Tiscali

Speciale Nintendo invade il mondo mobile

Roberto VicarioDi Roberto Vicario (26 marzo 2015)
Il marchio di Nintendo, è scolpito nel cuore e nella memoria di molti giocatori. Un'azienda che più di tante altre, pur avendo vissuto momenti difficili, ha saputo sempre rialzarsi soprattutto grazie ai fan, vero e proprio cuore pulsante della grande N.

Tuttavia, dal post Wii l'azienda sta vivendo un periodo di forte smarrimento, dovuto anche ad una transizione da Wii a Wii U che non è andata secondo i piani. Cosa cambierà nell'immediato futuro? Iwata, ha finalmente dettato la linea da seguire…
Nintendo invade il mondo mobile - Immagine 1
Sarà questo l'imminente futuro di Mario?

Il fallimento di Wii U

Prima di addentrarci all'interno di discorsi legati a quello che sarà, è molto importante avere una visione chiara e lucida di quella che è la situazione attuale dell'azienda nipponica. Satoru Iwata è a capo dell'azienda dal 2002, e con l'azienda nelle sue mani Nintendo è riuscito a conquistare un nuovo pubblico (quello dei casual game) grazie al progetto Revolution, che poi è a conti fatti è stato il lancio di Nintendo Wii.

Le scelte di Iwata erano, ai tempi, molto precise: andare a pescare a piene mani con Wii da un'utenza fino a quel momento “sconosciuta” e cercare di fidelizzarla al punto tale da creare una vera e propria nuova fan base.

Se i numeri di Wii hanno dimostrato che l'idea sulla carta poteva essere anche vincete, la pessima gestione del prodotto Wii U ha reso tutto vano. L'azienda di Kyoto non è stata in grado di calcolare tutti i rischi del caso, e come esempio più lampante di questa ingenuità possiamo prendere Nintendoland, un prodotto che nell'immaginario di Nintendo doveva sostituire spiritualmente Wii Sport.

Ma il fallimento è da imputare solamente alle scelte legate alla marketing fatto su Wii U e alla supponenza di trasformare una tipologia di clientela invece molto volubile? assolutamente no!

Il problema di Nintendo, paradossalmente, è stato quello di non calcolare l'evoluzione e la piega che il mercato, soprattutto in occidente, aveva preso ormai da anni. La mancanza di titoli third party, il totale disinteresse nelle nuove tecnologie in grado di completare l'esperienza di gioco e soprattutto la mancanza di duttilità, sono i tre pilastri di quello che ormai può essere tranquillamente chiamato: il fallimento di Wii U.

A differenza di quanto avviene con 3DS, Nintendo per la prima volta ha capito che non bastano giochi di qualità per vendere console, e questo l'ha scoperto scontrandosi con titoli first party che nonostante nomi molti importanti, non sono stati in grado di smuovere in maniera significativa la base installata della console.

Una situazione ai limiti del disastroso (paradossalmente, forse anche peggio del periodo Game Cube) ma che è servita a Nintendo per aprire gli occhi; tesi confermata dallo stesso Iwata all'interno della conferenza che si è tenuta la scorsa settimana.
Nintendo invade il mondo mobile - Immagine 2
DeNA potrebbe essere un partner molto importante, e con il giusto Know How per il mondo mobile.

La primavera di Nintendo

Il 18 marzo scorso Satoru Iwata, è stato protagonista di quello che, videoludicamente parlando, sarà ricordato come uno dei punti di svolta focali dell'azienda dai tempi della sua fondazione. Con i conti in rosso da circa tre anni, ed opinione pubblica e addetti ai lavori sempre più espliciti nel manifestare il disappunto per la sua gestione, Iwata-san ha mostrato a tutti quello che sarà il futuro dell'azienda.

Potremmo spendere milioni di parole su quanto detto dal Presidente di Nintendo, ma c'è una frase, un passaggio chiave, che può riassumere tutto quanto:”non sfruttatore la tecnologia mobile oggi, sarebbe come non aver aver sfruttato i televisori negli anni '80”.

In quelle parole c'è la piena consapevolezza di Nintendo che i tempi sono cambiati. Il mondo mobile è diventato un entry level quasi obbligato, e tutti, bene o male, abbiamo utilizzato lo smartphone/tablet per giocare.

