Ingiustizia o meno, da recriminare a Bioware è sicuramente il modo in cui ha deciso di approcciarsi con i vecchi finali. Non è tanto la conclusione di per sé, quanto la preparazione del videogiocatore stesso. Che sia un libro o un film, un reindirizzamento è d'obbligo, marcato o meno, altrimenti oltre a rendere impreparato l'utente, si danneggia anche il significato dell'opera che non verrà afferrato. In 3 episodi abbiamo assistito ad un'avventura ricca di momenti e situazioni di sorta, con una quantità di argomenti veramente elevata ed interessante, come ad esempio quelli bellici, politici o sociali, andando a formare un insieme splendido e sempre interessante.Il videogiocatore era preparato a tutto questo, ma non alla riflessione scelta da Bioware. Questo, unito ad un certo trauma che si prova inevitabilmente nel trovarsi in una situazione così inaspettata, ha creato questa chiaccherata situazione. In ogni caso, ormai ciò che è successo è passato, la saga completata ed il pubblico soddisfatto, almeno teoricamente parlando. Ciò che invece è realmente importante da far notare è come questo evento possa rivelarsi il futuro dell'attuale industria videoludica. Citando un nome che un tempo era appartenuto proprio a Bioware, KOTOR 2 (realizzato da Obsidian), possiamo dire che esso sia storicamente ricordato per come sia uscito incompleto e soprattutto senza una vera e propria conclusione. Se ciò fosse avvenuto oggi al posto di Mass Effect, di cosa staremmo parlando ora? Sarebbe stato giusto lo stesso trattamento che oggi noi videogiocatori abbiamo ricevuto da Bioware? O semplicemente il prodotto finito deve rimanere intoccabile, nel bene o nel male che sia? A voi la sentenza. Di certo Mass Effect non sarà il primo dei tanti, ma nemmeno il solo ed unico. Ma questo si sa, dipende dal videogiocatore, e se la delusione è figlia delle aspettative, ci sarà sempre qualcuno, in futuro, pronto a ripetere il ciclo.
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Bioware accontenta tutti approfondendo ed ampliando quanto fatto in precedenza. Abbandona l'aspetto riflessivo della vicenda ma, ironicamente, fa riflettere su altro. Qualcosa di molto vicino a tutti noi che, forse, sarebbe il momento di affrontare.