Dopo aver analizzato a fondo le Scorpion HG8804, abbiamo avuto il piacere di goderci le ferie in compagnia delle HEBE M1 RGB. Questo headset realizzato da Gamdias (gli stessi del mouse Zeus P1) riesce nell’impresa di rendere l’esperienza di ascolto appagante a 360°, nonché congeniale alle necessità dei videogiocatori più esigenti.
RIFINITE AL PUNTO GIUSTO
Quando si indossano le HEBE M1 ci si accorge che il design è stato curato nei minimi dettagli, tenendo soprattutto in considerazione due fattori molto importanti: l’ergonomia e la qualità audio.
In ambito visivo l’headset si lascia guardare mostrando una costruzione curata nel dettaglio, con la struttura fissa in metallo dell’archetto che viene associata, subito sotto, a una fascia in gomma ideale per accompagnare il posizionamento sulla testa adattandosi alle sue dimensioni. Il feeling mentre si indossano è piacevole, complice sicuramente anche il cuscinetto degli auricolari, ottimo per isolarci dall’ambiente esterno durante le nostre sessioni di gioco.
Unico neo, come spesso accade per questa tipologia di cuffie, è la comodità sulle lunghe sessioni di gioco, visto che lo schiacciamento dei cuscinetti auricolari tende a premere leggermente di più sopra l’orecchio, infastidendo soprattutto chi porta un paio di occhiali da vista.
Anche con le HEBE M1 RGB, il padiglione sinistro funge da master per la gestione delle cuffie. La prima soluzione ingegnosa per questa tipologia di headset è il microfono retraibile, munito inoltre di funzione noise-cancelling, tranquillamente direzionabile a seconda delle nostre esigenze. Tutti i comandi hardware della cuffia vengono collocati sulla pratica mini console dove si può: alzare o abbassare il livello audio, silenziare il microfono e attivare i led luminosi sui lati dei padiglioni.
Le HEBE M1 non esagerano proponendo un design aggressivo, ma sfoggiano al contrario una rifinitura elegante e professionale grazie alla struttura in metallo.
QUALITA’ AUDIO AL TOP
Grazie alla sua configurazione adatta a sintetizzare l’audio su 7 canali virtuali, questo headset riesce praticamente nell’impresa di allietare qualsivoglia tipologia di ascolto a cui viene sottoposto, passando da un’esperienza multimediale eccezionale a una videoludica dello stesso livello.
Alzando il volume al massimo è possibile godersi una pulizia del suono ineccepibile, capace probabilmente di confrontarsi con headset anche molto più costosi di questo. Se l’ascolto eccelle in termini di qualità, anche l’output del microfono fa il suo sporco lavoro durante le sessioni di gioco competitivo in gruppo, regalando ai nostri compagni di squadra un suono pulito, costante e privo di noiosi effetti di disturbo.
Lato software, sempre grazie ad Hera, è possibile impostare un equalizzatore direttamente dall’applicazione, anche se forse il meglio ce lo regala in sede di gestione impianto audio, dove possiamo selezionare diversi preset per l’output del nostro sistema casalingo.