Se 25 anni fa per giocare servivano le console, adesso sono uno strumento che va semplicemente ad arricchire l'esperienza di un giocatore già sufficientemente formato. Proprio per questo motivo, Nintendo punta a trovare nuovi fan - usando sempre la politica orientata sulla componente kids - proprio da questi dispositivi, per fidelizzare il soggetto e poi, in un secondo momento, fagli compiere il passo successivo.

Il balzo in avanti non avverrà alla cieca ovviamente, ma si avvarrà di un partner di tutto rispetto, una delle aziende leader su suolo nipponico per quanto riguarda il mobile gaming, e proprietaria di una sua piattaforma. Stiamo parlando della DeNA.

Iwata ha confermato che c'è una forte sinergia tra le due azienda. Tesi avvalorata dall'acquisto del 10% di DeNA da parte di Nintendo e dell'1, 24% di Nintendo da parte di DeNA. Questa partnership dovrebbe portare, entro la fine del 2015, all'uscita dei primi prodotti mobile.
Nintendo invade il mondo mobile - Immagine 3
Satoru Iwata ed il Presidente di DeNA ufficializzano il loro accordo.
Un avvenimento che già ora ha il retrogusto di momento storico, ma che, stando alle parole di Iwata, non farà perdere l'identità all'azienda. La linea da seguire sembra infatti molto chiara: nessun porting o remake, ma prodotti in grado di avere una loro specifica identità sulla piattaforma, e rispetto della politica pro kids che equivale in una gestione oculata degli acquisti in app e dei contenuti proposti.

Tutto questo coinciderà anche con un altro momento molto importante e atteso dai fan: l'arrivo dell'account unificato. In questo modo, l'azienda di Kyoto punta a trasformare in un unico ecosistema mobile, Wii U e 3DS portando all'interno non solo il profilo giocatore, ma anche il club Nintendo.

Al di là di tutti i discorsi di comodità che già sono stati sollevati dai possessori di Wii U e 3DS, l'account unificato potrebbe portare nuova linfa vitale anche all'interno di prodotti Nintendo che non godono di particolare salute. Oltre al già citato Club Nintendo, altro esempio lampante potrebbe essere una nuova gestione della virtual console, con i titoli in grado di essere giocati anche su dispositivi mobile (o su PC!) una volta acquistati.

Cosa aspettarsi da NX?

Il tutto culminerà poi con l'uscita tra il 2016 ed il 2017 di NX. Al momento il progetto è completamente avvolto dal mistero, e solamente l'E3 2015 potrebbe chiarire quello che si cela dietro al nuovo progetto. Al momento le scuole di pensiero si dividono principalmente su due fronti.

Da una parte troviamo quelli che sostengono che si tratti di una vera e propria nuova console, che dovrebbe rivaleggiare, in termini di potenza, con le attuali macchine in commercio. L'alternativa, sicuramente più suggestiva, è quella di un prodotto che unificherà il gaming mobile, handheld e home.

Noi preferiamo non sbilanciarci, dato che le informazioni allo stato attuale delle cose sono davvero pochissime. L'unica cosa che possiamo dire è che Nintendo sembra davvero aver capito dove il mercato vuole andare e cosa fare per provare a risollevarsi.

Se questi cambiamenti segneranno o meno la rinascita di Nintendo è ancora troppo presto per dirlo, ma vedendo come il mercato azionario ha reagito a questa notizia, sembra proprio iniziato tutto con il piede giusto...lo sappiamo anche noi che chi ben comincia è a metà dell'opera! In bocca al lupo Nintendo!
Nintendo invade il mondo mobile - Immagine 4
Nintendoland è l'esempio del fallimento di Wii U.
Nintendo cambia volto. Il Presidente di Nintendo Satoru Iwata ha finalmente dettato la linea guida che l'azienda seguirà in futuro: mobile gaming, account unificati e addirittura una nuova console. Pur consci del fatto che l'azienda si affaccia su questo nuovo mondo in netto ritardo rispetto ai concorrenti, la potenza delle esclusive first party potrebbe davvero fare la differenza. Staremo a vedere.