Si, esatto. Personalmente sono arrivata in G2A tre anni fa ed ero la dipendente numero 30. Ora siamo più di 650 e vogliamo ancora crescere. Siamo nati nel 2010 e nel 2014 abbiamo creato il markeplace e ci siamo trasformati in Business Advisers, aiutando i nostri merchant ad accrescere il loro business. Conosciamo molto bene questo tipo di mercato e vogliamo aiutare chi lavora con noi a ottenere in massimo grazie alla nostra esperienza.
Ma tutti in un'unica sede o delocalizzati?
La sede principale è in Polonia ma abbiamo uffici un po' dappertutto. In alcuni mercati non possiamo lavorare senza avere una sede in loco. Tutti ti ignorano se non hai un sede nel territorio. Stiamo per aprire anche in India per esempio. G2A al momento serve oltre 140 nazioni in tutto il mondo e per dare il miglior servizio possibile, all'interno dei nostri uffici ci sono ben 28 differenti rappresentanti delle varie nazioni coinvolte.Ho anche letto che avete ottenuto degli importanti riconoscimenti per la qualità del vostro lavoro..
Si e ultimamente abbiamo investito oltre un milione di euro in un progetto per la Realtà Virtuale. E' un ambiente in cui crediamo tantissimo e andremo a sviluppare anche un altro gioco entro breve. Investiamo moltissimo in tanti progetti e oltre al VR di cui ti ho parlato, presto faremo qualcosa di molto importante nel “3D Printing”. I riconoscimenti che hai visto sono frutto dell'ottimo lavoro che fa il nostro servizio assistenza. Abbiamo un servizio aperto 24/7 in 9 lingue (5 delle quali in 24/7). E posso anche dirti che in G2A siamo molto sensibili alla qualità del lavoro. Offriamo il cibo gratis ai nostri dipendenti, abbiamo una bella palestra all'interno della struttura, stiamo per aprire anche le saune e abbiamo una “games room” davvero stupenda. A proposito, siamo interessati ad avere nel nostro staff anche dei collaboratori italiani. Se siete interessati a trasferirvi qui da noi, possiamo parlarne, perché siamo sempre alla ricerca di personale valido e appassionato.
Insomma da quello che mi state dicendo non siete quelli che “vendono le chiavi cadute dai camion”…
No, tranquilli. Siamo una cosa completamente diversa e come dicevo prima tra i nostri reseller non c'è nessuno che rivende materiale rubato. Esistono i “cacciatori delle offerte” che riescono a portare a casa un numero impressionante di materiale a prezzi davvero competitivi. Certo, capiamo benissimo che questi meccanismi a volte non siano capiti da tutti ma ti posso assicurare che i codici che i nostri rivenditori vendono non sono quelli delle “scratch cards” come si poteva pensare un tempo. Non è così e non può esserlo soprattutto per l'altissimo volume di vendite e di richieste che sarebbe impossibile da soddisfare con questi metodi artigianali. Insomma, abbiamo sempre più prodotti che arrivano sempre più da fonti dirette.
Hai parlato poco fa di 3D Printing…in cosa consiste esattamente?
E' un progetto che stiamo portando avanti e in cui crediamo molto. In sostanza si tratta di poter stampare in 3d le action figures dei propri personaggi preferiti dei videogames. Il giocatore ci dice quale, e noi gli facciamo avere l'action figure direttamente a casa, ovviamente su licenza ufficialeHo visto che voi siete sempre più a stretto contatto con streamer e youtuber
Certo, abbiamo avviato un programma che permette a tutti di poter guadagnare dei soldi. Ci siamo appoggiati ai maggiori influencer che possono mettere in evidenza anche giochi di piccoli sviluppatori. La sinergia tra sviluppatori indie e il grande pubblico è molto importante, sia per noi che per gli sviluppatori stessi. E' un sistema “win-win” che da una parte permette di far guadagnare soldi agli streamer con un sistema che abbiamo sviluppato internamente, dall'altra permette agli sviluppatori di poter vendere i giochi ad un prezzo che viene definito di comune accordo. Abbiamo, per esempio, una partnership esclusiva con Pewdiepie, che ci ha fatto venire voglia di avere altri partner che possano genere traffico e audience che vada anche oltre al videogioco. Per esempio, proprio in Italia, abbiamo una partnership con Giada, una cosplayer molto conosciuta che abbiamo invitato parecchie volte in diverse fiere in tutto il mondo, dal Gamescom al Tokyo Gameshow, perché comunque siamo presenti in tutte le fiere del settore e non solo.
