Tiscali

Speciale Offerte PlayStation Plus di Natale 2013 / Gennaio 2014

Pezzi da 90 per la Vigilia!
Tommaso AlisonnoDi Tommaso Alisonno (18 dicembre 2013)
Per salvare nostra sorella, dovremo raccogliere il maggior numero di gemme per sbloccare delle stelle con cui accedere ai livelli successivi, via via fino all'ultimo. Il gioco richiede molto ritmo e dimestichezza con le dinamiche proposte, quindi dovrete entrate nell'ottica che tutto si basa sulla dualità del nostro personaggio femminile, visto che il cambio di parrucca determinerà l'apertura di alcune porte, l'avanzamento di alcune piattaforme o ascensori e perfino la possibilità di raccogliere alcune gemme particolari, evidenziate dal colore dei nostri capelli. Giana Sister's: Twisted Dreams è un vero e proprio platform d'altri tempi e ne conserva la difficoltà! Sarà quindi vostro compito avere un pizzico di inventiva per superare alcuni punti chiave del livello, magari evitando anche l'ostacolo piuttosto che eliminarlo.
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Stealth Inc. a Clone in the Dark (PS3 / PS Vita)
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Stealth Inc. a Clone in the Dark (PS3 / PS Vita)
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Stealth Inc. a Clone in the Dark (PS3 / PS Vita)
STEALTH INC: A CLONE IN THE DARK (PS3 e PS Vita)
Stealth Bastard dei Curve Studios nasce come titolo freeware su Pc: il successo del gioco è stato tale che ne è dapprima uscita una versione ampliata a pagamento, denominata “Deluxe”, mentre ora assistiamo alla migrazione del bastardissimo omino su console. Una piccola introduzione ci mostra il protagonista venir letteralmente “fabbricato” insieme ad altre decine di suoi cyber-cloni: questo presumibilmente serve a giustificare le sue frequenti morti, dato che come da tradizione il protagonista esplode in un tripudio di sangue virtuale venendo di volta in volta schiacciato, laserato o fatto a pezzi.

Ma passiamo al gioco vero e proprio: saremo immersi in una serie di 80 livelli 2D (più altri 20 già disponibili sottoforma di DLC) sempre più complessi, dove lo scopo è generalmente quello di aprire la porta di uscita e raggiungerla evitando sentinelle robotiche, telecamere, pericoli e trabocchetti vari. In sostanza siamo davanti ad un puzzle-platform con elementi stealth, dove il punto di forza è proprio l'ottimo level design, intricato al punto giusto e artefice di meccaniche trial & error molto soddisfacenti. Il gioco è brutale ed impegnativo, ma anche molto divertente.


UNCHARTED 3: L'INGANNO DI DRAKE (PS3)
Veniamo subito al dunque: Uncharted 3 è un capolavoro. Lo è alla luce del lavoro di perfezionamento svolto rispetto al secondo episodio e lo è partendo dal semplice ragionamento logico che conduce al seguente assioma: perfezionando un capolavoro difficilmente si otterrà un risultato minore. Senza sacrificare la componente ludica, Naughty Dog ha concentrato gli sforzi sugli aspetti più cinematografici della produzione, con intrecci narrativi appassionanti coadiuvati da uno dei comparti grafici più spettacolari di questa generazione. Uncharted 3 va sicuramente ascritto alla categoria action-adventure, ma ancora una volta il team di sviluppo riunisce diversi generi ludici, riproponendo la ciclica alternanza tra sparatorie, sezioni platform e puzzle solving senza dimenticare di donare a ognuna di queste componenti la dignità che merita.
Le sparatorie, che ora vantano alcune sequenze mozzafiato specie quando si sviluppano in verticale, si arricchiscono di un rilancio dinamico delle granate al mittente, della possibilità di portare gli scudi antisommossa in spalla e di cattivi, finalmente, davvero cattivi. Ci si affida ancora al valido sistema di coperture e il level design, sempre ispiratissimo, lascia qualche concessione all'atteggiamento stealth. Anche dal punto di vista dei puzzle ambientali questo terzo capitolo appare più riuscito, con rompicapo contestuali e moderatamente ispirati. Drake stavolta andrà alla ricerca di Ubar, leggendaria città citata nel Corano col nome di Iram, luogo di incredibili ricchezze e prosperità. Secondo la leggenda, a causa della superbia e dell'immoralità che vi albergavano fu punita dall'ira di Dio alla stregua di Sodoma e Gomorra, e sepolta sotto le sabbie, quindi ricordata col nome di Atlantide del Deserto.

