Resistance: Retribution
La lotta contro i Chimera cambia casa. Abbandonati i lidi casalinghi, alieni e guerre alternative sbarcano su console portatile più cattive che mai. Dopo le scorribande statunitensi di Hale e soci, la scena torna nuovamente in Europa: nuovo protagonista, nuova trama e ambientazioni vecchie che si mischiano ad altre nuove. Caldamente consigliato sia ai fan della saga che agli amanti degli sparatutto in generale, per un semplice motivo: funziona, è comodo da giocare e diverte anche senza l'ausilio di una seconda levetta analogica. Difetto che, spesso e volentieri, affossa ogni tentativo di portare forsennate sparatorie su PSP. Nei panni del rude James Grayson, soldato rinnegato e in lotta personale contro gli invasori, visiteremo le più famose città della Francia e del Lussemburgo nel tentativo di contenere la minaccia Chimera e di cercare un metodo per fermare la loro riproduzione. Grazie ad un ottimo sistema di coperture e ad una comoda auto-mira non troppo concessiva, il gioco fila liscio fino al gran finale, senza mancare di offrire sezioni più ostiche. Tutto quanto ha fatto il successo della saga originale, viene riproposto anche in Retribution: dai vari tipi di nemici alle armi fuori di testa, dall'azzeccato mix di familiarità e strutture futuristiche a qualche sporadico veicolo pilotabile. Lasciarselo sfuggire è un crimine.
Voto Gamesurf: 8.5
Patapon 2
Con già alla spalle un seguito discreto, Sony ha voluto resuscitare questa particolarissima saga, al contempo non privandola dei miglioramenti del caso. Premettiamolo: Patapon è un gioco che o lo si ama o lo si odia. Il secondo capitolo non si discosta eccessivamente dal predecessore, e forse questo non è un suo grandissimo punto a favore, ma chiunque avesse apprezzato il particolare connubio di azione, riflessi, orecchiabilità e strategia, non potrà rimanere comunque deluso. Lo scopo del gioco, per chi non lo sapesse, è quello di tirar su un'armata di Patapon (uno strano popolo di silhouette nere, per chi se lo chiedesse) e di guidarla verso la fine del livello, dandole ordini tramite il suono di un tamburo. Ad ogni tasto della PSP corrisponderà una nota diversa, e la concatenazione di esse formerà un ordine. Ordine che può essere l'attacco, la difesa, l'avanzamento e così via. Se si riesce a sorvolare sulla ripetitività alla base del concetto e al gameplay, sicuramente non aperto a tutti, allora ci si troverà con un prodotto fuori dagli schemi, pieno di stile e stuzzicante per il cervello.
Voto Gamesurf: 7.5
Monster Hunter Freedom Unite
La caccia approda nuovamente su PSP con Freedom Unite, versione riveduta e corretta di Freedom 2. Una sorta di espansione, per farla breve, consigliata sia a chi ha il capitolo originale sia a chi, in questo fantastico mondo, deve ancora entrarci. Lo scopo principale è quello di girare di città in città ad accettare svariate missioni da portare a termine nelle terre circostanti: recuperare oggetti e catturare/uccidere mostri, in linea di massima. Buona parte del tempo a disposizione andrà a spesa nell'equipaggiarsi di tutto punto con le migliori armi, armature e oggettistica varia. In linea di massima, Freedom Unite soffre dei consueti difetti della serie, da una gestione delle telecamera non comodissima a una certa perdita di mordente se goduto in singolo. Esatto, perché è proprio il multigiocatore il cuore del titolo, il poter affrontare missioni su missioni in compagnia di altre tre persone in carne ed ossa. Se si ama il genere, è impossibile non perdersi per mesi e mesi in questo mondo così pieno di cose da fare.
Voto Gamesurf: 8
Rock Band: Unplugged
Quando la natura chiama, è la musica a rispondere per prima. Partite e non potete portare con voi gli strumenti di plastica di Rock Band? Ogni viaggio in treno è una tortura interminabile perché non avete nient'altro di meglio da fare, tra una fermata e l'altra? Rock Band Unplugged è quello che fa per voi. La musicalità e lo stile unici della saga si sono rimpiccioliti in modo grandioso, anche se perdendo qualche feature per la strada. In primis, la quinta nota sugli spartiti. Non avendo periferiche da attaccare, il gioco baserà tutto il suo gameplay sulla pressione a tempo delle quattro note colorate per mezzo di altrettanti tasti azione. Non così scomodo come sembra. Ottima la tracklist che spazia tra vari generi, ma i tagli si fanno sentire più del necessario. La semplicità delle tracce, scelte appositamente per adattarsi ad un sistema come PSP, e la mancanza del multigiocatore faranno storcere un po' il naso ai fanatici di vecchia data, ma ricordiamo che Unplugged rimane una delle uniche scelte del genere sul portatile Sony. In una parola: un acquisto scontato se si è in astinenza da rock and roll.
Voto Gamesurf: 8
Patapon 2 non è nient'altro che una versione migliorata del capitolo originale, anche se non tutti i problemi sono stati risolti. Ma conta davvero così tanto quando si può comandare una legione di amorevoli cosini neri a ritmo di tamburo?
LocoRoco 2 prende di peso tutto quello che ha fatto di buono il primo capitolo e lo rioffre ulteriormente limato. Forse puzza un po' di minestra riscaldata, ma come ci si può lamentare quando grafica e level design sono a livelli così elevati?