Per esempio?
Beh, per esempio siamo stati invitati a diverse manifestazioni organizzate da Google e da PayPal, di cui siamo partner commerciali. Google ci ha invitato in Silicon Valley come unica azienda polacca e per noi è un grandissimo riconoscimento.
Ho visto da vostro sito corporate che siete anche molto generosi con chi ne ha effettivamente bisogno.
Si, abbiamo un progetto che si chiama Gaming for Good e di recente abbiamo avviato un'operazione in cui abbiamo raccolto dei soldi che il governo americano ha moltiplicato per 5 e poi destinato proprio a Save The Children. Per noi è molto importante ridefinire il concetto di giocatore agli occhi del grande pubblico. Non è quello che sta chiuso in casa e gioca per 15 ore ai videogames come uno stupido. I giocatori sono persone molto intelligenti e sensibili. Inoltre alcuni giochi sono davvero molto complessi per essere giocati ad alti livelli e quindi vogliamo anche sovvertire questo stereotipo. Vogliamo far vedere che il videogioco può diventare un vero e proprio lavoro, una fonte di guadagno importante attraverso un'attività piacevole.
Infatti vedo che siete anche sponsor di team professionistici come i Cloud 9 e tanti altri.
Si, c'è un team di sette persone che si occupa unicamente degli aspetti relativi all'e-sport……. G2A ha sponsorizzato moltissimi eventi relativi agli sport elettronici e siamo partner di alcuni dei migliori team a livello mondiale. Abbiamo investito oltre 8 milioni di dollari e siamo al secondo posto al mondo tra i maggiori sponsor nel campo dell'e-sport. Vogliamo lavorare con tutti i team, anche con quelli italiani. Lavoriamo moltissimo anche con i team asiatici, dove l'e-sport ha un valore incredibile, specialmente in Corea.
Parlando di Pro Gaming: cos'è successo con LOL/Riot? Perché il logo di G2A è stato proibito?
Abbiamo lavorato per tantissimo tempo con molti team di League of Legends (Cloud9, Curse/Team Liquid, H2K e tanti altri team di alto profilo). Eravamo molto ansiosi di lavorare con Riot fin dal primo momento, per far vedere loro la bellezza e la potenza del nostro marketplace e di tutti i suoi servizi. Purtroppo eravamo considerati troppo piccoli da Riot, che ci ha chiesto davvero troppo in cambio della nostra collaborazione. Abbiamo quindi iniziato a rimuovere i loro loghi, gli items e tutto il resto, però questo non era sufficiente per Riot che ci ha quindi chiesto di togliere qualsiasi riferimento. Ovviamente siamo sempre pronti a discutere con Riot in termini paritari.
La maggior parte del mercato di G2A è in ambito Pc. Quando inizierete a spostare il focus anche sul mercato console?
Questo dipende dai paesi. Ci sono paesi come il Giappone dove la maggior parte dei giochi sono su console, mentre in altre nazioni la richiesta arriva quasi unicamente dal PC. Al momento sul nostro marketplace abbiamo soltanto le cards con cui acquistare i crediti per poi comprare i giochi su Xbox Live, PSN e Nintendo Store. Stiamo comunque parlando direttamente sia con Microsoft che con Nintendo per avere direttamente i loro prodotti sul nostro marketplace.
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Tutto quello che avete sempre voluto sapere su G2A ma non avete mai osato chiedere.