Tecnicamente Uncharted 3 è un'esperienza visiva difficile da dimenticare: la PlayStation 3 “canta”, accompagnata dall'orchestra al completo e dagli applausi e le urla di gioia del pubblico in visibilio. Roba da strapparsi i capelli. Il tutto accompagnato dalla celebre colonna sonora a dir poco sontuosa e un validissimo doppiaggio in lingua nostrana che si affianca senza sfigurare troppo rispetto a quello originale. L'avventura in singolo risulta leggermente più breve rispetto al secondo capitolo, ma arriva in soccorso una modalità multiplayer ancor più corposa che in passato che offre un totale di undici mappe altamente ispirate e modalità come deathmatch, a squadre, Re della Collina, cattura la bandiera e via discorrendo. Naughty Dog sforna un terzo capitolo che approssimato per difetto rasenta l'eccellenza. Come il predecessore, più del predecessore, l'Inganno di Drake è un momento immancabile per ogni videogiocatore che si rispetti.


LITTLEBIGPLANET KARTING (PS3)
Sackboy ha vanificato i piani di conquista dell'Architetto e sconfitto la minaccia del Negativitron, ma adesso avrà nuovamente il suo bel daffare: condensati dai pensieri (non sempre allegri) di chi passa lunghi tempi in automobile, sull'Immagisfera sono comparsi un gruppo di personaggi denominati Arraffatori, i quali sfrecciano ovunque sui loro veicoli rubando le sfere-premio e danneggiando tutto. Solo Sackboy, saltando su un kart ad essi sottratto, potrà sbaragliarli su loro stesso terreno! Per quanto fosse già nota la possibilità di realizzare gare di vario genere col potente editor di LBP2, Sony ha deciso di dare a Sackboy e al suo mondo un vero e proprio gioco di kart, ovviamente “inzuppandolo” dello spirito allegro, spensierato, vario e flessibili del brand.

Il gioco presenta una Storia che si snoda attraverso un certo numero di “pianeti” in cui troveranno posto le varie prove: per superare un livello e accedere al successivo, normalmente, sarà sufficiente piazzarsi sul podio, ma naturalmente per ottenere tutti i premi previsti dalla gara dovrete raggiungerne la vetta. La modalità Storia è giocabile in cooperativa con altri giocatori - fino a 4, in locale o in rete. Non tutte le prove saranno gare tradizionali: nel gioco trovano infatti posto anche modalità alternative di cui la più presente è certamente l'Arena, la quale consiste nel porre gli antagonisti in un ambiente circoscritto e invitarli a tempestarsi di missili, mine e quant'altro, segnando il punteggio ogni volta che un attacco va a segno.
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LittleBigPlanet Karting (PS3)
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LittleBigPlanet Karting (PS3)
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LittleBigPlanet Karting (PS3)
Ma non finisce qui: il gioco propone numerose altre modalità e mini-giochi, come duelli alla guida di carri-armati, slalom nel traffico cittadino, prove di resistenza sul tapis-roulant, missioni di trasporto uova di drago o stelle marine, fino a veri e propri scenari “boss”, da giocarsi sempre e comunque in sella a un qualche mezzo. Durante la gara potrete raccogliere vari item e power-up semplicemente acchiappando al passaggio i cosiddetti “armizzatori”. Un elemento importante del gioco è il fatto che qualsiasi attacco possa essere nullificato con un'altra arma: una mina può essere distrutta da un missile e viceversa. L'intera Storia si snoda attraverso un totale di circa 30 livelli tra gare, arene e prove speciali, fermo restando che al completamento di ciascuno di questi verrà sbloccata la versione Versus.

