e capace di ricoprire tutti e tre i canonici ruoli a seconda degli alberi di abilità sbloccati: magie di ghiaccio e acqua per buff e tanking, incantesimi basati sulla flora di Morrowind (come i funghi giganteschi) per un ruolo da healer AoE, e spell di evocazione animale (compreso un compagno orso permanente) come DPS.
Si tratta di una classe generalista, quindi, che i programmatori hanno assicurato non andrà a ledere i precedenti equilibri di gioco anche se, per sua natura, probabilmente vedrà un uso più diffuso delle altre classi, almeno in un primo periodo.
Altra novità introdotta dal Elder Scrolls Online: Morrowind sono i Battlegrounds: si tratta di piccole arene per PVP 4v4v4 completamente diverse dalle grosse mischie di Cyrodiil –una mezza dozzina di mappe capaci di supportare più tipi di gioco (da capture the flag a deathmatch) e descritte da uno degli sviluppatori come delle versioni più lente di una partita a Quake.
Si tratta di una modalità di gioco molto veloce, fatta di partite con condizioni di vittoria rapide e pensate per essere giocate in pochi minuti, che premieranno i giocatori in punti alleanza.
Ultima novità le Halls of Fabrication: trial/raid per 12 persone incentrato sull’esplorazione della Città d’Ingranaggi di Sotha Sil -le cui difese sono state attivate a causa di un esperimento di una vecchia conoscenza, il mago telvanni Divayth Fyr (che gli amanti di Elder Scrolls III ricorderanno come il guardiano del Corprusarium). Gli sviluppatori non hanno voluto sbottonarsi rivelando ulteriori informazioni, ma da alcune delle loro battute (Q:“Cosa potranno aspettarsi i giocatori?” A:”Di soffrire”) fanno pensare ad un livello di difficoltà decisamente elevato.