Il gioco offre inoltre il potentissimo editor, il quale ha a disposizione parecchio spazio e anche in termini di “risorse” c'è di che sbizzarrirsi. La varietà è garantita dalle geniali idee e dalle molteplici possibilità del concept: non parliamo solo dei classici salti, bivi, strade segrete ed eventuali trappole che potremo incontrare lungo il tracciato, ma anche dell'implementazione del rampino, delle numerose prove collaterali, fino a piccole perle come tracciati che si modificano nel corso della gara - il tutto ottenuto con bivi, portoni e contagiri.


XCOM: ENEMY UNKNOW (PS3)
Se si prova a ricordare/recuperare quel X-COM: UFO Defense, di cui XCOM: Enemy Unknown ne è remake, ci si rende conto, tra le altre, di una cosa in particolare: il titolo di MicroProse era un muro. Un nemico sconosciuto da studiare sul campo, giocando (provandoci) e andando a sbattere. Ecco che il confronto tra XCOM: Enemy Unknown e la fonte originale ci dice innanzitutto dell'evoluzione dei tutorial nei videogiochi. In XCOM: Enemy Unknown il giocatore è il comandante. Tutte le decisioni - strategiche e operative - sono sua emanazione: laddove c'è interazione per il giocatore, c'è produzione di una scelta per il comandante.
La macro-struttura di XCOM: Enemy Unknown prevede infatti fasi puramente strategiche alternate a combattimenti tattici a turni. Se le prime rimandano più direttamente alla tradizione del videogioco da computer, i secondi risultano forse più familiari all'universo console, in cui il gioco di ruolo con campo di battaglia a scacchiera vanta una notevole tradizione. Ricerca scientifica, costruzione di nuove strutture, armi, oggetti, addestramento ed equipaggiamento di nuovi soldati: queste alcune delle responsabilità del giocatore. Nuovi manufatti (recuperati in battaglia) sbloccano nuove ricerche scientifiche, nuove ricerche sbloccano nuove armi o costruzioni. Nuove armi permettono di raggiungere, tornati sul campo di battaglia, nuovi obiettivi. Il completamento di ogni progetto richiede infatti un certa quantità di denaro e un certo numero di giorni. Ma gli alieni non aspettano.

Il gioco trasmette la sensazione dell'inferiorità dell'uomo nei confronti della minaccia aliena, un'idea narrativa traslata con efficacia sul piano ludico. La maggior parte delle missioni, soprattutto nella fase iniziale del gioco, sono richieste di aiuto, emergenze, contingenze. Per quanto le fasi di gestione della base godano di un rapporto di interdipendenza rispetto alle fasi di battaglia, queste ultime rappresentano innegabilmente il cuore ludico del gioco. Come già detto, si tratta di battaglie sul modello del tattico a turni. Dunque una manciata di soldati da muovere singolarmente sulla mappa di gioco con l'obiettivo di eliminare tutte le unità avversarie, nel nostro caso orripilanti alieni. XCOM: Enemy Unknown è un'opera di interesse per almeno tre motivi: aggiorna con successo un classico del passato, ripropone un genere vagamente in declino, si dimostra una pratica introduzione all'ufologi.
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XCOM: Enemy Unknow (PS3)
PS VITA:

  • Uncharted: l'Abisso d'Oro
  • Gravity Rush
  • Grand Theft Auto: Liberty City Stories


Riassumendo:

Non più disponibili su PS Plus:
24 dicembre: Grid 2 (PS3)
24 dicembre: Dragons Dogma Dark Arisen (PS3)
24 dicembre: Sonic and Allstars Racing Transformed (PS Vita)
8 gennaio: Contrast (PS4)

Presto disponibili su PS Plus:
24 dicembre: DmC Devil May Cry (PS3)
24 dicembre: Borderlands 2 (PS3)
24 dicembre: Soul Sacrifice (PS Vita)
24 dicembre: Blazblue Continuum Shift Extend (PS Vita)
8 gennaio: Don't Starve (PS4)
Sony si prepara a festeggiare il Natale sparando su Plus quattro titoli (due per PS3 e due per PS Vita) di calibro veramente grosso, lasciando ai nuovi utenti PS4 il tempo di approfittare delle “vecchie” offerte prima del refresh di Gennaio. Abbonamento PS Plus: un'idea regalo?